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Casa pagata, rogitata, ma lavori non ultimati e non conformi
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<blockquote data-quote="sorguido" data-source="post: 638609" data-attributes="member: 71695"><p>Gentili amici, una domanda non “semplice”.</p><p>A maggio abbiamo avanzato proposta di acquisto per una porzione di bifamiliare.</p><p>La cifra pattuita sul compromesso per la casa finita era di 223 mila euro.</p><p>Sul compromesso (non registrato) è citato il fatto che la casa sarebbe stata eseguita secondo capitolato concordato.</p><p></p><p>A luglio abbiamo rogitato la casa con ancora dei lavori da finire, con la promessa da parte del Costruttore che si sarebbe ultimato tutto a breve.</p><p>Ed in effetti sembravano poche cose, tali da non impedire il rogito avvenuto appunto a luglio con il trasferimento dell’importo totale.</p><p></p><p>Siamo quasi a dicembre e purtroppo la casa è ben lungi dall’essere eseguita secondo capitolato.</p><p>Mancano le soglie alle finestre, l’impianto termosanitario deve essere ancora ultimato, i punti luce sono parzialmente funzionanti, ed infine abbiamo rilevato una miriade di non conformità.</p><p>Cito solo ad esempio i balconi che non si chiudono, la porta blindata che ha una fessura di 10 millimetri e non chiude bene, i fermabalconi che si staccano e molto altro ancora.</p><p></p><p>Da notare bene: sul rogito firmato a luglio il notaio ha scritto che <strong>“accettiamo la casa nello stato di fatto e di diritto in cui si trova”.</strong></p><p></p><p>Al di là dell'enorme ingenuità da parte nostra, la domanda è questa: <strong>la dicitura cui sopra scritta nel rogito solleva giuridicamente il Costruttore dal portare a compimento i lavori non eseguiti secondo capitolato e a non rispondere di quanto non conforme rilevato post-rogito?</strong></p><p></p><p>Vale secondo voi la pena di adire vie legali? o visto quanto scritto nel rogito sarebbero ulteriori soldi persi?</p><p></p><p>Grazie per avermi letto e per ogni buon consiglio e punto di vista.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="sorguido, post: 638609, member: 71695"] Gentili amici, una domanda non “semplice”. A maggio abbiamo avanzato proposta di acquisto per una porzione di bifamiliare. La cifra pattuita sul compromesso per la casa finita era di 223 mila euro. Sul compromesso (non registrato) è citato il fatto che la casa sarebbe stata eseguita secondo capitolato concordato. A luglio abbiamo rogitato la casa con ancora dei lavori da finire, con la promessa da parte del Costruttore che si sarebbe ultimato tutto a breve. Ed in effetti sembravano poche cose, tali da non impedire il rogito avvenuto appunto a luglio con il trasferimento dell’importo totale. Siamo quasi a dicembre e purtroppo la casa è ben lungi dall’essere eseguita secondo capitolato. Mancano le soglie alle finestre, l’impianto termosanitario deve essere ancora ultimato, i punti luce sono parzialmente funzionanti, ed infine abbiamo rilevato una miriade di non conformità. Cito solo ad esempio i balconi che non si chiudono, la porta blindata che ha una fessura di 10 millimetri e non chiude bene, i fermabalconi che si staccano e molto altro ancora. Da notare bene: sul rogito firmato a luglio il notaio ha scritto che [B]“accettiamo la casa nello stato di fatto e di diritto in cui si trova”.[/B] Al di là dell'enorme ingenuità da parte nostra, la domanda è questa: [B]la dicitura cui sopra scritta nel rogito solleva giuridicamente il Costruttore dal portare a compimento i lavori non eseguiti secondo capitolato e a non rispondere di quanto non conforme rilevato post-rogito?[/B] Vale secondo voi la pena di adire vie legali? o visto quanto scritto nel rogito sarebbero ulteriori soldi persi? Grazie per avermi letto e per ogni buon consiglio e punto di vista. [/QUOTE]
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