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Coerede di casa in edilizia convenzionate
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Testo
<blockquote data-quote="pippoz" data-source="post: 783735" data-attributes="member: 87086"><p>Mi è venuta in mente una cosa </p><p>Riassumo qui velocemente qual'era la situazione: il coerede vive nella casa e non mi corrisponde nessun affitto ne da l'opportunita di trarre un beneficio dall'immobile, se non vivere con lui essendo i nostri rapporti pessimi </p><p>La divisione probabilmente non è una buona idea ma stavo pensando a un altra via :</p><p></p><p> essendo coerede potrei affittare a terzi , ovviamente senza il consenso dell' altro coerede . Così almeno il coerede capisce che non può fare quello che vuole e magari conciliare verso i miei interessi.</p><p>In una situazione del genere ,se ho capito bene, la Cassazione dice che lui dovrebbe lasciare l'appartamento , perché prevale il diritto dell inquilino . </p><p>Qui ho delle domande:</p><p>1)Se il coerede si oppone e rimane in casa , può fisicamente farlo o c'è una specie di sfratto forzato ,se si dopo quanto tempo? </p><p>2)Si configurerebbe come 'occupante' della casa . O sarei io ,avendo affittato senza il consenso suo ad essere considerato 'occupante' nel senso dell articolo 1102 cioè che pregiudica l'utilizzo all'altrocoerede?</p><p>3)Se appunto non lascia la casa,a quel punto chi lo dovrebbe denunciare ,l'inquilino o io? </p><p>4)L' inquilino potrebbe chiedere danni a me o a lui o a entrambi?E chi li pagherebbe , entrambi i coeredi?</p><p>5)Gli eventuali danni da risarcire al coerede per non averlo consultato nella decisione di locare a terzi di che entità sono? Si parla sempre di danni ma mai di cifre. </p><p>6) eventuali cause di risarcimento danni di solito quanto durano?</p><p></p><p>Molte domande ....è una partita molto tattica e bisogna capire se fattibile.Alla fine non dico che lo farei (affittare senza suo consenso) ma che costui ,spiegandogli come funziona la legge ,venga a più miti consigli e mi paghi una adeguata indennità di affitto per l uso che fa della mia quota o ripieghi su una delle altre proposte ghe gli ho fatto( erano tutte eque,non le ripeto qua)</p><p>Grazie</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="pippoz, post: 783735, member: 87086"] Mi è venuta in mente una cosa Riassumo qui velocemente qual'era la situazione: il coerede vive nella casa e non mi corrisponde nessun affitto ne da l'opportunita di trarre un beneficio dall'immobile, se non vivere con lui essendo i nostri rapporti pessimi La divisione probabilmente non è una buona idea ma stavo pensando a un altra via : essendo coerede potrei affittare a terzi , ovviamente senza il consenso dell' altro coerede . Così almeno il coerede capisce che non può fare quello che vuole e magari conciliare verso i miei interessi. In una situazione del genere ,se ho capito bene, la Cassazione dice che lui dovrebbe lasciare l'appartamento , perché prevale il diritto dell inquilino . Qui ho delle domande: 1)Se il coerede si oppone e rimane in casa , può fisicamente farlo o c'è una specie di sfratto forzato ,se si dopo quanto tempo? 2)Si configurerebbe come 'occupante' della casa . O sarei io ,avendo affittato senza il consenso suo ad essere considerato 'occupante' nel senso dell articolo 1102 cioè che pregiudica l'utilizzo all'altrocoerede? 3)Se appunto non lascia la casa,a quel punto chi lo dovrebbe denunciare ,l'inquilino o io? 4)L' inquilino potrebbe chiedere danni a me o a lui o a entrambi?E chi li pagherebbe , entrambi i coeredi? 5)Gli eventuali danni da risarcire al coerede per non averlo consultato nella decisione di locare a terzi di che entità sono? Si parla sempre di danni ma mai di cifre. 6) eventuali cause di risarcimento danni di solito quanto durano? Molte domande ....è una partita molto tattica e bisogna capire se fattibile.Alla fine non dico che lo farei (affittare senza suo consenso) ma che costui ,spiegandogli come funziona la legge ,venga a più miti consigli e mi paghi una adeguata indennità di affitto per l uso che fa della mia quota o ripieghi su una delle altre proposte ghe gli ho fatto( erano tutte eque,non le ripeto qua) Grazie [/QUOTE]
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