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Caparra confirmatoria, conguaglio, acconto e saldo, quanto?
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<blockquote data-quote="studiopci" data-source="post: 632452" data-attributes="member: 10285"><p>Nell'acquisto di un'immobile ci sono delle regole giuridiche e degli adempimenti da rispettare a pena di nullità dell'atto e a garanzia dell'acquisto, per contro non ci sono regole che impongano una definizione economica se non quelle del buon senso. Tutto si valuta sul momento e rientra nel c.d. momento di trattativa di acquisto, l'unica certezza e che al rogito il prezzo deve essere saldato, come ci si arrivi al saldo si valuta secondo le proprie possibilità economiche, secondo la disponibilità dell'immobile e/o del compratore, se ci sono interventi da sanare o altro. Normalmente alla sottoscrizione della proposta di acquisto ( che bada bene se redatta secondo criteri giuridici è vincolante a tutti gli effetti ) si affianca un assegno con un importo minimo a titolo di caparra ( 5.000/10.000 euro ) che poi andrà ad integrarsi con altri pagamenti intermedi, meglio se anche questi a titolo di caparra, per poi arrivare al saldo prezzo che può essere con mutuo o contanti, secondo disponibilità.</p><p>P.S. personalmente ti consiglio di non fare una proposta irrevocabile generica ma di condizionarla quantomeno ad una data ben precisa , al buon esito della disanima della documentazione ( effettiva vendibilità dell'immobile ) .</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="studiopci, post: 632452, member: 10285"] Nell'acquisto di un'immobile ci sono delle regole giuridiche e degli adempimenti da rispettare a pena di nullità dell'atto e a garanzia dell'acquisto, per contro non ci sono regole che impongano una definizione economica se non quelle del buon senso. Tutto si valuta sul momento e rientra nel c.d. momento di trattativa di acquisto, l'unica certezza e che al rogito il prezzo deve essere saldato, come ci si arrivi al saldo si valuta secondo le proprie possibilità economiche, secondo la disponibilità dell'immobile e/o del compratore, se ci sono interventi da sanare o altro. Normalmente alla sottoscrizione della proposta di acquisto ( che bada bene se redatta secondo criteri giuridici è vincolante a tutti gli effetti ) si affianca un assegno con un importo minimo a titolo di caparra ( 5.000/10.000 euro ) che poi andrà ad integrarsi con altri pagamenti intermedi, meglio se anche questi a titolo di caparra, per poi arrivare al saldo prezzo che può essere con mutuo o contanti, secondo disponibilità. P.S. personalmente ti consiglio di non fare una proposta irrevocabile generica ma di condizionarla quantomeno ad una data ben precisa , al buon esito della disanima della documentazione ( effettiva vendibilità dell'immobile ) . [/QUOTE]
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