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<blockquote data-quote="PyerSilvio" data-source="post: 732195" data-attributes="member: 55799"><p>Per quanto riguarda le spese condominiali/super bonus, in linea di principio, meglio sarebbe stipulare un patto tra venditore ed acquirente, nella sede del preliminare o del rogito.</p><p></p><p>Ciò perché per usufruire dell'agevolazione fiscale, comprese le prassi della cessione del credito, occorre essere proprietari, avere un titolo, reale o di godimento, oppure averne sostenuto il costo.</p><p>Tutte questioni che potrai sviscerare con l'amministratore.</p><p></p><p>Detto ciò, che l'agenzia sia piccola o grande, non incide sulla bontà dell'affare.</p><p>Così come il fatto che i venditori siano in nove o in diciannove. </p><p></p><p>Mentre per quanto riguarda i rapporti in essere tra di loro, buoni o cattivi che siano, la cosa non ti riguarda affatto.</p><p>Per poter vendere, non occorre che la compagine familiare provenga dal mulino bianco.</p><p></p><p>Il fatto che sia presente un'autorità giudiziaria, a regolamentare la compravendita, pone ogni garanzia per il buon fine della stessa.</p><p></p><p>Senza l'autorizzazione preventiva del giudice non si può muovere nemmeno uno spillo.</p><p></p><p>Compreso un ribasso del prezzo.</p><p>Che resta sempre possibile. </p><p>Con le dovute prassi e burocrazie da porre in essere.</p><p>Che giocoforza faranno allungare i tempi per la conclusione dell'affare.</p><p></p><p>Circostanza quest'ultima, che induce l'intermediario a scoraggiarti in una tale azione, che vedrebbe la pratica subire delle lungaggini, senza nessuna garanzia di concludere.</p><p></p><p>Resta inteso, che una prassi per una revisione del prezzo al ribasso, può avviarsi solamente di seguito, ad una tua formale ed irrevocabile proposta di acquisto.</p><p></p><p>Nel finale, per questa o per qualsiasi altra compravendita alla quale ti avvicinerai a trattare, meglio faresti a pensare a quanto e a quello che devi fare tu.</p><p>Piuttosto che sconfinare in questioni imputabili al venditore che potranno solo farti cadere in errore.</p><p></p><p>Un errore tra i più tipici e consueti della parte acquirente.</p><p></p><p>Il contadino, che guarda al lavoro dell'orto del vicino, perde di vista il proprio.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="PyerSilvio, post: 732195, member: 55799"] Per quanto riguarda le spese condominiali/super bonus, in linea di principio, meglio sarebbe stipulare un patto tra venditore ed acquirente, nella sede del preliminare o del rogito. Ciò perché per usufruire dell'agevolazione fiscale, comprese le prassi della cessione del credito, occorre essere proprietari, avere un titolo, reale o di godimento, oppure averne sostenuto il costo. Tutte questioni che potrai sviscerare con l'amministratore. Detto ciò, che l'agenzia sia piccola o grande, non incide sulla bontà dell'affare. Così come il fatto che i venditori siano in nove o in diciannove. Mentre per quanto riguarda i rapporti in essere tra di loro, buoni o cattivi che siano, la cosa non ti riguarda affatto. Per poter vendere, non occorre che la compagine familiare provenga dal mulino bianco. Il fatto che sia presente un'autorità giudiziaria, a regolamentare la compravendita, pone ogni garanzia per il buon fine della stessa. Senza l'autorizzazione preventiva del giudice non si può muovere nemmeno uno spillo. Compreso un ribasso del prezzo. Che resta sempre possibile. Con le dovute prassi e burocrazie da porre in essere. Che giocoforza faranno allungare i tempi per la conclusione dell'affare. Circostanza quest'ultima, che induce l'intermediario a scoraggiarti in una tale azione, che vedrebbe la pratica subire delle lungaggini, senza nessuna garanzia di concludere. Resta inteso, che una prassi per una revisione del prezzo al ribasso, può avviarsi solamente di seguito, ad una tua formale ed irrevocabile proposta di acquisto. Nel finale, per questa o per qualsiasi altra compravendita alla quale ti avvicinerai a trattare, meglio faresti a pensare a quanto e a quello che devi fare tu. Piuttosto che sconfinare in questioni imputabili al venditore che potranno solo farti cadere in errore. Un errore tra i più tipici e consueti della parte acquirente. Il contadino, che guarda al lavoro dell'orto del vicino, perde di vista il proprio. [/QUOTE]
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