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Bonus 110, 90, e dubbi sui lavori trainati
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<blockquote data-quote="Spiurigilda90" data-source="post: 715110" data-attributes="member: 82962"><p>Ciao a tutti! Il condominio dove io e mio marito abbiamo appena comprato la ns prima casa (appartamento in cui fra l'altro non ci siamo ancora trasferiti perché lo stiamo arredando) è nel pieno -concedetemi il termine- "delirio" bonus 110, bonus facciate e vattelapesca. Questa iniziativa pare sia già stata approvata questa estate, quando noi ancora stavamo aspettando la conferma della banca per l'ottenimento del mutuo. Vale quindi a dire che pur essendo noi ora i nuovi proprietari... non riusciamo a capire un fico secco di cosa diamine stiano deliberando. Hanno fatto anche una riunione di condominio il giorno dopo il nostro rogito, ma a cui non abbiamo potuto presenziare, di cui abbiamo solamente il verbale, chiaramente incomprensibile. Abbiamo provato così a chiedere chiarimenti direttamente all'amministratore, che però avendo avuto di recente il mandato, ha scaricato il barile all'architetto stesso, quindi è con lui che alla fine dei conti siamo riusciti a parlare telefonicamente. A quanto capito quindi, il condominio ha votato sì per lavori quali: rifacimento tetto, facciate, balconi, ascensori, canne fumarie, eliminazione barriere architettoniche, aumento di pannelli fotovoltaici, e chi più ne ha ne metta! Vogliono in pratica far passare un palazzo del 1987 (quindi pure abbastanza recente e tutt'altro che fatiscente!) di classe F a classe B!!!!! Ad oggi però, il via ai lavori è vincolato ancora da svariate condizioni, non ancora adempiute, e cioè: se le imprese scelte accettano i lavori, e se si riesce ad ottenere da esse (spero di aver capito bene) una assicurazione per tutti i condòmini che ci tuteli nel caso in cui i lavori non finiscano entro una tal data. Tralasciando ora il nostro dissenso in merito a questo cantiere che andrà ad aprirsi (l'ultima cosa che ci sognavamo era quella di trasferirci nel bel mezzo di un cantiere che durerà anni), la questione però è pure peggio di quanto da me descritto. In poche parole, in seguito a questi lavori, pare che vogliano fare anche lavori interni agli appartamenti, quali: finestre, infissi, serramenti, tapparelle, caloriferi, caldaia e persino la porta blindata! Detto però spassionatamente io e mio marito , di questi lavori non vogliamo saperne nulla. Abbiamo appena comprato una casa proprio perché ci piaceva quello che c'era al suo interno (la caldaia è pure abbastanza recente del 2018!), la stiamo arredando, sistemando, abbiamo appena cambiato serratura alla porta, mettendo quella a cilindro europeo, e ci scoccia quindi dover adesso far cambiare tutto pure all'interno con la scusa che "e gratis!!!", come dice l'architetto, che ha definito addirittura i nostri serramenti "degli straccetti" quando gli abbiamo detto che a noi vanno bene così (sono a doppio vetro, in alluminio). Così gli abbiamo chiesto, se è possibile tirarci indietro dai lavori privati, anche se ai fini statistici era già stata fatta una votazione mesi e mesi addietro, quando c'erano ancora i vecchi proprietari, che non sappiamo cosa abbiano votato. Ebbene l'architetto ci ha detto di sì, che quando e se inizieranno i lavori, le imprese chiederanno precisamente al singolo condomino che cosa vuole fare e cosa no all'interno del proprio appartamento. Tuttavia ci ha detto che fare il cappotto (condominiale), senza cambiare finestre, porte, caldaia, impianto aerazione (che non ho capito cosa sia) e vattelapesca, comporta il rischio di formazione di muffa e condensa in casa, quindi chi non vorrà fare i lavori pure su parti private dovrà firmare una liberatoria che sollevi le imprese o il condominio dalla responsabilità di tali ipotetici danni!!! O_O inutile dire che questa cosa io e mio marito nemmeno l'avevamo ipotizzata e ovviamente ora non sappiamo che decisione prendere in tal proposito, visto e considerato che non abbiamo esperienza in questo settore, e fra l'altro ancora non ci siamo neanche trasferiti, quindi non conosciamo ancora minimamente "difetti e virtu" del nostro appartamento. Quindi chiedo a voi, se ve ne intendete, se è vero quanto detto dall architetto, o se sia tutto un... tirare l'acqua al suo mulino. Cosa comporta insomma fare il cappotto (perché la maggioranza ha deciso così , non perché noi vogliamo farlo), senza cambiare finestre, caldaia e porta d'ingresso? Si rischia davvero la muffa come ha detto lui, o la sta "montando" per convincerci a fare tutto quanto da lui proposto?? Grazie a chi saprà dirmi qualcosa ed eventualmente darci dei consigli in merito.