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Testo
<blockquote data-quote="Antonello" data-source="post: 103738" data-attributes="member: 8160"><p>I fatti concreti:</p><p>- preliminare sottoscritto il giorno 30 settembre 2010 con incameramento della caparra di 30 mila euro;</p><p>- atto di compravendita fissato nel preliminare con data non oltre il 31.12 2010.</p><p>- sollecito da parte dell'acquirente a quella venditrice a presenziare all'atto pubblico il 30.12.2010 con esito negativo;</p><p>- richiesta di restituzione del doppio della caparra da parte dell'acquirente il giorno 14 gennaio 2011;</p><p>- controproposta della parte venditrice a stipulare l'atto pubblico ai primi del mese di febbraio 2011, con esito negativo.</p><p>E' evidente la vostra colpa nel non rispetto delle date pattuite nel compromesso ed è giusta e legittima la richiesta da parte dell'acquirente alla restituzione della somma versata a titolo di caparra (doppio).</p><p>La richiesta di iscrivere restrizioni sul vostro bene è legittima in sede giudiziale e sarà di competenza del giudice.</p><p>A voi competerà la controprova. </p><p>L'agente immobiliare anzichè origliare "indiscrezioni" bene farebbe a informare per iscritto la propria assicurazione dei fatti accaduti e dei danni che potrebbe essere chiamato a rispondere per negligenza.</p><p>Negligenza per non avere informato la parte acquirente dello stato dell'immobile circa l'ipoteca e la carenza documentale che ha, di fatto, portato a questa situazione.</p><p></p><p></p><p></p><p>Non è azzardata.</p><p>E' follia pura che rasenta la truffa, certamente non consigliata da un legale serio.</p><p>Come è pensabile, in presenza di un compromesso e di una azione legale, sottoscrivere un compromesso con altre persone per lo stesso bene.</p><p>Vi consiglio di rivolgervi ad un avvocato serio e competente.</p><p>Ricorda che le Sentenze di Cassazione (non a sezioni riunite) valgono per quel determinato processo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Antonello, post: 103738, member: 8160"] I fatti concreti: - preliminare sottoscritto il giorno 30 settembre 2010 con incameramento della caparra di 30 mila euro; - atto di compravendita fissato nel preliminare con data non oltre il 31.12 2010. - sollecito da parte dell'acquirente a quella venditrice a presenziare all'atto pubblico il 30.12.2010 con esito negativo; - richiesta di restituzione del doppio della caparra da parte dell'acquirente il giorno 14 gennaio 2011; - controproposta della parte venditrice a stipulare l'atto pubblico ai primi del mese di febbraio 2011, con esito negativo. E' evidente la vostra colpa nel non rispetto delle date pattuite nel compromesso ed è giusta e legittima la richiesta da parte dell'acquirente alla restituzione della somma versata a titolo di caparra (doppio). La richiesta di iscrivere restrizioni sul vostro bene è legittima in sede giudiziale e sarà di competenza del giudice. A voi competerà la controprova. L'agente immobiliare anzichè origliare "indiscrezioni" bene farebbe a informare per iscritto la propria assicurazione dei fatti accaduti e dei danni che potrebbe essere chiamato a rispondere per negligenza. Negligenza per non avere informato la parte acquirente dello stato dell'immobile circa l'ipoteca e la carenza documentale che ha, di fatto, portato a questa situazione. Non è azzardata. E' follia pura che rasenta la truffa, certamente non consigliata da un legale serio. Come è pensabile, in presenza di un compromesso e di una azione legale, sottoscrivere un compromesso con altre persone per lo stesso bene. Vi consiglio di rivolgervi ad un avvocato serio e competente. Ricorda che le Sentenze di Cassazione (non a sezioni riunite) valgono per quel determinato processo. [/QUOTE]
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