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Crisi del mercato immobiliare o crisi delle agenzie immobiliari?
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<blockquote data-quote="giorgino" data-source="post: 249590" data-attributes="member: 3"><p>Io credo che non è la stanchezza a impedire il sacrificio, ma sono le altre priorità. Prima ci si sacrificava per la casa, ora per fare la spesa per tutto il mese o per pagare tutte le bollette (si, è vero, magari anche per lo smartphone a rate ma niente di più).</p><p> </p><p>Qui da noi, nel 1998 le agenzie non erano nemmeno la metà di quelle del 2007 e la gente entrava molto più volentieri in agenzia. Si prendevano incarichi in esclusiva senza alcuna difficoltà se eri un'agenzia che lavorava come si deve.</p><p> </p><p>Nei tre mesi successivi la vendevi se non avevi grossolanamente sbagliato l'acquisizione. </p><p> </p><p>Ora niente incarico in esclusiva con conseguente modalità all'arrembaggio con i <em>colleghi</em> vestiti da pirati, ci vuole un anno (se va bene) e nel frattempo lo Stato di taglieggia con tasse e balzelli supponendo che tu sia un *******o milionario che evade (percezione ahimè diffusa anche tra le persone che non sono del mestiere).</p><p> </p><p>A mio modestissimo parere l'era dell'agente immobiliare come eravamo negli anni '80/'90 sta per finire una volta per tutte. Il mercato è cambiato definitivamente e non si tornerà più indietro.</p><p>Chi vorrà sopravvivere facendo questo mestiere dovrà rinunciare al proprio <em>marchietto</em> locale da 4 soldi, conglobarsi in realtà più formate dal brand più forte per competere con altre strutture simili a suon di marketing di alto livello.</p><p> </p><p>I key factors del cambiamento saranno struttura, drastico abbassamento dei costi per l'utente finale, multidisciplinarità, uffici organizzati e dotati di strumenti.</p><p> </p><p>Francamente… non spero nemmeno di sbagliarmi. Tanto ormai facciamo solo della gran figuracce. Piccoli, furbastri, disorganizzati e stracari. Questo è quello che 50 anni di attività ignorante hanno instillato nel consumatore medio.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="giorgino, post: 249590, member: 3"] Io credo che non è la stanchezza a impedire il sacrificio, ma sono le altre priorità. Prima ci si sacrificava per la casa, ora per fare la spesa per tutto il mese o per pagare tutte le bollette (si, è vero, magari anche per lo smartphone a rate ma niente di più). Qui da noi, nel 1998 le agenzie non erano nemmeno la metà di quelle del 2007 e la gente entrava molto più volentieri in agenzia. Si prendevano incarichi in esclusiva senza alcuna difficoltà se eri un'agenzia che lavorava come si deve. Nei tre mesi successivi la vendevi se non avevi grossolanamente sbagliato l'acquisizione. Ora niente incarico in esclusiva con conseguente modalità all'arrembaggio con i [I]colleghi[/I] vestiti da pirati, ci vuole un anno (se va bene) e nel frattempo lo Stato di taglieggia con tasse e balzelli supponendo che tu sia un *******o milionario che evade (percezione ahimè diffusa anche tra le persone che non sono del mestiere). A mio modestissimo parere l'era dell'agente immobiliare come eravamo negli anni '80/'90 sta per finire una volta per tutte. Il mercato è cambiato definitivamente e non si tornerà più indietro. Chi vorrà sopravvivere facendo questo mestiere dovrà rinunciare al proprio [I]marchietto[/I] locale da 4 soldi, conglobarsi in realtà più formate dal brand più forte per competere con altre strutture simili a suon di marketing di alto livello. I key factors del cambiamento saranno struttura, drastico abbassamento dei costi per l'utente finale, multidisciplinarità, uffici organizzati e dotati di strumenti. Francamente… non spero nemmeno di sbagliarmi. Tanto ormai facciamo solo della gran figuracce. Piccoli, furbastri, disorganizzati e stracari. Questo è quello che 50 anni di attività ignorante hanno instillato nel consumatore medio. [/QUOTE]
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