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<blockquote data-quote="francesca63" data-source="post: 590673" data-attributes="member: 72232"><p>Da quello che ho capito io, il nudo proprietario (unico soggetto al quale è stata indirizzata la proposta), si è obbligato a vendere l’intero, quindi a procurarsi la rinuncia della titolare del diritto di abitazione. E questo potrebbe avvenire anche contestualmente al rogito.</p><p>La banca però, finché esiste il diritto di abitazione, non da l’ok per il mutuo .</p><p>Quindi l’esigenza di “togliere” in anticipo il diritto di abitazione è funzionale all’ottenimento del mutuo : questa è esigenza dell’acquirente, a cui il venditore potrebbe aderire, ma non è obbligato a sopportarne i costi .</p><p></p><p>L’alternativa potrebbe essere quella di rifare una proposta a entrambi ; in tal modo la banca avrebbe già maggior certezza sul buon esito dell’affare.</p><p>La cognata potrebbe così , contestualmente al rogito, rinunciare al suo diritto.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="francesca63, post: 590673, member: 72232"] Da quello che ho capito io, il nudo proprietario (unico soggetto al quale è stata indirizzata la proposta), si è obbligato a vendere l’intero, quindi a procurarsi la rinuncia della titolare del diritto di abitazione. E questo potrebbe avvenire anche contestualmente al rogito. La banca però, finché esiste il diritto di abitazione, non da l’ok per il mutuo . Quindi l’esigenza di “togliere” in anticipo il diritto di abitazione è funzionale all’ottenimento del mutuo : questa è esigenza dell’acquirente, a cui il venditore potrebbe aderire, ma non è obbligato a sopportarne i costi . L’alternativa potrebbe essere quella di rifare una proposta a entrambi ; in tal modo la banca avrebbe già maggior certezza sul buon esito dell’affare. La cognata potrebbe così , contestualmente al rogito, rinunciare al suo diritto. [/QUOTE]
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