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<blockquote data-quote="Mil" data-source="post: 141611" data-attributes="member: 11414"><p>Secondo me il problema è il risvolto perverso della situazione disastrosa: c'è infatti chi si illude che gli scossoni finanziari possano portare gli investitori a rifugiarsi ancora nel mattone italiano. Quindi si pensa che il peggio sia sempre passato, non che debba ancora venire. Perchè dunque vendere a prezzo logico ciò che si può vendere ancora a prezzo illogico? Quindi la crisi seria che stiamo vivendo sta dividendo il mercato in due: i più svegli cercano di realizzare anche molto meno delle pretese di un tempo prima che diventiamo come la Spagna, gli altri sono così convinti che il mattone sia sempre e comunque il bene rifugio che continueranno a proporre pochi mq a Roma alle folli cifre che ci raccontano gli amici Agenti Immobiliari romani.</p><p>Non è facile sbloccare le teste della gente ed è un guaio, perchè lo stallo è l'anticamera del crollo verticale. Neanch'io nel mio più nero catastrofismo avrei pensato davvero l'anno scorso di avvicinarmi così tanto alla realtà nelle previsioni e spero vivamente per il bene di tutti che si riesca davvero a far rientrare nel cranio i cervelli della gente.</p><p>Non ci si riesce proprio a capire che i veri beni rifugio non sono gli immobili, tantomeno se si trovano su piazze messe così male come la nostra in questo momento, con un problema lavorativo e reddituale davvero serio in quasi tutta Italia.</p><p>D'altra parte l'errore come dico sempre è stato fatto prima: non bisogna mai uscire troppo dal seminato, altrimenti poi sono guai seri. Per chi ha comprato nel 2007 in piena bolla è dura riconoscere l'errore di non realizzare adesso che rivende!Se avessimo avuto un minimo di buon senso collettivo all'epoca sia nei criteri costruttivi che nei prezzi ora non saremmo in questa situazione di cane che si morde la coda...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Mil, post: 141611, member: 11414"] Secondo me il problema è il risvolto perverso della situazione disastrosa: c'è infatti chi si illude che gli scossoni finanziari possano portare gli investitori a rifugiarsi ancora nel mattone italiano. Quindi si pensa che il peggio sia sempre passato, non che debba ancora venire. Perchè dunque vendere a prezzo logico ciò che si può vendere ancora a prezzo illogico? Quindi la crisi seria che stiamo vivendo sta dividendo il mercato in due: i più svegli cercano di realizzare anche molto meno delle pretese di un tempo prima che diventiamo come la Spagna, gli altri sono così convinti che il mattone sia sempre e comunque il bene rifugio che continueranno a proporre pochi mq a Roma alle folli cifre che ci raccontano gli amici Agenti Immobiliari romani. Non è facile sbloccare le teste della gente ed è un guaio, perchè lo stallo è l'anticamera del crollo verticale. Neanch'io nel mio più nero catastrofismo avrei pensato davvero l'anno scorso di avvicinarmi così tanto alla realtà nelle previsioni e spero vivamente per il bene di tutti che si riesca davvero a far rientrare nel cranio i cervelli della gente. Non ci si riesce proprio a capire che i veri beni rifugio non sono gli immobili, tantomeno se si trovano su piazze messe così male come la nostra in questo momento, con un problema lavorativo e reddituale davvero serio in quasi tutta Italia. D'altra parte l'errore come dico sempre è stato fatto prima: non bisogna mai uscire troppo dal seminato, altrimenti poi sono guai seri. Per chi ha comprato nel 2007 in piena bolla è dura riconoscere l'errore di non realizzare adesso che rivende!Se avessimo avuto un minimo di buon senso collettivo all'epoca sia nei criteri costruttivi che nei prezzi ora non saremmo in questa situazione di cane che si morde la coda... [/QUOTE]
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