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Coniuge superstite senza diritto di abitazione è possibile?
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<blockquote data-quote="Spiurigilda90" data-source="post: 732063" data-attributes="member: 82962"><p>Io non so onestamente cosa dire. Mio padre, che parla come mangia, mi ha sempre detto che io devo pagare IMU solo sulla sua seconda casa, mentre sull'altra dove è superstite no perchè "è la sua prima casa" (cito proprio).</p><p>Da quel che leggo su internet invece, se il coniuge superstite ha diritto di abtazioneà, nemmeno i comproprietari eredi pagheranno IMU per "beneficio di estensione".</p><p>Il che grossolamente potrebbe sembrare grosso modo la stessa cosa di quanto sostenuto da mio padre e da mia cugina (che gli fa la dichiarazione dei redditi e fra l'altro lavora in uno studio di commercialisti) , la quale dice che io e mio fratello su quella casa (abitazione principale di mio padre nonché prima casa dei miei) siamo come dei nudi proprietari e che quindi, nonostante la ns quota di proprietà, la può dichiarare interamente solo lui, anche se ha solo 4/6, in quanto coniuge superstite, ed è arrivata pure al punto di paragonare il suo diritto a una specie si usufrutto per farmi capire come funziona.</p><p>In tutto questo però non comprendo perché non vi sia una prova nella dichiarazione di successione. Voglio dire, come lo posso dimostrare io che mio papà papà ha diritto di abitazione, e che la comproprietà mia e di mio fratello conta come il due di picche? Nello specifico per questo bonus 110 l'amministratore vuole far fare richiesta di cessione del credito a tutti e 3 in base alla propria quota, ma ha senso se davvero mio padre è l'unico proprietario che ha diritti su questa casa finché campa? Non dovrebbe semmai fare cessione solo lui se è fra l'altro l'unico dei 3 che dichiara la casa nella dichiarazione dei redditi nonché l'unico passivo di imposte , e che può abitarla e goderne?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Spiurigilda90, post: 732063, member: 82962"] Io non so onestamente cosa dire. Mio padre, che parla come mangia, mi ha sempre detto che io devo pagare IMU solo sulla sua seconda casa, mentre sull'altra dove è superstite no perchè "è la sua prima casa" (cito proprio). Da quel che leggo su internet invece, se il coniuge superstite ha diritto di abtazioneà, nemmeno i comproprietari eredi pagheranno IMU per "beneficio di estensione". Il che grossolamente potrebbe sembrare grosso modo la stessa cosa di quanto sostenuto da mio padre e da mia cugina (che gli fa la dichiarazione dei redditi e fra l'altro lavora in uno studio di commercialisti) , la quale dice che io e mio fratello su quella casa (abitazione principale di mio padre nonché prima casa dei miei) siamo come dei nudi proprietari e che quindi, nonostante la ns quota di proprietà, la può dichiarare interamente solo lui, anche se ha solo 4/6, in quanto coniuge superstite, ed è arrivata pure al punto di paragonare il suo diritto a una specie si usufrutto per farmi capire come funziona. In tutto questo però non comprendo perché non vi sia una prova nella dichiarazione di successione. Voglio dire, come lo posso dimostrare io che mio papà papà ha diritto di abitazione, e che la comproprietà mia e di mio fratello conta come il due di picche? Nello specifico per questo bonus 110 l'amministratore vuole far fare richiesta di cessione del credito a tutti e 3 in base alla propria quota, ma ha senso se davvero mio padre è l'unico proprietario che ha diritti su questa casa finché campa? Non dovrebbe semmai fare cessione solo lui se è fra l'altro l'unico dei 3 che dichiara la casa nella dichiarazione dei redditi nonché l'unico passivo di imposte , e che può abitarla e goderne? [/QUOTE]
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