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<blockquote data-quote="Degoberto" data-source="post: 549611" data-attributes="member: 47270"><p>Ringrazio tutti e a futura memoria; per il combinato disposto dell' art. 3 e 11 DPR 633/73 lo sconto concesso al conduttore con il canone a scaletta, è considerato In ambito IVA un'operazione permutativa, perché “ <em>le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate in corrispettivo di altre cessioni di beni o prestazioni di servizi, o per estinguere precedenti obbligazioni, sono soggette all’imposta separatamente da quelle in corrispondenza delle quali sono effettuate”. Quindi concedere uno sconto sul canone è soggetto a tassazione IVA. All'atto pratico, se le parti sono soggetti passivi IVA il locatore fattura il canone al conduttore, mentre il locatore fattura l'intero sconto ricevuto o che riceverà. Se una parte non è soggetto passivo IVA è bene considerare in trattativa lo sconto comprensivo di IVA. Il tutto alla firma del contratto perché quello è il momento in cui avviene il pagamento in natura. Tradotto: lo stato dice che il barista può offrirti il caffè, ma deve pagare l'IVA che avrebbe ricevuto se il cliente avesse pagato il caffè. Non ti può tassare sul guadagno che non ha ottenuto, ma l'IVA la pretende.... </em></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Degoberto, post: 549611, member: 47270"] Ringrazio tutti e a futura memoria; per il combinato disposto dell' art. 3 e 11 DPR 633/73 lo sconto concesso al conduttore con il canone a scaletta, è considerato In ambito IVA un'operazione permutativa, perché “ [I]le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate in corrispettivo di altre cessioni di beni o prestazioni di servizi, o per estinguere precedenti obbligazioni, sono soggette all’imposta separatamente da quelle in corrispondenza delle quali sono effettuate”. Quindi concedere uno sconto sul canone è soggetto a tassazione IVA. All'atto pratico, se le parti sono soggetti passivi IVA il locatore fattura il canone al conduttore, mentre il locatore fattura l'intero sconto ricevuto o che riceverà. Se una parte non è soggetto passivo IVA è bene considerare in trattativa lo sconto comprensivo di IVA. Il tutto alla firma del contratto perché quello è il momento in cui avviene il pagamento in natura. Tradotto: lo stato dice che il barista può offrirti il caffè, ma deve pagare l'IVA che avrebbe ricevuto se il cliente avesse pagato il caffè. Non ti può tassare sul guadagno che non ha ottenuto, ma l'IVA la pretende.... [/I] [/QUOTE]
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