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Testo
<blockquote data-quote="skywalker" data-source="post: 229711" data-attributes="member: 14323"><p>L' ottimista è colui che guardando alla sua realtà, si fa un'idea su quanto potrebbe migliorare ma in questo caso, poco importa che la sua idea o la sua speranza sia realizzabile o meno, sia possibile o meno...resta un'ottimista.</p><p>...e l'ottimismo come concetto di base, prescinde dal risultato finale.</p><p>Paradossalmente anche chi sperpera una fortuna al gioco è un'ottimista o per lo meno ha all'interno di sè una parte di ottimistica speranza, questa da sola però non gli impedisce di essere costantemente disilluso.</p><p>Il mio non è ottimismo...è realismo!</p><p>Onestamente è invece un certo tipo di immobile pessimismo che non comprendo.</p><p>Fare ancora ciò che si faceva 5 anni fa sperando di riuscire ad ottenere i risultati di 5 anni fa è al contrario cieca illusione.</p><p>Ti faccio un'esempio perchè tu possa comprendere meglio...</p><p>Ho un'amico costruttore in provincia di como che si è specializzato in un determinato tipo di prodotto.</p><p>Il suo prodotto si rivolge ad un mercato mooolto ridotto, ridotto a circa 5 persone nell'arco di un triennio.</p><p>Ma in quel mercato si è ben radicato, ha fatto amicizia con i suoi clienti, con i procuratori dei suoi clienti, con i presidenti dei suoi clienti e i suoi stessi clienti, procuratorin e presidenti gli procurano il suo nuovo appalto.</p><p>Il mio amico realizza e vende le case ai calciatori di due tra le squadre di maggior rilievo nel campionato italiano.</p><p>Credi senta la crisi?</p><p>no!</p><p>Non deve fare grandi numeri, deve fare ottimi prodotti tanto che le richieste dei suoi clienti negli ultimi tre anni sono addirittura aumentate, e con loro i suoi profitti.</p><p>Ogni realtà può essere migliorata, ogni settore (anche il più banale) racchiude all'interno di sè un vero tesoro.</p><p>Solo che veramente pochi sono in grado di comprenderlo e di estrarlo...per questo occorrono delle qualità...qualità che temo, non siano mai state richieste a nessun mediatore dal dopoguerra in avanti...così al pari del dodo, la loro capacità è venuta meno.</p><p>Quella del dodo è una storiella che amo raccontare alle riunioni che presiedo e ai nuovi clienti.</p><p>Il dodo era un'uccello fruttivoro delle isole mauritius, arrivò sull'isola volando e ivi si radicò.</p><p>A causa dell'assenza di predatori naturali assunse diverse abitudini e iniziò a fare il nido a terra per maggior comodità.</p><p>Il ciclo evolutivo volle che a causa del disuso le sue ali si atrofizzassero.</p><p>nel XVII secolo si estinse a causa della caccia da parte dei neo arrivati portoghesi e olandesi, caccia alla quale non potè sottrarsi in quanto non più in grado di volare.</p><p>...e tu sai ancora volare o un paio di lustri di vendite facili hanno atrofizzato anche le tue di ali?</p><p>...guarda che differentemente da quello che ti viene raccontato il peggio non è alle spalle e portoghesi e olandesi sono prossimi a sbarcare...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="skywalker, post: 229711, member: 14323"] L' ottimista è colui che guardando alla sua realtà, si fa un'idea su quanto potrebbe migliorare ma in questo caso, poco importa che la sua idea o la sua speranza sia realizzabile o meno, sia possibile o meno...resta un'ottimista. ...e l'ottimismo come concetto di base, prescinde dal risultato finale. Paradossalmente anche chi sperpera una fortuna al gioco è un'ottimista o per lo meno ha all'interno di sè una parte di ottimistica speranza, questa da sola però non gli impedisce di essere costantemente disilluso. Il mio non è ottimismo...è realismo! Onestamente è invece un certo tipo di immobile pessimismo che non comprendo. Fare ancora ciò che si faceva 5 anni fa sperando di riuscire ad ottenere i risultati di 5 anni fa è al contrario cieca illusione. Ti faccio un'esempio perchè tu possa comprendere meglio... Ho un'amico costruttore in provincia di como che si è specializzato in un determinato tipo di prodotto. Il suo prodotto si rivolge ad un mercato mooolto ridotto, ridotto a circa 5 persone nell'arco di un triennio. Ma in quel mercato si è ben radicato, ha fatto amicizia con i suoi clienti, con i procuratori dei suoi clienti, con i presidenti dei suoi clienti e i suoi stessi clienti, procuratorin e presidenti gli procurano il suo nuovo appalto. Il mio amico realizza e vende le case ai calciatori di due tra le squadre di maggior rilievo nel campionato italiano. Credi senta la crisi? no! Non deve fare grandi numeri, deve fare ottimi prodotti tanto che le richieste dei suoi clienti negli ultimi tre anni sono addirittura aumentate, e con loro i suoi profitti. Ogni realtà può essere migliorata, ogni settore (anche il più banale) racchiude all'interno di sè un vero tesoro. Solo che veramente pochi sono in grado di comprenderlo e di estrarlo...per questo occorrono delle qualità...qualità che temo, non siano mai state richieste a nessun mediatore dal dopoguerra in avanti...così al pari del dodo, la loro capacità è venuta meno. Quella del dodo è una storiella che amo raccontare alle riunioni che presiedo e ai nuovi clienti. Il dodo era un'uccello fruttivoro delle isole mauritius, arrivò sull'isola volando e ivi si radicò. A causa dell'assenza di predatori naturali assunse diverse abitudini e iniziò a fare il nido a terra per maggior comodità. Il ciclo evolutivo volle che a causa del disuso le sue ali si atrofizzassero. nel XVII secolo si estinse a causa della caccia da parte dei neo arrivati portoghesi e olandesi, caccia alla quale non potè sottrarsi in quanto non più in grado di volare. ...e tu sai ancora volare o un paio di lustri di vendite facili hanno atrofizzato anche le tue di ali? ...guarda che differentemente da quello che ti viene raccontato il peggio non è alle spalle e portoghesi e olandesi sono prossimi a sbarcare... [/QUOTE]
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