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<blockquote data-quote="orys" data-source="post: 120798" data-attributes="member: 6747"><p>Salve a tutti, sono nuovo del forum e, da quello che ho potuto vedere, credo possiate aiutarmi a risolvere il mio problema.</p><p>Sono un ingegnere e sono stato incaricato dal Giudice del Tribunale a redigere una CTU per una divisione ereditaria.</p><p>in pratica devo attualizzare il valore di alcuni beni (un garage ed un appartamento a piano terra facente parte di una palazzina a tre elevazioni con giardino di pertinenza tutti siti ad Ostia antica).</p><p>questi beni sono stati donati dal de cuius al figlio nel 1997 e, da quello che risulta dall'atto di donazione, si trovavavno allo stato rustico ed avevano un valore di 50.000.000 di lire.</p><p>ora il fatto è questo....ritengo che il prezzo indicato nell'atto di donazione, considerato che si tratta di donazione da padre a figlio fatta prima dell'entrata in vigore del decreto Bersani, sia un prezzo non corrispondente all'effettivo valore dei beni donati.</p><p>inoltre la dicitura "allo stato rustico" ritengo che sia estremamente generica, anche perchè nell'atto di donazione viene specificato che l'appartamento è mposto da 4 camere, cucina, antibagno, 2 bagni e ripostiglio.</p><p>il problema vero è che se faccio attualizzo al momento dell'apertura della successione (cioè il 2005) il prezzo indicato indicato nella donazione del 1997 (cioè 50 milioni di lire) ottengo un valore ( circa 30.000 euro) che a mio avviso è ridicolo considerato che da indagini di mercato il solo appartamento al primo piano dello stesso fabbricato (avente sostanzialmente la stessa distribuzione interna dell'appartamento al piano terra ma completamente rifinito) dovrebbe un valore di circa 360.000 euro.</p><p>io ritengo che in riferimento al 2005 un giusto valore da potere attribuire ai beni donati (appartamento e garage allo stato rustico) sia 160.000 euro....ma non so come riuscire a "far tornare i conti".</p><p>spero che qualcuno possa aiutarmi</p><p>grazie e scusate il post kilometrico.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="orys, post: 120798, member: 6747"] Salve a tutti, sono nuovo del forum e, da quello che ho potuto vedere, credo possiate aiutarmi a risolvere il mio problema. Sono un ingegnere e sono stato incaricato dal Giudice del Tribunale a redigere una CTU per una divisione ereditaria. in pratica devo attualizzare il valore di alcuni beni (un garage ed un appartamento a piano terra facente parte di una palazzina a tre elevazioni con giardino di pertinenza tutti siti ad Ostia antica). questi beni sono stati donati dal de cuius al figlio nel 1997 e, da quello che risulta dall'atto di donazione, si trovavavno allo stato rustico ed avevano un valore di 50.000.000 di lire. ora il fatto è questo....ritengo che il prezzo indicato nell'atto di donazione, considerato che si tratta di donazione da padre a figlio fatta prima dell'entrata in vigore del decreto Bersani, sia un prezzo non corrispondente all'effettivo valore dei beni donati. inoltre la dicitura "allo stato rustico" ritengo che sia estremamente generica, anche perchè nell'atto di donazione viene specificato che l'appartamento è mposto da 4 camere, cucina, antibagno, 2 bagni e ripostiglio. il problema vero è che se faccio attualizzo al momento dell'apertura della successione (cioè il 2005) il prezzo indicato indicato nella donazione del 1997 (cioè 50 milioni di lire) ottengo un valore ( circa 30.000 euro) che a mio avviso è ridicolo considerato che da indagini di mercato il solo appartamento al primo piano dello stesso fabbricato (avente sostanzialmente la stessa distribuzione interna dell'appartamento al piano terra ma completamente rifinito) dovrebbe un valore di circa 360.000 euro. io ritengo che in riferimento al 2005 un giusto valore da potere attribuire ai beni donati (appartamento e garage allo stato rustico) sia 160.000 euro....ma non so come riuscire a "far tornare i conti". spero che qualcuno possa aiutarmi grazie e scusate il post kilometrico. [/QUOTE]
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