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<blockquote data-quote="Michelet" data-source="post: 67986" data-attributes="member: 15196"><p>Mi sembra giusto dirvi quanto invece è emerso dal colloquio con l'architetto responsabile della U.O.C. pertinente la zona in cui insiste l'immobile.</p><p>Analizzando le modifiche si è visto che non interessano parti strutturali dell'edificio, di conseguenza secondo un prontuario dell'edilizia pubblicato dal nostro Comune nel 2004, si configurerebbe come attività edilizia libera, senza necessità di atti abilitativi.</p><p>Tuttavia l'aver collegato due ambienti fa variare la rendita e, in ogni caso, la distribuzione interna non corrisponde all'ultimo atto abilitativo rilasciato per una sanatoria nel 2001.</p><p>Sto ancora facendo ricerche nei vari archivi storici e nell'ufficio accesso agli atti del mio Comune... Non credo sarà cosa semplice.</p><p></p><p>Ad ogni modo, per non saper nè leggere nè scrivere ho concordato con la cliente di redigere un permesso di costruire in sanatoria con la successiva pratica di aggiornamento catastale, proprio per evitare future seccature con eventuali prossimi acquirenti.</p><p></p><p>Infatti, anche il solo aggiornamento catastale non è formalmente corretto perché rimanse sempre e comunque la difformità con il titolo abilitativo originale.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Michelet, post: 67986, member: 15196"] Mi sembra giusto dirvi quanto invece è emerso dal colloquio con l'architetto responsabile della U.O.C. pertinente la zona in cui insiste l'immobile. Analizzando le modifiche si è visto che non interessano parti strutturali dell'edificio, di conseguenza secondo un prontuario dell'edilizia pubblicato dal nostro Comune nel 2004, si configurerebbe come attività edilizia libera, senza necessità di atti abilitativi. Tuttavia l'aver collegato due ambienti fa variare la rendita e, in ogni caso, la distribuzione interna non corrisponde all'ultimo atto abilitativo rilasciato per una sanatoria nel 2001. Sto ancora facendo ricerche nei vari archivi storici e nell'ufficio accesso agli atti del mio Comune... Non credo sarà cosa semplice. Ad ogni modo, per non saper nè leggere nè scrivere ho concordato con la cliente di redigere un permesso di costruire in sanatoria con la successiva pratica di aggiornamento catastale, proprio per evitare future seccature con eventuali prossimi acquirenti. Infatti, anche il solo aggiornamento catastale non è formalmente corretto perché rimanse sempre e comunque la difformità con il titolo abilitativo originale. [/QUOTE]
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