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Compravendita appartamento: cosa e' obbligatorio lasciarvi e cosa no
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Testo
<blockquote data-quote="ludovica83" data-source="post: 331437" data-attributes="member: 45256"><p>Concordo, per quanto riguarda la normativa che resta cmq vaga... perchè esistono sentenze dove appunto il giudice entrando nel merito ha dato valutazione differenti sulla tematica della pertinenza.</p><p> </p><p>Quindi, il "Vale quindi il buonsenso, e soprattutto la estrema chiarezza" è tra tutte la miglior soluzione.</p><p> </p><p>Per quanto riguarda il concetto di "togliere" è necessario fare le opportune distinzioni entrando concretamente nella problematica.</p><p> </p><p>Si parla di appartamento semi-ristrutturato, chi lo acquista potrebbe appunto non essere interessato a quanto installato dalla persona perchè intende completare o stravolgere completamente la casa... Considerando che le spese di "smantellamento e la discarica ha un costo..." potrebbe anche essere interessato il compratore a questa operazione di semi-ripulitura se il valore di essi non è elemento dominante nella compravendita. Io sto comprendo i muri.. a me "del tuo wc, lavabo e caloriferi non interessa..., anzi se li porti via comprese delle piastrelle del bagno e cucina... lo preferisco"</p><p> </p><p>In una ristrutturazione o costruzione si possono acquistare beni di un "valore" nettamente superiore di quanto viene poi considerato in una valutazione immobiliare.</p><p>Un calorifero a muro può valere 300€ del supermercato o anche 2500€. Quanti capiscono la differenza e riescono a spiegare al compratore le qualità che nella stragrande maggioranza penserà che quello è solo un calorifero con una verniciatura un po' perlata?</p><p>In questo caso... allora è bene valutare... "ad esempio: se devo vendere la casa e comprare un'altra dopo posso trovare la giusta collocazione degli elementi... di sostituire quei caloriferi con altri del "fai da te".</p><p> </p><p>Idem per quanto riguarda le placche degli interruttori citate nel post iniziale..(banalmente la cornice...)... è difficile trovare un compratore che capisca la differenza tra una da 7€ per i 3 frutti e quella da 45€ per i medesimi (si parla di 6 volte tanto)... che appartiene ad una serie limitata...</p><p>Allora forse in questo caso vale nuovamente la pena "fare due conti" se sostituirle con quelle di minor prezzo.</p><p>Stessa cosa per un box doccia... al compratore può non interessare se arriva dal "fai da te" o se è un prodotto made in Germany... anzi magari la guarda e pensa... "questo morto di fame non ha messo nemmeno la colonnina dell'idromassaggio"... il box doccia per lui vale 300€ mentre il proprietario ne ha spese 4500€.</p><p> </p><p>Considerando tutte queste varianti... e che oggigiorno tutti vogliono risparmiare e avere lo sconto... e che la doccia si può fare sia nel box da 4000€ che in quello da 300€... e non influisce nulla una cornice da 40€ o 7€ sul funzionamento di una presa elettrica o sulla certificazione dell'impianto... non trovo così traumatico effettuare alcuni interventi che renderebbero il tutto alla portata anche di "target comune" soprattutto se si tratta di una ristrutturazione parziale dove la casa non ha avuto ancora la sua totale trasformazione... prima ad esempio della sua messa in vendita.</p><p> </p><p>L'incaricato che avrà in carico l'immobile, potrebbe dare i giusti consigli a riguardo al fine di rendere l'immobile vendibile ad un prezzo ragionevole... e nello stesso tempo accontentare il proprietario che non vedrà vanificati o sminuiti i propri acquisti se riesce a trovare la giusta ricollocazione.</p><p> </p><p>Sono molti coloro che non prefissandosi un budget di spesa... iniziano delle ristrutturazioni investendo in materiali ricercati e poi non riescono a completare l'opera per vari motivi e sono costretti a vendere...</p><p>Per chi acquista e sa cosa sta acquistando... fa ottimi affari perché appunto non avviene una valutazione ad elemento ma a corpo di un qualche cosa che essendo poi incompleto è ancora + svalutato.