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Atto di provenienza: "donazione"
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Testo
<blockquote data-quote="francesca63" data-source="post: 695817" data-attributes="member: 72232"><p>Hai fatto un'analisi concreta della situazione, e quindi non posso che condividere le tue considerazioni.</p><p>Non è possibile che i fratelli abbiano fatto rinuncia all'azione di riduzione, prima della morte dei donanti. Quindi, forse, il proprietario intendeva qualcos'altro, e si è espresso con termini non precisi; può essere che ci sia una qualche ammissione di aver ricevuto tutti beni di egual valore.</p><p></p><p>La polizza è oggigiorno ben vista da alcune banche, mentre fino a qualche anno fa si ricorreva più facilmente alla fideiussione personale da parte degli altri legittimari potenzialmente lesi dalla donazione; ma la polizza tutela più la banca che l'acquirente.</p><p></p><p>La risoluzione per mutuo consenso è altresì vista come il rimedio più sicuro, mentre anni fa era vista come una specie di "controdonazione", che complicava ulteriormente la situazione.</p><p></p><p>Mancano però alcune informazioni; </p><p>-da quanto è stata fatta la donazione</p><p>-entità donazioni ai fratelli; se i valori fossero davvero molto simili, pare evidente che il rischio sarebbe nullo, nessuno dei legittimari potendo invocare lesioni di legittima, quando i genitori mancheranno (dando per scontato, visto che si parla di donazioni da parte dei genitori, che entrambi fossero d'accordo, e il coniuge superstite non avrebbe motivo di impugnare alcunché).</p><p></p><p>Ultima considerazione; pensare di aver trovato la casa potenzialmente giusta ancora prima di vederla di persona mi pare una botta di ottimismo esagerata.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="francesca63, post: 695817, member: 72232"] Hai fatto un'analisi concreta della situazione, e quindi non posso che condividere le tue considerazioni. Non è possibile che i fratelli abbiano fatto rinuncia all'azione di riduzione, prima della morte dei donanti. Quindi, forse, il proprietario intendeva qualcos'altro, e si è espresso con termini non precisi; può essere che ci sia una qualche ammissione di aver ricevuto tutti beni di egual valore. La polizza è oggigiorno ben vista da alcune banche, mentre fino a qualche anno fa si ricorreva più facilmente alla fideiussione personale da parte degli altri legittimari potenzialmente lesi dalla donazione; ma la polizza tutela più la banca che l'acquirente. La risoluzione per mutuo consenso è altresì vista come il rimedio più sicuro, mentre anni fa era vista come una specie di "controdonazione", che complicava ulteriormente la situazione. Mancano però alcune informazioni; -da quanto è stata fatta la donazione -entità donazioni ai fratelli; se i valori fossero davvero molto simili, pare evidente che il rischio sarebbe nullo, nessuno dei legittimari potendo invocare lesioni di legittima, quando i genitori mancheranno (dando per scontato, visto che si parla di donazioni da parte dei genitori, che entrambi fossero d'accordo, e il coniuge superstite non avrebbe motivo di impugnare alcunché). Ultima considerazione; pensare di aver trovato la casa potenzialmente giusta ancora prima di vederla di persona mi pare una botta di ottimismo esagerata. [/QUOTE]
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