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Testo
<blockquote data-quote="Wile" data-source="post: 201610" data-attributes="member: 28968"><p>Per la precisione, il PdC non lo firmerei io, ma l'attuale poprietario, con il suo geometra, su un progetto che io approverei ma solo in sede "privata" come condizione sospensiva per l'acquisto, ovvero, devono ottenere un PdC sulla base di un progetto condiviso (nessuna modifica non concordata, anche se finalizzata ad ottenere il PdC stesso), ma questo fa parte di un accordo privato, il mio nome non compare nella richiesta indirizzata al Comune, se non nel momento della volturazione dello stesso a seguito del rogito.</p><p> </p><p>Quindi la mia "responsabilita'" si limiterebbe alle normali verifiche di regolarita' urbanistica del tutto, tralasciando come, cosa e perche' hanno dihiarato per ottenere il PdC, ma in caso di successive irregolarita' potrei sempre invocare o la nullita' del contratto per irregolarita' catastali/urbanistiche o una citazione per danni in caso mi contestassero un abuso edilizio, anche se supportato da regolare PdC, ottenuto pero' con false/imprecise dichiarazioni. In altre parole, non dovrei essere ritenuto corresponsabile di dichiarazioni false, ma solo di incauto (?) acquisto, con il diritto di rivalermi in caso di successivi condoni e/o multe.</p><p> </p><p>Ammesso e non concesso che, comunque, eviterei come la peste bubbonica arrivare a cio' (con i tempi della giustizia c'e' solo da peerderci, tempo, salute e denaro), fermandomi prima di un eventuale compromesso, anche se subordinato all'approvazione del PdC.</p><p> </p><p>Ho pero' il serio dubbio che se mi muovo prima io (con il mio geometra indagando in Comune ed attivandoli per le verifiche) romperei le uova nel paniere al venditore... che crede ancora di poter alzare la casa con la tecnica del "finto tonto"... di sicuro non apprezzerebbe molto il gesto... che faccio, lo lascio richiedere il PdC come vuole lui (mi richiede pero' quantomeno un compromesso subordinato alla vendita, per procedere) e gli faccio (eventualmente) sbattere il muso una volta che io faccio i miei sacrosanti controlli oppure li faccio io alla chetichella e lo metto gia' da subito di fronte all'impossibilita', rovinandogliela anche per successivi "polli" meno "pugnetta" di me?</p><p> </p><p>Certo che se cio' nasce con la volonta' di truffare il prossimo, se lo meriterebbe...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Wile, post: 201610, member: 28968"] Per la precisione, il PdC non lo firmerei io, ma l'attuale poprietario, con il suo geometra, su un progetto che io approverei ma solo in sede "privata" come condizione sospensiva per l'acquisto, ovvero, devono ottenere un PdC sulla base di un progetto condiviso (nessuna modifica non concordata, anche se finalizzata ad ottenere il PdC stesso), ma questo fa parte di un accordo privato, il mio nome non compare nella richiesta indirizzata al Comune, se non nel momento della volturazione dello stesso a seguito del rogito. Quindi la mia "responsabilita'" si limiterebbe alle normali verifiche di regolarita' urbanistica del tutto, tralasciando come, cosa e perche' hanno dihiarato per ottenere il PdC, ma in caso di successive irregolarita' potrei sempre invocare o la nullita' del contratto per irregolarita' catastali/urbanistiche o una citazione per danni in caso mi contestassero un abuso edilizio, anche se supportato da regolare PdC, ottenuto pero' con false/imprecise dichiarazioni. In altre parole, non dovrei essere ritenuto corresponsabile di dichiarazioni false, ma solo di incauto (?) acquisto, con il diritto di rivalermi in caso di successivi condoni e/o multe. Ammesso e non concesso che, comunque, eviterei come la peste bubbonica arrivare a cio' (con i tempi della giustizia c'e' solo da peerderci, tempo, salute e denaro), fermandomi prima di un eventuale compromesso, anche se subordinato all'approvazione del PdC. Ho pero' il serio dubbio che se mi muovo prima io (con il mio geometra indagando in Comune ed attivandoli per le verifiche) romperei le uova nel paniere al venditore... che crede ancora di poter alzare la casa con la tecnica del "finto tonto"... di sicuro non apprezzerebbe molto il gesto... che faccio, lo lascio richiedere il PdC come vuole lui (mi richiede pero' quantomeno un compromesso subordinato alla vendita, per procedere) e gli faccio (eventualmente) sbattere il muso una volta che io faccio i miei sacrosanti controlli oppure li faccio io alla chetichella e lo metto gia' da subito di fronte all'impossibilita', rovinandogliela anche per successivi "polli" meno "pugnetta" di me? Certo che se cio' nasce con la volonta' di truffare il prossimo, se lo meriterebbe... [/QUOTE]
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