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<blockquote data-quote="Rudyaventador" data-source="post: 575812" data-attributes="member: 74685"><p>Credo che a livello di registro sia indifferente se effettuare il consolidamento in capo a te o consolidare "inversamente" (uso un termine impropriamente ma rende il concetto a prescindere dall azione giuridica necessaria ) in capo al donatario, ed a mio avviso rimarrebbe la condizione migliore per porre in vendita l immobile da parte del "ex" donante.</p><p></p><p>Dal punto di vista del terzo acquirente non cambierebbe la percezione del rischio dato che il donatario rinunziante all'usufrutto , avrebbe sempre la facoltà di revoca. </p><p></p><p>Circa la polizza non viene percepita come garanzia, tranne se l acquisto viene effettuato con leggerezza, poichè interviene sempre a seguito di un contenzioso , e ad ogni modo non puo evitare un contenzioso essendo questo promosso dal donatario revocante.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Rudyaventador, post: 575812, member: 74685"] Credo che a livello di registro sia indifferente se effettuare il consolidamento in capo a te o consolidare "inversamente" (uso un termine impropriamente ma rende il concetto a prescindere dall azione giuridica necessaria ) in capo al donatario, ed a mio avviso rimarrebbe la condizione migliore per porre in vendita l immobile da parte del "ex" donante. Dal punto di vista del terzo acquirente non cambierebbe la percezione del rischio dato che il donatario rinunziante all'usufrutto , avrebbe sempre la facoltà di revoca. Circa la polizza non viene percepita come garanzia, tranne se l acquisto viene effettuato con leggerezza, poichè interviene sempre a seguito di un contenzioso , e ad ogni modo non puo evitare un contenzioso essendo questo promosso dal donatario revocante. [/QUOTE]
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