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<blockquote data-quote="ita.user" data-source="post: 565939" data-attributes="member: 67232"><p>Con un'eventuale autonomia non cambierebbe nulla rispetto a oggi. </p><p>Con l'indipendenza invece secondo me le cose cambierebbero.</p><p></p><p>Ho qualche minuto e provo a immaginare l'assurdo, cioè che che le 2 regioni diventino 2 Stati indipendenti.</p><p>Se oggi soprattutto Milano (capitale lombarda), attrae tanta domanda di abitazioni è perché è la sede di grandi multinazionali e istituzioni finanziarie e culturali, non certo per la presenza di piccole aziende familiari che sono invece diffuse su tutto il territorio italiano. Molte sedi quindi verrebbero duplicate nella restante Italia (a Firenze, Roma, Napoli...). Tanti giovani resterebbero a studiare in Italia. Quindi una fetta di domanda calerebbe. </p><p></p><p>Altra considerazione: una conseguenza dell'economia globalizzata è che alcune città diventano gli hub di nazioni più o meno sviluppate, concentrando su esse la capacità di creazione di PIL, se ci fate caso ogni Stato ne ha una o più. In Italia è Milano. E' come se tutta Italia spingesse Milano nella competizione mondiale delle moderne città capitalistiche. </p><p></p><p>Se viene meno il resto dell'Italia, Milano sarebbe ne più nè meno di una Amsterdam o Bruxelles o Zurigo per intenderci, certamente non ai livelli di Londra, Parigi, Francoforte, con cui invece aspira a competere finanziariamente.</p><p></p><p>Altre questioni: come si inquadrerebbero questi nuovi staterelli nella UE? quali sarebbero i rapporti con la restante Italia? ci sarebbero embarghi o dazi alle esportazioni di Lombardia e Veneto per ripicca?</p><p></p><p>Ultima considerazione: ciò che è vero per Lombardia e Veneto è poi vero per le città. Milano da sola produce più Pil di tutte le altre province messe insieme, quindi il giorno dopo Milano sarebbe autorizzata a staccarsi dalla Lombardia, logico no?...</p><p></p><p>Tutto ciò per dire che il mondo di oggi è talmente interconnesso, soprattutto l'economia, che non bastano semplici motivazioni fiscali ("io sono più bravo" a gestire le tasse vs "lui è meno bravo", quindi separiamoci) o economiche ("da soli staremo meglio") a spingere le voglie di indipendenza.</p><p>Ma servono gli stessi motivi che dalla notte dei tempi guidano la creazione degli Stati, storia, lingua, confini naturali, valori e ideali comuni per i quali si è pronti a prendere le armi e sacrificarsi. </p><p>Ergo torniamo alla realtà.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ita.user, post: 565939, member: 67232"] Con un'eventuale autonomia non cambierebbe nulla rispetto a oggi. Con l'indipendenza invece secondo me le cose cambierebbero. Ho qualche minuto e provo a immaginare l'assurdo, cioè che che le 2 regioni diventino 2 Stati indipendenti. Se oggi soprattutto Milano (capitale lombarda), attrae tanta domanda di abitazioni è perché è la sede di grandi multinazionali e istituzioni finanziarie e culturali, non certo per la presenza di piccole aziende familiari che sono invece diffuse su tutto il territorio italiano. Molte sedi quindi verrebbero duplicate nella restante Italia (a Firenze, Roma, Napoli...). Tanti giovani resterebbero a studiare in Italia. Quindi una fetta di domanda calerebbe. Altra considerazione: una conseguenza dell'economia globalizzata è che alcune città diventano gli hub di nazioni più o meno sviluppate, concentrando su esse la capacità di creazione di PIL, se ci fate caso ogni Stato ne ha una o più. In Italia è Milano. E' come se tutta Italia spingesse Milano nella competizione mondiale delle moderne città capitalistiche. Se viene meno il resto dell'Italia, Milano sarebbe ne più nè meno di una Amsterdam o Bruxelles o Zurigo per intenderci, certamente non ai livelli di Londra, Parigi, Francoforte, con cui invece aspira a competere finanziariamente. Altre questioni: come si inquadrerebbero questi nuovi staterelli nella UE? quali sarebbero i rapporti con la restante Italia? ci sarebbero embarghi o dazi alle esportazioni di Lombardia e Veneto per ripicca? Ultima considerazione: ciò che è vero per Lombardia e Veneto è poi vero per le città. Milano da sola produce più Pil di tutte le altre province messe insieme, quindi il giorno dopo Milano sarebbe autorizzata a staccarsi dalla Lombardia, logico no?... Tutto ciò per dire che il mondo di oggi è talmente interconnesso, soprattutto l'economia, che non bastano semplici motivazioni fiscali ("io sono più bravo" a gestire le tasse vs "lui è meno bravo", quindi separiamoci) o economiche ("da soli staremo meglio") a spingere le voglie di indipendenza. Ma servono gli stessi motivi che dalla notte dei tempi guidano la creazione degli Stati, storia, lingua, confini naturali, valori e ideali comuni per i quali si è pronti a prendere le armi e sacrificarsi. Ergo torniamo alla realtà. [/QUOTE]
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