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Cedolare secca e maggiorazione del canone
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Testo
<blockquote data-quote="enea.a" data-source="post: 232059" data-attributes="member: 45760"><p>Salve, sto per stipulare un contratto di locazione abitativa a canone libero; vorrei avvalermi della tassazione a "cedolare secca" in quanto per me conveniente.</p><p>A quanto ho capito però questo tipo di tassazione prevede la rinuncia a qualsiasi tipo di maggiorazione del canone per tutta la durata di tale opzione.</p><p>Questo però si scontra con la richiesta del locatario, il quale vorrebbe partire con un canone più basso di quello da me richiesto, inserendo nel contratto una clausola di rivalutazione annua del canone, in percentuale da definire, anche non vincolata all'indice ISTAT.</p><p>Esiste una soluzione per venire incontro alle mie esigenze (cedolare secca) e a quelle del locatario (aumento progressivo del canone) o una cosa esclude categoricamente l'altra?</p><p> </p><p>Altra domanda: per quanto riguarda i contratti di immobili ad uso abitativo con canone libero, l'unica durata possibile è 4+4 o è possibile aumentarla (tipo 6+4 o 6+6)?</p><p>La legge di riferimento 431/98 dice:</p><p>" Le parti possono stipulare contratti di locazione di durata non inferiore a quattro anni, decorsi i quali i contratti sono rinnovati per un periodo di quattro anni..."</p><p>quindi mi par di capire che il primo periodo può essere anche più lungo, mentre il rinnovo è fisso a 4 anni...</p><p>Qualcuno può chiarirmi la cosa?</p><p> </p><p>Grazie e saluti</p><p> Enea</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="enea.a, post: 232059, member: 45760"] Salve, sto per stipulare un contratto di locazione abitativa a canone libero; vorrei avvalermi della tassazione a "cedolare secca" in quanto per me conveniente. A quanto ho capito però questo tipo di tassazione prevede la rinuncia a qualsiasi tipo di maggiorazione del canone per tutta la durata di tale opzione. Questo però si scontra con la richiesta del locatario, il quale vorrebbe partire con un canone più basso di quello da me richiesto, inserendo nel contratto una clausola di rivalutazione annua del canone, in percentuale da definire, anche non vincolata all'indice ISTAT. Esiste una soluzione per venire incontro alle mie esigenze (cedolare secca) e a quelle del locatario (aumento progressivo del canone) o una cosa esclude categoricamente l'altra? Altra domanda: per quanto riguarda i contratti di immobili ad uso abitativo con canone libero, l'unica durata possibile è 4+4 o è possibile aumentarla (tipo 6+4 o 6+6)? La legge di riferimento 431/98 dice: " Le parti possono stipulare contratti di locazione di durata non inferiore a quattro anni, decorsi i quali i contratti sono rinnovati per un periodo di quattro anni..." quindi mi par di capire che il primo periodo può essere anche più lungo, mentre il rinnovo è fisso a 4 anni... Qualcuno può chiarirmi la cosa? Grazie e saluti Enea [/QUOTE]
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