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<blockquote data-quote="Giuseppe Di Massa" data-source="post: 778817" data-attributes="member: 60104"><p>Ciao, anche nella sua prima ipotetica versione non avresti avuto alcun obbligo di arrivare alla classe D, obiettivo che si può per altro raggiungere con estrema facilità a volte ed è impossibile altre volte.</p><p>In ogni caso nella sua più recente versione, che ricordiamo è una direttiva che ogni stato tramuterà in legge, l'obiettivo si sposta dalle classi energetiche ai consumi veri e propri.</p><p>Si è stabilito che ogni Stato membro faccia una o più normative al fine di ridurre del 16% i consumi delle case private entro il 2030 e del 22% entro il 2035</p><p>A questo punto per stimolare gli interventi necessari sugli immobili continueranno ad esserci dei bonus fiscali. Il 16% si raggiunge facilmente cambiando la caldaia o i serramenti, dipende da caso per caso.</p><p>Ultimo concetto: gli immobili con classi basse non perderanno valore, perchè anche adesso sono quelli su cui si deve intervenire con lavori di ammodernamento e ristrutturazione, pertanto non cambia niente, semplicemente chi ristrutturerà potrebbe spendere meno nel box doccia avveniristico e di più sui serramenti o la caldaia (dal 2040 non saranno più consentita 100 % a gas)</p><p>Invece il discorso per gli edifici pubblici è più drastico, ma in quel caso non è un problema dei privati.</p><p>Anche per le nuove costruzioni i parametri saranno più rigidi, ma i costruttori ci sono abituati da 10 anni, ovviamente costeranno di più ma saranno a emissione teoricamente zero quindi chi le comprerà risparmierà nel tempo.</p><p>Tutto questo, oltre tutto, potrebbe subire nuovi aggiornamenti.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Giuseppe Di Massa, post: 778817, member: 60104"] Ciao, anche nella sua prima ipotetica versione non avresti avuto alcun obbligo di arrivare alla classe D, obiettivo che si può per altro raggiungere con estrema facilità a volte ed è impossibile altre volte. In ogni caso nella sua più recente versione, che ricordiamo è una direttiva che ogni stato tramuterà in legge, l'obiettivo si sposta dalle classi energetiche ai consumi veri e propri. Si è stabilito che ogni Stato membro faccia una o più normative al fine di ridurre del 16% i consumi delle case private entro il 2030 e del 22% entro il 2035 A questo punto per stimolare gli interventi necessari sugli immobili continueranno ad esserci dei bonus fiscali. Il 16% si raggiunge facilmente cambiando la caldaia o i serramenti, dipende da caso per caso. Ultimo concetto: gli immobili con classi basse non perderanno valore, perchè anche adesso sono quelli su cui si deve intervenire con lavori di ammodernamento e ristrutturazione, pertanto non cambia niente, semplicemente chi ristrutturerà potrebbe spendere meno nel box doccia avveniristico e di più sui serramenti o la caldaia (dal 2040 non saranno più consentita 100 % a gas) Invece il discorso per gli edifici pubblici è più drastico, ma in quel caso non è un problema dei privati. Anche per le nuove costruzioni i parametri saranno più rigidi, ma i costruttori ci sono abituati da 10 anni, ovviamente costeranno di più ma saranno a emissione teoricamente zero quindi chi le comprerà risparmierà nel tempo. Tutto questo, oltre tutto, potrebbe subire nuovi aggiornamenti. [/QUOTE]
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