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Spiurigilda90, post: 715110, member: 82962"] Ciao a tutti! Il condominio dove io e mio marito abbiamo appena comprato la ns prima casa (appartamento in cui fra l'altro non ci siamo ancora trasferiti perché lo stiamo arredando) è nel pieno -concedetemi il termine- "delirio" bonus 110, bonus facciate e vattelapesca. Questa iniziativa pare sia già stata approvata questa estate, quando noi ancora stavamo aspettando la conferma della banca per l'ottenimento del mutuo. Vale quindi a dire che pur essendo noi ora i nuovi proprietari... non riusciamo a capire un fico secco di cosa diamine stiano deliberando. Hanno fatto anche una riunione di condominio il giorno dopo il nostro rogito, ma a cui non abbiamo potuto presenziare, di cui abbiamo solamente il verbale, chiaramente incomprensibile. Abbiamo provato così a chiedere chiarimenti direttamente all'amministratore, che però avendo avuto di recente il mandato, ha scaricato il barile all'architetto stesso, quindi è con lui che alla fine dei conti siamo riusciti a parlare telefonicamente. A quanto capito quindi, il condominio ha votato sì per lavori quali: rifacimento tetto, facciate, balconi, ascensori, canne fumarie, eliminazione barriere architettoniche, aumento di pannelli fotovoltaici, e chi più ne ha ne metta! Vogliono in pratica far passare un palazzo del 1987 (quindi pure abbastanza recente e tutt'altro che fatiscente!) di classe F a classe B!!!!! Ad oggi però, il via ai lavori è vincolato ancora da svariate condizioni, non ancora adempiute, e cioè: se le imprese scelte accettano i lavori, e se si riesce ad ottenere da esse (spero di aver capito bene) una assicurazione per tutti i condòmini che ci tuteli nel caso in cui i lavori non finiscano entro una tal data. Tralasciando ora il nostro dissenso in merito a questo cantiere che andrà ad aprirsi (l'ultima cosa che ci sognavamo era quella di trasferirci nel bel mezzo di un cantiere che durerà anni), la questione però è pure peggio di quanto da me descritto. In poche parole, in seguito a questi lavori, pare che vogliano fare anche lavori interni agli appartamenti, quali: finestre, infissi, serramenti, tapparelle, caloriferi, caldaia e persino la porta blindata! Detto però spassionatamente io e mio marito , di questi lavori non vogliamo saperne nulla. Abbiamo appena comprato una casa proprio perché ci piaceva quello che c'era al suo interno (la caldaia è pure abbastanza recente del 2018!), la stiamo arredando, sistemando, abbiamo appena cambiato serratura alla porta, mettendo quella a cilindro europeo, e ci scoccia quindi dover adesso far cambiare tutto pure all'interno con la scusa che "e gratis!!!", come dice l'architetto, che ha definito addirittura i nostri serramenti "degli straccetti" quando gli abbiamo detto che a noi vanno bene così (sono a doppio vetro, in alluminio). Così gli abbiamo chiesto, se è possibile tirarci indietro dai lavori privati, anche se ai fini statistici era già stata fatta una votazione mesi e mesi addietro, quando c'erano ancora i vecchi proprietari, che non sappiamo cosa abbiano votato. Ebbene l'architetto ci ha detto di sì, che quando e se inizieranno i lavori, le imprese chiederanno precisamente al singolo condomino che cosa vuole fare e cosa no all'interno del proprio appartamento. Tuttavia ci ha detto che fare il cappotto (condominiale), senza cambiare finestre, porte, caldaia, impianto aerazione (che non ho capito cosa sia) e vattelapesca, comporta il rischio di formazione di muffa e condensa in casa, quindi chi non vorrà fare i lavori pure su parti private dovrà firmare una liberatoria che sollevi le imprese o il condominio dalla responsabilità di tali ipotetici danni!!! O_O inutile dire che questa cosa io e mio marito nemmeno l'avevamo ipotizzata e ovviamente ora non sappiamo che decisione prendere in tal proposito, visto e considerato che non abbiamo esperienza in questo settore, e fra l'altro ancora non ci siamo neanche trasferiti, quindi non conosciamo ancora minimamente "difetti e virtu" del nostro appartamento. Quindi chiedo a voi, se ve ne intendete, se è vero quanto detto dall architetto, o se sia tutto un... tirare l'acqua al suo mulino. Cosa comporta insomma fare il cappotto (perché la maggioranza ha deciso così , non perché noi vogliamo farlo), senza cambiare finestre, caldaia e porta d'ingresso? Si rischia davvero la muffa come ha detto lui, o la sta "montando" per convincerci a fare tutto quanto da lui proposto?? Grazie a chi saprà dirmi qualcosa ed eventualmente darci dei consigli in merito. [/QUOTE]
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