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L'Esperto Immobiliare Risponde
Compravendita, Professionisti, Aste e Pignoramenti
Come tutelarsi per l'acquisto di una casa di proprietà di una Società di Capitali?
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Testo
<blockquote data-quote="realessandro" data-source="post: 29856" data-attributes="member: 3381"><p>Bene dichiarare l'intero importo , ma occorre esser certi che all'atto dell'acquisto il venditore non versi in stato di decozione patrimoniale ( scientia decoctionis ). In fatto il compratore deve poter dimostrare (previo documenti attinti da pubblici registri) che i venditore all'atto della vendita non avesse manifestazioni di insolvenza: per cui recuperare</p><p>-ovvie visure in Conservatoria RR II per atti " a favore e contro" </p><p>-copia degli ultimi due bilanci di esercizio noti, completi di nota integrativa e verbale di approvazione </p><p>-copia di una visura camerale da fare al preliminare ed il gg prima del rogito (Vi sono iscritte molte informazioni utili quali il legale rappresentante, i poteri, procedure concorsuali in corso etc.)</p><p>-verifiche presso istituto bancario con cui opera il venditore ( previo rilascio di autorizzazione del legale rappresentante in deroga alla c.d.privacy)</p><p>-visura ad ufficio protesti</p><p>-accesso in tribunale a verificare se sono state attivate procedure pignoratizie non ancora trascritte (libro delle esecuzioniimmobiliari)</p><p>Ciò acclarato si potrà procedere alla compravendita in maniera sufficientemente tranquilla. Infatti una volta dichiarato il "giusto prezzo" saranno spuntate tutte le armi e le presunzioni che il curatore fallimentare tentasse di avanzare per revocare dl'atto di compravendita.</p><p></p><p>In alterantiva richieder una polizza fideiussoria al venditore rilasciata da un primario istituto di credito a " Prima Richiesta " . Il contenuto andrebbe seguito da un professionista ( commercialista o avvocato)</p><p></p><p>cordilità</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="realessandro, post: 29856, member: 3381"] Bene dichiarare l'intero importo , ma occorre esser certi che all'atto dell'acquisto il venditore non versi in stato di decozione patrimoniale ( scientia decoctionis ). In fatto il compratore deve poter dimostrare (previo documenti attinti da pubblici registri) che i venditore all'atto della vendita non avesse manifestazioni di insolvenza: per cui recuperare -ovvie visure in Conservatoria RR II per atti " a favore e contro" -copia degli ultimi due bilanci di esercizio noti, completi di nota integrativa e verbale di approvazione -copia di una visura camerale da fare al preliminare ed il gg prima del rogito (Vi sono iscritte molte informazioni utili quali il legale rappresentante, i poteri, procedure concorsuali in corso etc.) -verifiche presso istituto bancario con cui opera il venditore ( previo rilascio di autorizzazione del legale rappresentante in deroga alla c.d.privacy) -visura ad ufficio protesti -accesso in tribunale a verificare se sono state attivate procedure pignoratizie non ancora trascritte (libro delle esecuzioniimmobiliari) Ciò acclarato si potrà procedere alla compravendita in maniera sufficientemente tranquilla. Infatti una volta dichiarato il "giusto prezzo" saranno spuntate tutte le armi e le presunzioni che il curatore fallimentare tentasse di avanzare per revocare dl'atto di compravendita. In alterantiva richieder una polizza fideiussoria al venditore rilasciata da un primario istituto di credito a " Prima Richiesta " . Il contenuto andrebbe seguito da un professionista ( commercialista o avvocato) cordilità [/QUOTE]
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