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<blockquote data-quote="CheCasa!" data-source="post: 567440" data-attributes="member: 56079"><p>Trovo che sia una norma utile.</p><p>Il sistema di formazione del silenzio assenso era brigoso ed estremamente imperfetto.</p><p>E' giusto che siano i tecnici ad autodichiarare il requisito ed a prendersi le responsabilità.</p><p></p><p>Spesso per rogitare il costruttore consegnava al notaio la sola domanda (magari datata qualche giorno prima della stipula). Si assumeva l'onere dell'eventuale completamento della pratica ma, integrazione dopo integrazione, passavano anni.</p><p></p><p>Per verificare che alla domanda di agibilità fosse seguita la regolare formazione del silenzio assenso era indispensabile effettuare accessi formali presso gli uffici tecnici.</p><p></p><p>In molte realtà di Italia inoltre non si rispettavano i termini di legge per la formazione del silenzio assenso e le domande di integrazione venivano inviate ben oltre il limite consentito, come se detto limite non esistesse, con tutte le plausibile implicazioni legali...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="CheCasa!, post: 567440, member: 56079"] Trovo che sia una norma utile. Il sistema di formazione del silenzio assenso era brigoso ed estremamente imperfetto. E' giusto che siano i tecnici ad autodichiarare il requisito ed a prendersi le responsabilità. Spesso per rogitare il costruttore consegnava al notaio la sola domanda (magari datata qualche giorno prima della stipula). Si assumeva l'onere dell'eventuale completamento della pratica ma, integrazione dopo integrazione, passavano anni. Per verificare che alla domanda di agibilità fosse seguita la regolare formazione del silenzio assenso era indispensabile effettuare accessi formali presso gli uffici tecnici. In molte realtà di Italia inoltre non si rispettavano i termini di legge per la formazione del silenzio assenso e le domande di integrazione venivano inviate ben oltre il limite consentito, come se detto limite non esistesse, con tutte le plausibile implicazioni legali... [/QUOTE]
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