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L'Esperto Immobiliare Risponde
Compravendita, Professionisti, Aste e Pignoramenti
Causa nullità atto di compravendita di un immobile per fantomatici abusi avvenuti negli anni '60
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<blockquote data-quote="ammentinopeppa14" data-source="post: 584964" data-attributes="member: 75425"><p>Ho venduto ormai 10 anni fa un immobile commerciale 3000 mq ad una società che dopo qualche anno ha chiuso. Dopo una prima causa instaurata persa dalla controparte per vizi occulti, probabilmente per fermare il mio decreto ingiuntivo per il residuo del 10% sul prezzo di acquisto, adesso mi vedo jnvischiata in un'altra causa ma per annullamento dell'atto .</p><p>Argomentazione: il 50% dell'immobile risulta costruito senza titolo autorizzativo. Vizi di forma d sostanza risalenti agli anni '60 quando si stava costruendo l'immobile. Questa e la versione di controparte .Dunque....io ho acquistato nel 1999 e tutte le planimetrie ritirate in Comune combaciavano perfettamente con la realtà dell'immobile. Ho anche eseguito un piano attuativi nel 2002 per cui ho stipulato da un notaio una convenzione con il Comune per un incremento di volume. Ho venduto poi nel 2007 con tutte le perizie che potete immaginare anche dai periti della banca che finanziato l'acquirente è tutto era apposto. Nel 2016 arriva questa citazione....il Comune si è espresso con ordinanza sollecitato da un esposto fatto dalla controparte ai carabinieri a cui si denunciavano tutti gli abusi. Con l'ordinanza il Comune ha sancito che non vi fosse certezza di quegli abusi poiché il modus operandi dell'epoca era sicuramente diverso e tanta documentazione è andata persa vuoi per i traslochi che per il normale deterioramento cartaceo. Sembrava quindi tutto ok.....senonche' la controparte fa ovviamente ricorso al Tar...e adesso aspettiamo.....</p><p>Uno stalking giudiziario che dura da 10 anni in cui poi alla fine io non c'entro niente visto che come ho comprato ho venduto....sarei semmai anche io vittima degli errori del Comune ove fossero riconosciuti!!!!</p><p>Qualcuno può darmi qualche consiglio?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ammentinopeppa14, post: 584964, member: 75425"] Ho venduto ormai 10 anni fa un immobile commerciale 3000 mq ad una società che dopo qualche anno ha chiuso. Dopo una prima causa instaurata persa dalla controparte per vizi occulti, probabilmente per fermare il mio decreto ingiuntivo per il residuo del 10% sul prezzo di acquisto, adesso mi vedo jnvischiata in un'altra causa ma per annullamento dell'atto . Argomentazione: il 50% dell'immobile risulta costruito senza titolo autorizzativo. Vizi di forma d sostanza risalenti agli anni '60 quando si stava costruendo l'immobile. Questa e la versione di controparte .Dunque....io ho acquistato nel 1999 e tutte le planimetrie ritirate in Comune combaciavano perfettamente con la realtà dell'immobile. Ho anche eseguito un piano attuativi nel 2002 per cui ho stipulato da un notaio una convenzione con il Comune per un incremento di volume. Ho venduto poi nel 2007 con tutte le perizie che potete immaginare anche dai periti della banca che finanziato l'acquirente è tutto era apposto. Nel 2016 arriva questa citazione....il Comune si è espresso con ordinanza sollecitato da un esposto fatto dalla controparte ai carabinieri a cui si denunciavano tutti gli abusi. Con l'ordinanza il Comune ha sancito che non vi fosse certezza di quegli abusi poiché il modus operandi dell'epoca era sicuramente diverso e tanta documentazione è andata persa vuoi per i traslochi che per il normale deterioramento cartaceo. Sembrava quindi tutto ok.....senonche' la controparte fa ovviamente ricorso al Tar...e adesso aspettiamo..... Uno stalking giudiziario che dura da 10 anni in cui poi alla fine io non c'entro niente visto che come ho comprato ho venduto....sarei semmai anche io vittima degli errori del Comune ove fossero riconosciuti!!!! Qualcuno può darmi qualche consiglio? [/QUOTE]
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