</p><p> </p><p>A fronte quindi di beni di questo "livello" si può quindi valutarne la sostituzione "con elementi tipo fai da te..." e diventa un vantaggio e non una perdita.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ludovica83, post: 331437, member: 45256"] Concordo, per quanto riguarda la normativa che resta cmq vaga... perchè esistono sentenze dove appunto il giudice entrando nel merito ha dato valutazione differenti sulla tematica della pertinenza. Quindi, il "Vale quindi il buonsenso, e soprattutto la estrema chiarezza" è tra tutte la miglior soluzione. Per quanto riguarda il concetto di "togliere" è necessario fare le opportune distinzioni entrando concretamente nella problematica. Si parla di appartamento semi-ristrutturato, chi lo acquista potrebbe appunto non essere interessato a quanto installato dalla persona perchè intende completare o stravolgere completamente la casa... Considerando che le spese di "smantellamento e la discarica ha un costo..." potrebbe anche essere interessato il compratore a questa operazione di semi-ripulitura se il valore di essi non è elemento dominante nella compravendita. Io sto comprendo i muri.. a me "del tuo wc, lavabo e caloriferi non interessa..., anzi se li porti via comprese delle piastrelle del bagno e cucina... lo preferisco" In una ristrutturazione o costruzione si possono acquistare beni di un "valore" nettamente superiore di quanto viene poi considerato in una valutazione immobiliare. Un calorifero a muro può valere 300€ del supermercato o anche 2500€. Quanti capiscono la differenza e riescono a spiegare al compratore le qualità che nella stragrande maggioranza penserà che quello è solo un calorifero con una verniciatura un po' perlata? In questo caso... allora è bene valutare... "ad esempio: se devo vendere la casa e comprare un'altra dopo posso trovare la giusta collocazione degli elementi... di sostituire quei caloriferi con altri del "fai da te". Idem per quanto riguarda le placche degli interruttori citate nel post iniziale..(banalmente la cornice...)... è difficile trovare un compratore che capisca la differenza tra una da 7€ per i 3 frutti e quella da 45€ per i medesimi (si parla di 6 volte tanto)... che appartiene ad una serie limitata... Allora forse in questo caso vale nuovamente la pena "fare due conti" se sostituirle con quelle di minor prezzo. Stessa cosa per un box doccia... al compratore può non interessare se arriva dal "fai da te" o se è un prodotto made in Germany... anzi magari la guarda e pensa... "questo morto di fame non ha messo nemmeno la colonnina dell'idromassaggio"... il box doccia per lui vale 300€ mentre il proprietario ne ha spese 4500€. Considerando tutte queste varianti... e che oggigiorno tutti vogliono risparmiare e avere lo sconto... e che la doccia si può fare sia nel box da 4000€ che in quello da 300€... e non influisce nulla una cornice da 40€ o 7€ sul funzionamento di una presa elettrica o sulla certificazione dell'impianto... non trovo così traumatico effettuare alcuni interventi che renderebbero il tutto alla portata anche di "target comune" soprattutto se si tratta di una ristrutturazione parziale dove la casa non ha avuto ancora la sua totale trasformazione... prima ad esempio della sua messa in vendita. L'incaricato che avrà in carico l'immobile, potrebbe dare i giusti consigli a riguardo al fine di rendere l'immobile vendibile ad un prezzo ragionevole... e nello stesso tempo accontentare il proprietario che non vedrà vanificati o sminuiti i propri acquisti se riesce a trovare la giusta ricollocazione. Sono molti coloro che non prefissandosi un budget di spesa... iniziano delle ristrutturazioni investendo in materiali ricercati e poi non riescono a completare l'opera per vari motivi e sono costretti a vendere... Per chi acquista e sa cosa sta acquistando... fa ottimi affari perché appunto non avviene una valutazione ad elemento ma a corpo di un qualche cosa che essendo poi incompleto è ancora + svalutato. A fronte quindi di beni di questo "livello" si può quindi valutarne la sostituzione "con elementi tipo fai da te..." e diventa un vantaggio e non una perdita. [/QUOTE]
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