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<blockquote data-quote="lompoutis" data-source="post: 489803" data-attributes="member: 62160"><p>salve a tutti, mi trovo davanti al seguente problema: sto richiedendo sanatoria di abuso compiuto su immobile acquistato all'asta. I parametri ci sono tutti, peccato che da un incontro con l'ufficio urbanistica del condono è' emerso che il condono da seguire, non sia quello delle ragioni del credito (apposizione ipoteca in data 1991 quindi condono da utilizzare 1994) bensì l'ultimo condono, ovvero quello del 2004, nel quale l'abuso che devo condonare non rientrerebbe e quindi l'abuso deve essere rimosso. il comune si giustifica dicendo che poiché la legge non specifica che il condono da seguire sia quello immediatamente seguente alla data in cui viene eseguita l'opera, si segue la regola generale, ovvero che una legge sostituisce la precedente, ergo può essere utilizzato il condono, ma L' ultimo condono. A me pare follia perché sarebbe una legge inutile, e la non specifica del condono da utilizzare secondo me è' da riferirsi alla logica che prevede che trattandosi di riapertura dei termini del condono, si tratta del condono immediatamente post abuso e anzi se questa fosse la regola, la legge stessa Citerebbe come criteri di sanabilita' la "sanatoria del 2004". </p><p>Purtroppo nella perizia non viene specificato se l'abuso è' condonabile o meno e dopo il Niet preventivo del comune ho paura di pagare l'oblazione (alla domanda) inutilmente, per poi dover ricorrere al far per le mie ragioni...mi basterebbe qualcosa da mostrare al comune (un riferimento, un chiarimento della cassazione...) perché il comune si ostina a dire che non C'e alcun riferimento giuridico in merito, quindi sono liberi di applicare come vogliono!!</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="lompoutis, post: 489803, member: 62160"] salve a tutti, mi trovo davanti al seguente problema: sto richiedendo sanatoria di abuso compiuto su immobile acquistato all'asta. I parametri ci sono tutti, peccato che da un incontro con l'ufficio urbanistica del condono è' emerso che il condono da seguire, non sia quello delle ragioni del credito (apposizione ipoteca in data 1991 quindi condono da utilizzare 1994) bensì l'ultimo condono, ovvero quello del 2004, nel quale l'abuso che devo condonare non rientrerebbe e quindi l'abuso deve essere rimosso. il comune si giustifica dicendo che poiché la legge non specifica che il condono da seguire sia quello immediatamente seguente alla data in cui viene eseguita l'opera, si segue la regola generale, ovvero che una legge sostituisce la precedente, ergo può essere utilizzato il condono, ma L' ultimo condono. A me pare follia perché sarebbe una legge inutile, e la non specifica del condono da utilizzare secondo me è' da riferirsi alla logica che prevede che trattandosi di riapertura dei termini del condono, si tratta del condono immediatamente post abuso e anzi se questa fosse la regola, la legge stessa Citerebbe come criteri di sanabilita' la "sanatoria del 2004". Purtroppo nella perizia non viene specificato se l'abuso è' condonabile o meno e dopo il Niet preventivo del comune ho paura di pagare l'oblazione (alla domanda) inutilmente, per poi dover ricorrere al far per le mie ragioni...mi basterebbe qualcosa da mostrare al comune (un riferimento, un chiarimento della cassazione...) perché il comune si ostina a dire che non C'e alcun riferimento giuridico in merito, quindi sono liberi di applicare come vogliono!! [/QUOTE]
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