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<blockquote data-quote="CheCasa!" data-source="post: 585521" data-attributes="member: 56079"><p>La proposta non indica che il proprietario non possa richiedere un mutuo più alto ma, semplicemente, che il saldo di 210.000 avverrà tramite il ricorso ad un finanziamento. Dirò di più. I 350.000,00 richiesti dal proponente sono <em>parte </em>per l'acquisto e <em>parte </em>per la ristrutturazione. Bisognerebbe quindi, quanto meno, informarsi su come siano stati suddivisi i due importi ed approfondire le questioni legate al diniego (magari i soldi per acquistare glieli avrebbero dati ma non quelli per ristrutturare, oppure gli avrebbero rifiutato gli uni e gli altri... ).</p><p></p><p>Per mia esperienza i mutui acquisto e ristrutturazione negli ultimi anni sono passati raramente... i mediatori creditizi li evitano come la peste... nei rari casi di accettazione il processo di delibera risulta veramente molto più snervante...</p><p></p><p>Per quanto riguarda il contratto, per la verità mancante di una pagina della proposta... direi che non si allinei con la proroga... Il primo è palesemente subordinato. Mentre la proroga sembrerebbe riferirsi ad un contratto non subordinato o ad un contratto rispetto al quale la condizione di subordinazione possa ritenersi a tutti gli effetti superata (positivamente)...</p><p></p><p>Consiglierei di sottoscrivere comunque una risoluzione consensuale, per evitare qualsiasi futura problematica lagata ad una interpretazione "sfavorevole" per una delle parti risultante dalla lettura congiunta delle due scritture... E la contestuale rinuncia al pagamento della mediazione... da parte dell'agenzia immobiliare... magari a fronte della concessione di un lungo incarico in esclusiva... ritenendo che, almeno nella sostanza, la subordinazione al mutuo non sia mai venuta meno!</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="CheCasa!, post: 585521, member: 56079"] La proposta non indica che il proprietario non possa richiedere un mutuo più alto ma, semplicemente, che il saldo di 210.000 avverrà tramite il ricorso ad un finanziamento. Dirò di più. I 350.000,00 richiesti dal proponente sono [I]parte [/I]per l'acquisto e [I]parte [/I]per la ristrutturazione. Bisognerebbe quindi, quanto meno, informarsi su come siano stati suddivisi i due importi ed approfondire le questioni legate al diniego (magari i soldi per acquistare glieli avrebbero dati ma non quelli per ristrutturare, oppure gli avrebbero rifiutato gli uni e gli altri... ). Per mia esperienza i mutui acquisto e ristrutturazione negli ultimi anni sono passati raramente... i mediatori creditizi li evitano come la peste... nei rari casi di accettazione il processo di delibera risulta veramente molto più snervante... Per quanto riguarda il contratto, per la verità mancante di una pagina della proposta... direi che non si allinei con la proroga... Il primo è palesemente subordinato. Mentre la proroga sembrerebbe riferirsi ad un contratto non subordinato o ad un contratto rispetto al quale la condizione di subordinazione possa ritenersi a tutti gli effetti superata (positivamente)... Consiglierei di sottoscrivere comunque una risoluzione consensuale, per evitare qualsiasi futura problematica lagata ad una interpretazione "sfavorevole" per una delle parti risultante dalla lettura congiunta delle due scritture... E la contestuale rinuncia al pagamento della mediazione... da parte dell'agenzia immobiliare... magari a fronte della concessione di un lungo incarico in esclusiva... ritenendo che, almeno nella sostanza, la subordinazione al mutuo non sia mai venuta meno! [/QUOTE]
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