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<blockquote data-quote="francesca63" data-source="post: 643797" data-attributes="member: 72232"><p>La vicenda è sicuramente strana e complessa, oltre che gestita malissimo, da tutti.</p><p></p><p>Se la condizione mutuo si fosse avverata, non si sarebbe parlato più di "accatastamento della casa". La caparra doveva essere consegnata, in contemporanea alla richiesta del pagamento delle provvigioni .</p><p></p><p>Se nessuna delle due parti ha chiesto l'adempimento, il ritardo non può essere imputato a una parte; dovevano trovarsi, magari su impulso dell'agente, per stabilire se e come procedere.</p><p></p><p>L'agente è pazzo; si è preso una responsabilità che non gli competeva.</p><p>Anche il venditore è stato molto sprovveduto.</p><p></p><p>Possibile, assumendosi la responsabilità dell'inadempimento, ma non molto saggio.</p><p>L'acquirente potrebbe comunque chiedere l'esecuzione in forma specifica, oltre ai danni.</p><p></p><p>No; visto che nessuno dei due ha chiesto formalmente di andare a rogito ( da quanto scritto), il contratto preliminare è ancora valido.</p><p></p><p>Meglio, anzi necessario, rivolgersi ad un avvocato, che consiglierà la strada migliore; ora come ora, il fai da te rischia di peggiorare la situazione.</p><p></p><p>Pazzo e ignorante.</p><p>L'" atto forzato" è appunto la richiesta di esecuzione in forma specifica del contratto preliminare; ci vuole una sentenza che, praticamente, sostituisce il rogito, e attua il trasferimento della proprietà.</p><p>Ma, appunto, ci vuole una causa e una sentenza ( non un agente immobiliare che decide senza averne il potere).</p><p>Il doppio di cosa, visto che la caparra non è stata versata ?</p><p></p><p>Di corsa dall'avvocato.</p><p>Non so se riusciranno a tenere la casa, ma l'agente va fatto nero , se è andata davvero così.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="francesca63, post: 643797, member: 72232"] La vicenda è sicuramente strana e complessa, oltre che gestita malissimo, da tutti. Se la condizione mutuo si fosse avverata, non si sarebbe parlato più di "accatastamento della casa". La caparra doveva essere consegnata, in contemporanea alla richiesta del pagamento delle provvigioni . Se nessuna delle due parti ha chiesto l'adempimento, il ritardo non può essere imputato a una parte; dovevano trovarsi, magari su impulso dell'agente, per stabilire se e come procedere. L'agente è pazzo; si è preso una responsabilità che non gli competeva. Anche il venditore è stato molto sprovveduto. Possibile, assumendosi la responsabilità dell'inadempimento, ma non molto saggio. L'acquirente potrebbe comunque chiedere l'esecuzione in forma specifica, oltre ai danni. No; visto che nessuno dei due ha chiesto formalmente di andare a rogito ( da quanto scritto), il contratto preliminare è ancora valido. Meglio, anzi necessario, rivolgersi ad un avvocato, che consiglierà la strada migliore; ora come ora, il fai da te rischia di peggiorare la situazione. Pazzo e ignorante. L'" atto forzato" è appunto la richiesta di esecuzione in forma specifica del contratto preliminare; ci vuole una sentenza che, praticamente, sostituisce il rogito, e attua il trasferimento della proprietà. Ma, appunto, ci vuole una causa e una sentenza ( non un agente immobiliare che decide senza averne il potere). Il doppio di cosa, visto che la caparra non è stata versata ? Di corsa dall'avvocato. Non so se riusciranno a tenere la casa, ma l'agente va fatto nero , se è andata davvero così. [/QUOTE]
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