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<blockquote data-quote="francesca63" data-source="post: 602246" data-attributes="member: 72232"><p>Quindi è quello che ha più da perdere, attualmente.</p><p></p><p>Purtroppo questo danno non è dimostrabile, anche se "pesa".</p><p></p><p>Prima una premessa; "compromesso" non è un termine corretto, come già detto.</p><p>Si parla di contratto preliminare di vendita ; quindi tu ne hai gia uno in vigore, e, con l'accordo del venditore , puoi sottoscriverne uno nuovo che sostituisce quello attuale ,inserendo anche clausole diverse.</p><p>Riassumo il mio suggerimento, non ricordo se espresso qui o sull'altro forum "gemello": l'unica possibilità che vedo io è convincere il venditore a riscrivere un nuovo preliminare, con la condizione sospensiva della liberazione dell'immobile entro data X, e una cifra di acquisto inferiore, per considerare il disagio che ti è stato procurato ( e il risarcimento che potresti chiedergli dal 30 novembre).</p><p>Pero devi essere consapevole che, con la condizione sospensiva, se poi l'immobile non sarà libero entro la data prevista, nessuno ti risarcirà nulla ( in pratica è come se non fosse stato firmato niente, e avrai solo perso molto molto tempo).</p><p>Di contro non devi pagare le provvigioni, se non si avvera la condizione; e questo anche se il tuo agente dice il contrario.</p><p>Un contratto con condizione sospensiva non è ancora efficace, e l'efficacia delle obbligazioni assunte contrattualmente è indispensabile perché si possa maturare il diritto alla provvigione.</p><p></p><p>Beh, non proprio; l'agente sapeva che l'immobile non sarebbe stato libero né per settembre, ne tantomeno per il rogito previsto a fine novembre.</p><p>E se vendi un immobile locato, la diligenza minima dovrebbe suggerire di verificare se c'è stata regolare disdetta.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="francesca63, post: 602246, member: 72232"] Quindi è quello che ha più da perdere, attualmente. Purtroppo questo danno non è dimostrabile, anche se "pesa". Prima una premessa; "compromesso" non è un termine corretto, come già detto. Si parla di contratto preliminare di vendita ; quindi tu ne hai gia uno in vigore, e, con l'accordo del venditore , puoi sottoscriverne uno nuovo che sostituisce quello attuale ,inserendo anche clausole diverse. Riassumo il mio suggerimento, non ricordo se espresso qui o sull'altro forum "gemello": l'unica possibilità che vedo io è convincere il venditore a riscrivere un nuovo preliminare, con la condizione sospensiva della liberazione dell'immobile entro data X, e una cifra di acquisto inferiore, per considerare il disagio che ti è stato procurato ( e il risarcimento che potresti chiedergli dal 30 novembre). Pero devi essere consapevole che, con la condizione sospensiva, se poi l'immobile non sarà libero entro la data prevista, nessuno ti risarcirà nulla ( in pratica è come se non fosse stato firmato niente, e avrai solo perso molto molto tempo). Di contro non devi pagare le provvigioni, se non si avvera la condizione; e questo anche se il tuo agente dice il contrario. Un contratto con condizione sospensiva non è ancora efficace, e l'efficacia delle obbligazioni assunte contrattualmente è indispensabile perché si possa maturare il diritto alla provvigione. Beh, non proprio; l'agente sapeva che l'immobile non sarebbe stato libero né per settembre, ne tantomeno per il rogito previsto a fine novembre. E se vendi un immobile locato, la diligenza minima dovrebbe suggerire di verificare se c'è stata regolare disdetta. [/QUOTE]
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