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Donazione Eredità Successione Usucapione e Servitù
Dopo la rinunzia, il diritto di abitazione si può riacquisire?
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<blockquote data-quote="Valerio Spallina" data-source="post: 208124"><p>Grazie, spero non ti sia dispiaciuto delle domande che ho fatto. Va emergendo il punto che io citavo nel mio post : la possibile "lesione" della quota leggittima della sorella "pecora nera".</p><p> </p><p>Cerco di immaginare quello che tua sorella ha in testa :</p><p>- Tua madre rinuncia ad un diritto di abitazione, che ha un valore, GRATUITAMENTE.</p><p>- Tua madre,<strong><u> in pratrica</u></strong>, ti fa fatto DONAZIONE di una certa somma di danaro.</p><p>- Questa DONAZIONE potrebbe essere soggetta a "Collazione" il giorno che morisse tua madre e tua sorella, se non ereditasse nulla da tua madre, potrebbe chiedere la Collazione ( cioè il calcolo di tutto ciò che tua madre ha donato in vita o speso per gli altri figli ) e chiedere la "quota leggittima" di eredità cioè quella quota minima che la Legge riserva ad ogni figlio.</p><p>In questo caso caso tu dovresti pagare a tua sorella una somma di danaro pari a questa quota del valore NON PAGATO a tua madre per la rinuncia al diritto di abitazione.</p><p> </p><p>Questo potrebbe essere il ragionamento di tua sorella.</p><p>Bisogna vedere cosa il notaio ha scritto nell'atto : perchè mi dici che l'atto non cita alcuna somma ? Per risparmiare sulle imposte di registro ?</p><p> </p><p>Ripeto, NON sono un legale, e quindi parlo da semplice individuo trasmettendoti quello che penserei io, se fossi in una situazione analoga.</p><p> </p><p>Forse sarebbe meglio sistemare le cose con la madre, dandole una somma che poi lei si spenderà in vita e tu puoi dire che non c'è eredità della mamma. A questo punto tua sorella non potrebbe dire nulla.</p><p> </p><p>Se invece tu non pagassi tua madre, ciò potrebbe restare come credito di tua madre ed andare in eredità a tutti i figli ( magari a te una quota maggiore, se tua madre facesse un testamento a tuo favore quale "erede universale" e tua sorella avrebbe la quota minima della leggittima.</p><p> </p><p>Se il diritto di abitazione è stato "donato" a te, questo è soggetto alle regole delle DONAZIONI e loro revoche, collazioni etc.</p><p> </p><p>Cosa ne pensa il Notaio di questo mio pensiero, che potrebbe essere quello di tua sorella ?</p><p> </p><p>E' materia di Notaio e di avvocato.</p><p> </p><p>Non ti basare su quello che dico io, potrei avere "toppato" il tutto, ma credo di avere centrato il problema.</p><p>Ciao</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Valerio Spallina, post: 208124"] Grazie, spero non ti sia dispiaciuto delle domande che ho fatto. Va emergendo il punto che io citavo nel mio post : la possibile "lesione" della quota leggittima della sorella "pecora nera". Cerco di immaginare quello che tua sorella ha in testa : - Tua madre rinuncia ad un diritto di abitazione, che ha un valore, GRATUITAMENTE. - Tua madre,[B][U] in pratrica[/U][/B], ti fa fatto DONAZIONE di una certa somma di danaro. - Questa DONAZIONE potrebbe essere soggetta a "Collazione" il giorno che morisse tua madre e tua sorella, se non ereditasse nulla da tua madre, potrebbe chiedere la Collazione ( cioè il calcolo di tutto ciò che tua madre ha donato in vita o speso per gli altri figli ) e chiedere la "quota leggittima" di eredità cioè quella quota minima che la Legge riserva ad ogni figlio. In questo caso caso tu dovresti pagare a tua sorella una somma di danaro pari a questa quota del valore NON PAGATO a tua madre per la rinuncia al diritto di abitazione. Questo potrebbe essere il ragionamento di tua sorella. Bisogna vedere cosa il notaio ha scritto nell'atto : perchè mi dici che l'atto non cita alcuna somma ? Per risparmiare sulle imposte di registro ? Ripeto, NON sono un legale, e quindi parlo da semplice individuo trasmettendoti quello che penserei io, se fossi in una situazione analoga. Forse sarebbe meglio sistemare le cose con la madre, dandole una somma che poi lei si spenderà in vita e tu puoi dire che non c'è eredità della mamma. A questo punto tua sorella non potrebbe dire nulla. Se invece tu non pagassi tua madre, ciò potrebbe restare come credito di tua madre ed andare in eredità a tutti i figli ( magari a te una quota maggiore, se tua madre facesse un testamento a tuo favore quale "erede universale" e tua sorella avrebbe la quota minima della leggittima. Se il diritto di abitazione è stato "donato" a te, questo è soggetto alle regole delle DONAZIONI e loro revoche, collazioni etc. Cosa ne pensa il Notaio di questo mio pensiero, che potrebbe essere quello di tua sorella ? E' materia di Notaio e di avvocato. Non ti basare su quello che dico io, potrei avere "toppato" il tutto, ma credo di avere centrato il problema. Ciao [/QUOTE]
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