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Testo
<blockquote data-quote="Bastimento" data-source="post: 80120" data-attributes="member: 6214"><p>Mi spiace per te, capisco bene quali siano i tuoi sentimenti. Ma le situazioni patrimoniali non sono regolate da sentimenti ma da regole.</p><p></p><p>Nel tuo caso, con l'eredità, si è creata una COMUNUIONE con i tuoi fratelli.</p><p></p><p>Il codice civile regola la comunione in modo molto preciso: in sostanza nessuno è obbligato a rimanere in comunione con altri in eterno.</p><p></p><p>Art. 1111 Scioglimento della comunione.</p><p>Ciascuno dei partecipanti può sempre chiedere lo scioglimento della comunione; l'autorità giudiziaria può stabilire una congrua dilazione, in ogni caso non superiore a 5 anni, se l'immediato scioglimento può pegiudicare gli interessi degli altri.</p><p></p><p>Come vedi la decisione finale, in assenza di accordi, spetta al giudice, che stabilisce pure il tempo di dilazione.</p><p></p><p>La soluzione può essere, se praticabile, una divisione dell'immobile, o l'acquisto da parte del dissenziente, delle quote altrui; può anche essere cercato un accordo tra i fratelli per una dilazione maggiore, ma di mutua soddisfazione.</p><p>A nessuno, se si vogliono salvaguardare i rapporti, potrebbe interessare strappare la corda ... Auguri.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Bastimento, post: 80120, member: 6214"] Mi spiace per te, capisco bene quali siano i tuoi sentimenti. Ma le situazioni patrimoniali non sono regolate da sentimenti ma da regole. Nel tuo caso, con l'eredità, si è creata una COMUNUIONE con i tuoi fratelli. Il codice civile regola la comunione in modo molto preciso: in sostanza nessuno è obbligato a rimanere in comunione con altri in eterno. Art. 1111 Scioglimento della comunione. Ciascuno dei partecipanti può sempre chiedere lo scioglimento della comunione; l'autorità giudiziaria può stabilire una congrua dilazione, in ogni caso non superiore a 5 anni, se l'immediato scioglimento può pegiudicare gli interessi degli altri. Come vedi la decisione finale, in assenza di accordi, spetta al giudice, che stabilisce pure il tempo di dilazione. La soluzione può essere, se praticabile, una divisione dell'immobile, o l'acquisto da parte del dissenziente, delle quote altrui; può anche essere cercato un accordo tra i fratelli per una dilazione maggiore, ma di mutua soddisfazione. A nessuno, se si vogliono salvaguardare i rapporti, potrebbe interessare strappare la corda ... Auguri. [/QUOTE]
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