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Testo
<blockquote data-quote="PyerSilvio" data-source="post: 532554" data-attributes="member: 55799"><p>In assenza di accordi pregressi, tra tua zia e tuo padre, il diritto del 50% di proprieta', resta ben saldo nelle mani di tua zia.</p><p></p><p>Se vuoi evitare la strada, lunga e costosa, della divisione giudiziaria, ti occorre agire in un'azione di vendita.</p><p>Procedendo con (molta) cautela.</p><p></p><p>Se tua zia, ha gia manifestato il suo consenso, a cederti in vendita la sua quota, non ti resta che procedere ad una fusione dell'accordo, in ordine al saldo prezzo.</p><p></p><p>Una lettera di intenti, oppure un incarico di intermediazione per la vendita, potrebbero essere un buon inizio, per verificare i reali intendimenti della tua congiunta.</p><p></p><p>Che, qualora non intenda vendere, potra' tenerti "ostaggio", per parecchi anni a venire.</p><p></p><p>La scelta, per l'utilizzo di uno o dell'altro strumento, dipende dalla trasparenza che vorrai usare, nei confronti di tua zia.</p><p></p><p>Nel caso del mandato, tua zia sapra' che assieme, vendete il fondo intero.</p><p></p><p>Nel caso della lettera di intenti o, ancora piu efficace, della sottoscrizione di un preliminare, tua zia sapra' che cedera' la sua quota di proprieta' a te e o giuocoforza, a persona che ti riservarai di nominare al rogito.</p><p></p><p>In ogni caso, ciascuno dei due strumenti, ti occorre per stabilire la cifra esatta, per poter liquidare tua zia, in via definitiva.</p><p></p><p>Fatto questo, ti attiverai al reperimento di un soggetto, presumibilmente un impresa, alla quale affidare pure la direzione e la realizzazione dell'edificio, che vorrai sia destinato a te.</p><p></p><p>Al fine che questa, nel momento opportuno, si sostituisca a te, nell'obbligazione contratta con tua zia, per l'acquisizione dell'intero fondo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="PyerSilvio, post: 532554, member: 55799"] In assenza di accordi pregressi, tra tua zia e tuo padre, il diritto del 50% di proprieta', resta ben saldo nelle mani di tua zia. Se vuoi evitare la strada, lunga e costosa, della divisione giudiziaria, ti occorre agire in un'azione di vendita. Procedendo con (molta) cautela. Se tua zia, ha gia manifestato il suo consenso, a cederti in vendita la sua quota, non ti resta che procedere ad una fusione dell'accordo, in ordine al saldo prezzo. Una lettera di intenti, oppure un incarico di intermediazione per la vendita, potrebbero essere un buon inizio, per verificare i reali intendimenti della tua congiunta. Che, qualora non intenda vendere, potra' tenerti "ostaggio", per parecchi anni a venire. La scelta, per l'utilizzo di uno o dell'altro strumento, dipende dalla trasparenza che vorrai usare, nei confronti di tua zia. Nel caso del mandato, tua zia sapra' che assieme, vendete il fondo intero. Nel caso della lettera di intenti o, ancora piu efficace, della sottoscrizione di un preliminare, tua zia sapra' che cedera' la sua quota di proprieta' a te e o giuocoforza, a persona che ti riservarai di nominare al rogito. In ogni caso, ciascuno dei due strumenti, ti occorre per stabilire la cifra esatta, per poter liquidare tua zia, in via definitiva. Fatto questo, ti attiverai al reperimento di un soggetto, presumibilmente un impresa, alla quale affidare pure la direzione e la realizzazione dell'edificio, che vorrai sia destinato a te. Al fine che questa, nel momento opportuno, si sostituisca a te, nell'obbligazione contratta con tua zia, per l'acquisizione dell'intero fondo. [/QUOTE]
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