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<blockquote data-quote="Utente Cancellato 72152" data-source="post: 617762"><p>E' difficile, per una persona come me, darti una risposta ESATTA sul come procedere.</p><p>Mi spiego.</p><p>Non sono né un legale, né un notaio, né un agente immobiliare.</p><p>Un caso del genere non l'ho mai vissuto né in prima persona né con clienti (visto che non ho clienti, non essendo, io, un agente), quindi ho solo cercato su Google trovando la sentenza della corte di Cassazione che ho sopra riportato.</p><p>La sentenza dice in soldoni che l'usucapione è di fatto già perfezionata e non c'è bisogno di una sentenza in giudicato che la consolidi.</p><p>La mia risposta alla tua domanda è <strong>solo intuitiva</strong> e <strong>senza presunzione di esattezza</strong> (della serie: "mi riservo il diritto di contraddirmi" <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/slight_smile.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":)" title="Lieve sorriso :)" data-shortname=":)" /> )</p><p></p><p>Anzitutto provate a contattare un geometra Vostro amico (spero che ne conosciate almeno uno) che ragioni con Voi sulla fattibilità di questa cosa.</p><p>Il problema è che dovete scambiare gli intestatari delle due cantine.</p><p>Ora, se tu sei l'agente del proprietario Beta della cantina B, può essere facile convincere un geometra a intestare la cantina B al signor Alfa che la usa indisturbato, con animus possidendi, da trent'anni.</p><p>Meno facile può essere convincere lo stesso geometra a intestare la cantina A del signor Alfa, al Signor Beta che deve fare il rogito di vendita.</p><p></p><p>Un'altra possibilità - e qui bisogna <strong>interpellare un notaio facendogli vedere la sentenza della Corte di Cassazione</strong> - è rogitare senza scambiare alcunché, e scrivendo a chiare lettere sulla relazione notarile che la cantina Alfa è stata usucapita da Beta per possesso ultraventennale con animus possidendi, e che parimenti la cantina Beta è stata usucapita da Alfa per possesso ultraventennale con medesimo animus possidendi.</p><p></p><p>Onestamente non so cosa è meglio: se rogitare dichiarando - sulla relazione notarile - l'usucapione reciproca senza scambio di foglio/particella/subalterno catastale, oppure se tentare con un geometra a fare lo scambio, per il quale servirebbe comunque un consenso da una delle due parti, non è che il geometra può agire scambiando la terna f/p/s di uno con la terna f/p/s di un altro a sua semplice discrezione, si metterebbe sul groppone una responsabilità molto grande che gli potrebbe comportare anche un richiamo dal collegio dei geometri a cui appartiene.</p><p></p><p><strong>Attendo altri pareri</strong> più autorevoli, la situazione è difficile.</p><p></p><p>L'unico modo per non fare porcherie è rogitare SENZA CANTINA. Per evitare problemi, venga scritto espressamente sul testo del rogito notarile che la cantina di pertinenza è ESPRESSAMENTE ESCLUSA dalla presente compravendita, e di ciò si è tenuto conto nella determinazione del prezzo.</p><p></p><p>Altrimenti, o si convince il notaio a fare l'atto dichiarando semplicemente l'usucapione reciproca, oppure prima si parla con un geometra e si vede cosa è possibile fare.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Utente Cancellato 72152, post: 617762"] E' difficile, per una persona come me, darti una risposta ESATTA sul come procedere. Mi spiego. Non sono né un legale, né un notaio, né un agente immobiliare. Un caso del genere non l'ho mai vissuto né in prima persona né con clienti (visto che non ho clienti, non essendo, io, un agente), quindi ho solo cercato su Google trovando la sentenza della corte di Cassazione che ho sopra riportato. La sentenza dice in soldoni che l'usucapione è di fatto già perfezionata e non c'è bisogno di una sentenza in giudicato che la consolidi. La mia risposta alla tua domanda è [B]solo intuitiva[/B] e [B]senza presunzione di esattezza[/B] (della serie: "mi riservo il diritto di contraddirmi" :) ) Anzitutto provate a contattare un geometra Vostro amico (spero che ne conosciate almeno uno) che ragioni con Voi sulla fattibilità di questa cosa. Il problema è che dovete scambiare gli intestatari delle due cantine. Ora, se tu sei l'agente del proprietario Beta della cantina B, può essere facile convincere un geometra a intestare la cantina B al signor Alfa che la usa indisturbato, con animus possidendi, da trent'anni. Meno facile può essere convincere lo stesso geometra a intestare la cantina A del signor Alfa, al Signor Beta che deve fare il rogito di vendita. Un'altra possibilità - e qui bisogna [B]interpellare un notaio facendogli vedere la sentenza della Corte di Cassazione[/B] - è rogitare senza scambiare alcunché, e scrivendo a chiare lettere sulla relazione notarile che la cantina Alfa è stata usucapita da Beta per possesso ultraventennale con animus possidendi, e che parimenti la cantina Beta è stata usucapita da Alfa per possesso ultraventennale con medesimo animus possidendi. Onestamente non so cosa è meglio: se rogitare dichiarando - sulla relazione notarile - l'usucapione reciproca senza scambio di foglio/particella/subalterno catastale, oppure se tentare con un geometra a fare lo scambio, per il quale servirebbe comunque un consenso da una delle due parti, non è che il geometra può agire scambiando la terna f/p/s di uno con la terna f/p/s di un altro a sua semplice discrezione, si metterebbe sul groppone una responsabilità molto grande che gli potrebbe comportare anche un richiamo dal collegio dei geometri a cui appartiene. [B]Attendo altri pareri[/B] più autorevoli, la situazione è difficile. L'unico modo per non fare porcherie è rogitare SENZA CANTINA. Per evitare problemi, venga scritto espressamente sul testo del rogito notarile che la cantina di pertinenza è ESPRESSAMENTE ESCLUSA dalla presente compravendita, e di ciò si è tenuto conto nella determinazione del prezzo. Altrimenti, o si convince il notaio a fare l'atto dichiarando semplicemente l'usucapione reciproca, oppure prima si parla con un geometra e si vede cosa è possibile fare. [/QUOTE]
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