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Testo
<blockquote data-quote="Seya" data-source="post: 643784" data-attributes="member: 62238"><p>Buonasera a tutti, </p><p>sono venuta a conoscenza di una situazione particolare avvenuta ad amici.</p><p>In tanti anni di professione mai capitata:</p><p>La mamma di questi due amici, incarica un'agenzia immobiliare di procedere alla vendita del proprio immobile.</p><p>Arriva la proposta sottoscritta con clausola sospensiva dell'ottenimento del mutuo e assegno di caparra di tot. euro e la restante somma direttamente alla stipula dell'atto definitivo entro settembre 2019.</p><p>La proposta viene accettata dalla mamma nei termini e nelle condizioni.</p><p>L'agente immobiliare comunica l'ottenimento del mutuo MA NON CONSEGNA L'ASSEGNO DI CAPARRA alla venditrice, pretende ed ottiene peraltro il pagamento della provvigione maturata.</p><p>Nell'attesa delle ultime disposizioni bancarie e dell'accatastamento della casa, l venditrice entra in coma, l'agente viene avvisato, ma non proroga i terminiper l stipula. Intanto i termini scadono (settembre) e l'atto non si fa, la venditrice muore a gennaio.</p><p>Nel frattempo l'agente immobiliare consegna le chiavi alla parte acquirente, senza consenso e senza controfirma di nessuno della parte venditrice ma solo con la firma dell'acquirente che nel frattempo sta procedendo ai lavori in casa per andarci subito ad abitare, ma senza alcun titolo.</p><p>Consideriamo anche che la successione deve essere ancora fatta.</p><p>I figli della parte venditrice non vogliono vendere l'immobile. Secondo la vostra esperienza:</p><p>- si può procedere alla risoluzione del contratto in quanto scaduti i termini della data di stipula</p><p>- si deve procedere con i carabinieri per la rimozione coatta di questi individui</p><p>- abbiam parlato con l'agente immobiliare, il quale sostiene che venendo meno al procedere alla vendita, i potenziali acquirenti possono procedere con l'atto forzato (in quanto ci è stata la controfirma di accettazione della madre) e inoltre richiedere il doppio pagamento e i datti morali ed economici sostenuti.</p><p></p><p>Scusate il mio dilungarmi.</p><p>Attendo lumi a chiunque abbia avuto a che fare con questa situaizone, ho cercato su qualche sentenza di cassazione, ma non ho trovato granche</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Seya, post: 643784, member: 62238"] Buonasera a tutti, sono venuta a conoscenza di una situazione particolare avvenuta ad amici. In tanti anni di professione mai capitata: La mamma di questi due amici, incarica un'agenzia immobiliare di procedere alla vendita del proprio immobile. Arriva la proposta sottoscritta con clausola sospensiva dell'ottenimento del mutuo e assegno di caparra di tot. euro e la restante somma direttamente alla stipula dell'atto definitivo entro settembre 2019. La proposta viene accettata dalla mamma nei termini e nelle condizioni. L'agente immobiliare comunica l'ottenimento del mutuo MA NON CONSEGNA L'ASSEGNO DI CAPARRA alla venditrice, pretende ed ottiene peraltro il pagamento della provvigione maturata. Nell'attesa delle ultime disposizioni bancarie e dell'accatastamento della casa, l venditrice entra in coma, l'agente viene avvisato, ma non proroga i terminiper l stipula. Intanto i termini scadono (settembre) e l'atto non si fa, la venditrice muore a gennaio. Nel frattempo l'agente immobiliare consegna le chiavi alla parte acquirente, senza consenso e senza controfirma di nessuno della parte venditrice ma solo con la firma dell'acquirente che nel frattempo sta procedendo ai lavori in casa per andarci subito ad abitare, ma senza alcun titolo. Consideriamo anche che la successione deve essere ancora fatta. I figli della parte venditrice non vogliono vendere l'immobile. Secondo la vostra esperienza: - si può procedere alla risoluzione del contratto in quanto scaduti i termini della data di stipula - si deve procedere con i carabinieri per la rimozione coatta di questi individui - abbiam parlato con l'agente immobiliare, il quale sostiene che venendo meno al procedere alla vendita, i potenziali acquirenti possono procedere con l'atto forzato (in quanto ci è stata la controfirma di accettazione della madre) e inoltre richiedere il doppio pagamento e i datti morali ed economici sostenuti. Scusate il mio dilungarmi. Attendo lumi a chiunque abbia avuto a che fare con questa situaizone, ho cercato su qualche sentenza di cassazione, ma non ho trovato granche [/QUOTE]
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