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Asta pubblica con immobile e terreno con diritto di prelazione non rivelato
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Testo
<blockquote data-quote="H&amp;F" data-source="post: 238489" data-attributes="member: 46145"><p>Ho fatto qualche lettura sul tuo problema.</p><p>Ritengo che il punto da valorizzare nel tuo caso sarebbe <strong>se</strong> <strong>esiste veramente questo diritto di prelazione agraria</strong>. <strong>Io comincio a pensare di no</strong>.</p><p>Siamo partiti dando per scontato che il <strong>CTU</strong> abbia dimenticato di menzionare l'esistenza di una prelazione.</p><p>Abbiamo proseguito dando per scontato che il<strong> notaio</strong> avesse ragione sull'esistenza di un diritto di prelazione per la presenza di un confinante coltivatore diretto.</p><p> </p><p>Poichè ho letto che non è così pacifico il diritto di prelazione del confinante coltivatore diretto, vorrei che valutassiamo insieme, e con altri del forum, la questione.</p><p> </p><p>La legge agraria ed i seguenti Decreti Legge, hanno sviluppato concordemente che non è la qualifica in sè di coltivatore diretto ad attribuire il diritto di prelazione, bensì l'effettiva capacità del coltivatore diretto ( che coltiva direttamente il terreno confinante per almeno il 50%, o 30%, del suo tempo). Altro fine della legge è l'allargamento dell'attività agricola del coltivatore diretto, attraverso l'acquisizione del terreno in vendita, oggetto di prelzione.</p><p> </p><p>Ora mi sembra che affermi :</p><p>-il terreno vicino non è al momento coltivato</p><p>-il cosidetto "coltivatore diretto" non dedica il 50% o 30% del suo tempo a coltivare il terreno confinante.</p><p> </p><p><strong>Mancherebbero</strong>, sulla base del tuo racconto,<strong> gli elementi "basilari</strong>" per instaurare un diritto di <strong>prelazione agraria</strong>.</p><p> </p><p><strong>Io credo che il CTU correttamente ha detto che non ci sia diritto di prelazione</strong> a favore del terreno confinante (cioè la prelazione è legata al terreno innanzitutto, poi alla qualifica del proprietario che deve coltivare direttamente).</p><p> </p><p>Sulla base di quello che ho letto, che è di fonte pregevole, <strong>il notaio sarebbe in</strong> <strong>errore.</strong></p><p> </p><p>Chiedi cortesemente al notaio di interpellare il Notariato.</p><p> </p><p>Mi sembra una buona notizia per te. Manteniamo la prudenza del caso. Ma sono ottimista. Hai detto bene tu a dire che hai dubbi sul fatto che il contadino importante con segretarie potrebbe non essere un contadino con diritto di prelazione, ed a 60 Km di distanza.</p><p> </p><p>Il diritto di proprietà è un diritto importante, ed il suo limite attraverso la prelazione non è senza confini e regole : l'impreditore agricolo ha delle limitazioni.</p><p>Ciao</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="H&F, post: 238489, member: 46145"] Ho fatto qualche lettura sul tuo problema. Ritengo che il punto da valorizzare nel tuo caso sarebbe [B]se[/B] [B]esiste veramente questo diritto di prelazione agraria[/B]. [B]Io comincio a pensare di no[/B]. Siamo partiti dando per scontato che il [B]CTU[/B] abbia dimenticato di menzionare l'esistenza di una prelazione. Abbiamo proseguito dando per scontato che il[B] notaio[/B] avesse ragione sull'esistenza di un diritto di prelazione per la presenza di un confinante coltivatore diretto. Poichè ho letto che non è così pacifico il diritto di prelazione del confinante coltivatore diretto, vorrei che valutassiamo insieme, e con altri del forum, la questione. La legge agraria ed i seguenti Decreti Legge, hanno sviluppato concordemente che non è la qualifica in sè di coltivatore diretto ad attribuire il diritto di prelazione, bensì l'effettiva capacità del coltivatore diretto ( che coltiva direttamente il terreno confinante per almeno il 50%, o 30%, del suo tempo). Altro fine della legge è l'allargamento dell'attività agricola del coltivatore diretto, attraverso l'acquisizione del terreno in vendita, oggetto di prelzione. Ora mi sembra che affermi : -il terreno vicino non è al momento coltivato -il cosidetto "coltivatore diretto" non dedica il 50% o 30% del suo tempo a coltivare il terreno confinante. [B]Mancherebbero[/B], sulla base del tuo racconto,[B] gli elementi "basilari[/B]" per instaurare un diritto di [B]prelazione agraria[/B]. [B]Io credo che il CTU correttamente ha detto che non ci sia diritto di prelazione[/B] a favore del terreno confinante (cioè la prelazione è legata al terreno innanzitutto, poi alla qualifica del proprietario che deve coltivare direttamente). Sulla base di quello che ho letto, che è di fonte pregevole, [B]il notaio sarebbe in[/B] [B]errore.[/B] Chiedi cortesemente al notaio di interpellare il Notariato. Mi sembra una buona notizia per te. Manteniamo la prudenza del caso. Ma sono ottimista. Hai detto bene tu a dire che hai dubbi sul fatto che il contadino importante con segretarie potrebbe non essere un contadino con diritto di prelazione, ed a 60 Km di distanza. Il diritto di proprietà è un diritto importante, ed il suo limite attraverso la prelazione non è senza confini e regole : l'impreditore agricolo ha delle limitazioni. Ciao [/QUOTE]
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