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<blockquote data-quote="Spiurigilda90" data-source="post: 715190" data-attributes="member: 82962"><p>A quanto abbiamo capito, hanno già verificato la fattibilità, perché nel verbale dell'ultima assemblea, vi è anche un plico di fogli a parte con scritto già quanto verrà a costare il tutto, per singolo appartamento + fogli dove vi è scritta, in base al lavoro da fare, la dicitura "esito positivo" o qualcosa di simile. A quanto pare sono quindi (ahime) a buon punto. Stanno solo aspettando le risposte dalle imprese scelte, mentre un avvocato è stato ingaggiato per informarsi tramite agenzia delle entrate, mi pare, se esistono delle assicurazioni che ci tutelino, nel caso in cui i lavori non finiscano entro il dicembre 2023. 🙊🙊🙊</p><p></p><p></p><p>Eh infatti, anche io ho sempre sentito dire che il cappotto viene proprio fatto soprattutto in immobili tendenzialmente umidi, per evitare muffe. Per questo anche mi pare strana questa affermazione dell'architetto, che dice che se si fa cappotto, ma non lavori facoltativi interni, poi viene la muffa. Mi sembra strano che fare una cosa "buona" come il cappotto comporti poi più problemi che pregi, se poi non si adegua tutto il resto. Per questo sto cercando di capire, ma purtroppo con un architetto del genere, che alla nostra dichiarazione di non voler fare lavori interni, ci ha risposto dicendoci: "i vostri serramenti e le vs finestre le avete visti? Sono straccetti!!", mi viene difficile credere alle sue parole. Non vorrei che tirasse solo acqua al suo mulino... per quanto riguarda la caldaia, è nuova, ma purtroppo non a condensazione. Anche questa cosa fra l'altro non sono ancora riuscita a comprenderla. Perché per il bonus occorre per forza mettere quella a condensazione? Voglio dire, se uno, come noi, ha una caldaia nuova ma non a condensazione, che problemi potrebbe comportare ai fini dell'isolamento termico? Ho il sospetto che l'architetto pur di farci rifare tutto, stia mischiando un sacco di argomenti, che però col cappotto in realtà non c'entrano un bel niente.</p><p></p><p></p><p> Grazie della spiegazione innanzitutto. Ma perché quindi l'architetto ha detto che afare cappotto, senza cambiare finestre, caldaia, impianto di aerazione, porta d'ingresso, la muffa potrebbe venire, e che quindi, se rifiuteremo di fare questi lavori su parti private, dovremo firmare una liberatoria? Se uno volesse fare solo il cappotto, tenendosi la sua vecchia caldaia, i suoi vecchi doppi vetri con infissi di acciaio, la sua vecchia porta blindata, senza mettere impianto di areazione (che non ho neanche ben capito cosa sia), rischia che gli venga la muffa in casa, anche se non c'è mai stata neanche prima del cappotto, oppure se non c'era prima, non ci sarà nemmeno dopo, a cappotto finito?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Spiurigilda90, post: 715190, member: 82962"] A quanto abbiamo capito, hanno già verificato la fattibilità, perché nel verbale dell'ultima assemblea, vi è anche un plico di fogli a parte con scritto già quanto verrà a costare il tutto, per singolo appartamento + fogli dove vi è scritta, in base al lavoro da fare, la dicitura "esito positivo" o qualcosa di simile. A quanto pare sono quindi (ahime) a buon punto. Stanno solo aspettando le risposte dalle imprese scelte, mentre un avvocato è stato ingaggiato per informarsi tramite agenzia delle entrate, mi pare, se esistono delle assicurazioni che ci tutelino, nel caso in cui i lavori non finiscano entro il dicembre 2023. 🙊🙊🙊 Eh infatti, anche io ho sempre sentito dire che il cappotto viene proprio fatto soprattutto in immobili tendenzialmente umidi, per evitare muffe. Per questo anche mi pare strana questa affermazione dell'architetto, che dice che se si fa cappotto, ma non lavori facoltativi interni, poi viene la muffa. Mi sembra strano che fare una cosa "buona" come il cappotto comporti poi più problemi che pregi, se poi non si adegua tutto il resto. Per questo sto cercando di capire, ma purtroppo con un architetto del genere, che alla nostra dichiarazione di non voler fare lavori interni, ci ha risposto dicendoci: "i vostri serramenti e le vs finestre le avete visti? Sono straccetti!!", mi viene difficile credere alle sue parole. Non vorrei che tirasse solo acqua al suo mulino... per quanto riguarda la caldaia, è nuova, ma purtroppo non a condensazione. Anche questa cosa fra l'altro non sono ancora riuscita a comprenderla. Perché per il bonus occorre per forza mettere quella a condensazione? Voglio dire, se uno, come noi, ha una caldaia nuova ma non a condensazione, che problemi potrebbe comportare ai fini dell'isolamento termico? Ho il sospetto che l'architetto pur di farci rifare tutto, stia mischiando un sacco di argomenti, che però col cappotto in realtà non c'entrano un bel niente. Grazie della spiegazione innanzitutto. Ma perché quindi l'architetto ha detto che afare cappotto, senza cambiare finestre, caldaia, impianto di aerazione, porta d'ingresso, la muffa potrebbe venire, e che quindi, se rifiuteremo di fare questi lavori su parti private, dovremo firmare una liberatoria? Se uno volesse fare solo il cappotto, tenendosi la sua vecchia caldaia, i suoi vecchi doppi vetri con infissi di acciaio, la sua vecchia porta blindata, senza mettere impianto di areazione (che non ho neanche ben capito cosa sia), rischia che gli venga la muffa in casa, anche se non c'è mai stata neanche prima del cappotto, oppure se non c'era prima, non ci sarà nemmeno dopo, a cappotto finito? [/QUOTE]
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