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<blockquote data-quote="Utente Cancellato 72152" data-source="post: 644931"><p>Tutto ciò premesso, ti consiglio l'assistenza di un notaio di cui ti fidi.</p><p>Un sereno colloquio a 4 (te, i tuoi genitori, e il notaio) vi aiuterà a chiarire le questioni.</p><p>Ricorda inoltre una cosa che su questo forum (e sul forum gemello propit.it) è stata detta tante volte, ma una in più non fa mai male: un immobile che ha una DONAZIONE nello STORICO COMPRAVENDITE, ha una COMMERCIABILITA' FORTEMENTE COMPROMESSA in quanto le banche difficilmente concedono mutui su immobili provenienti da donazione: in certi casi è necessario stipulare una vera e propria assicurazione che cauteli l'acquirente che acquista un immobile con PROVENIENZA DONATIVA.</p><p></p><p>Gli effetti commercialmente negativi di una donazione vengono a cessare in uno di questi 3 casi:</p><p></p><p>- Revoca della donazione: un atto notarile vero e proprio in cui donante e donatario rinunciano alla donazione per MUTUO CONSENSO (e quindi si dà per scontato che donante e donatario siano ancora vivi e si incontrino per revocare la donazione, di comune accordo tra loro e senza rancori);</p><p></p><p>- Decorsi almeno vent'anni dalla data notarile di donazione, se il donante è ancora in vita;</p><p></p><p>- Decorsi almeno dieci anni dalla data del DECESSO del donante. Se i donanti sono due perché la casa appartiene a entrambi i genitori, i 10 anni vanno conteggiati dalla data di decesso più recente. Se il padre muore nel 2025 e la madre muore nel 2035, si contano 10 anni dal 2035.</p><p></p><p>ESEMPIO: Ho in mano un atto notarile dove è stato necessario revocare la donazione perché l'acquirente non avrebbe altrimenti comperato. Il costo di tale revoca è chiaramente a carico di chi vende (sennò non riesce a vendere).</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Utente Cancellato 72152, post: 644931"] Tutto ciò premesso, ti consiglio l'assistenza di un notaio di cui ti fidi. Un sereno colloquio a 4 (te, i tuoi genitori, e il notaio) vi aiuterà a chiarire le questioni. Ricorda inoltre una cosa che su questo forum (e sul forum gemello propit.it) è stata detta tante volte, ma una in più non fa mai male: un immobile che ha una DONAZIONE nello STORICO COMPRAVENDITE, ha una COMMERCIABILITA' FORTEMENTE COMPROMESSA in quanto le banche difficilmente concedono mutui su immobili provenienti da donazione: in certi casi è necessario stipulare una vera e propria assicurazione che cauteli l'acquirente che acquista un immobile con PROVENIENZA DONATIVA. Gli effetti commercialmente negativi di una donazione vengono a cessare in uno di questi 3 casi: - Revoca della donazione: un atto notarile vero e proprio in cui donante e donatario rinunciano alla donazione per MUTUO CONSENSO (e quindi si dà per scontato che donante e donatario siano ancora vivi e si incontrino per revocare la donazione, di comune accordo tra loro e senza rancori); - Decorsi almeno vent'anni dalla data notarile di donazione, se il donante è ancora in vita; - Decorsi almeno dieci anni dalla data del DECESSO del donante. Se i donanti sono due perché la casa appartiene a entrambi i genitori, i 10 anni vanno conteggiati dalla data di decesso più recente. Se il padre muore nel 2025 e la madre muore nel 2035, si contano 10 anni dal 2035. ESEMPIO: Ho in mano un atto notarile dove è stato necessario revocare la donazione perché l'acquirente non avrebbe altrimenti comperato. Il costo di tale revoca è chiaramente a carico di chi vende (sennò non riesce a vendere). [/QUOTE]
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