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Fiaip Bergamo: il mercato unificato dell’Unione europea e la tessera professionale europea per gli a
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<blockquote data-quote="pensoperme" data-source="post: 120482" data-attributes="member: 17838"><p>Io credo che non hai letto con attenzione, ne la uni 15733, ne il single market act.</p><p>Quando accadono certi avvenimenti, come quando piove, è inutile chiedersi come mai non appaia il sole, meglio prendersi l'ombrello o prepararsi a bagnarsi. (chi ha detto Bolkestein?)</p><p>Inoltre, la preparazione continua è solo un aspetto di ciò che accadrà, a mio parere perfettamente condivisibile e necessario per chi vuol fare il vostro lavoro, specie in italia dove è più pericoloso compravendere che in altri paesi.</p><p>Non capisco l'atteggiamento di chi si lamenti della bassa qualità media della sua categoria e poi rifiuti a prescindere la formazione minima, ci si accontenterebbe anche di un livello minimo di nozioni e meccanismi: ad esempio come funziona un assegno post-datato, cosa succede in caso di privilegio dello stato in caso di rivendita entro un anno di immobile con agevolazione prima casa... tutte cose che leggendo qui paiono ignote a molti di voi, anche e specialmente a quelli che fanno il mestiere da più tempo, sembrerebbe.</p><p>Potrei quasi affermare che chi fa il mestiere da più tempo sia mediamente meno preparato alla teoria minima, contando troppo sulla propria esperienza, finendo a volte per muoversi un po' superficialmente... ma sarebbe una affermazione superficiale, quindi la declasso a parere personale derivato da quanto leggo qua, spesso.</p><p>Tornando sulla tua obiezione, ti invito a informarti meglio, in quanto anche il codice etico è compreso nelle indicazioni della uni in oggetto, che altro non è che un insieme di suggerimenti (non è obbligatoria) che rispondono alle esigenze concertate di operatori e consumatori.</p><p>Inoltre le cose di cui si parla sono distinte.</p><p>Qui non si parla di una nuova legge per i mediatori, ne di nuove indicazioni su come il mediatore deve muoversi, qui si va oltre, molto oltre.</p><p>Si dice che il mercato diverrà unico, e che gli operatori, per accedervi dovranno avere i requisiti necessari nel paese dal quale provengono e potranno operare in qualsiasi altro paese comunitario, seguendo le legislazioni locali.</p><p>Quanto questo influisca poi sui vostri codici etici futuri, o le leggi che vi regoleranno, lo vedremo.</p><p>A mio parere, potrebbe accadere che in futuro, come ho già scritto altrove, possa nascere una nuova direttiva servizi, che vi comprenda, che avrà il compito di dare una chiarezza "europea" ai requisiti dell'agente immobiliare europeamente riconosciuto, nascente proprio dal lavoro fatto in precedenza, dai consumatori e dalle categorie.</p><p>Cosa significhi e quali conseguenze possa portare di sicuro non o posso dire, il mio parere l'ho espresso.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="pensoperme, post: 120482, member: 17838"] Io credo che non hai letto con attenzione, ne la uni 15733, ne il single market act. Quando accadono certi avvenimenti, come quando piove, è inutile chiedersi come mai non appaia il sole, meglio prendersi l'ombrello o prepararsi a bagnarsi. (chi ha detto Bolkestein?) Inoltre, la preparazione continua è solo un aspetto di ciò che accadrà, a mio parere perfettamente condivisibile e necessario per chi vuol fare il vostro lavoro, specie in italia dove è più pericoloso compravendere che in altri paesi. Non capisco l'atteggiamento di chi si lamenti della bassa qualità media della sua categoria e poi rifiuti a prescindere la formazione minima, ci si accontenterebbe anche di un livello minimo di nozioni e meccanismi: ad esempio come funziona un assegno post-datato, cosa succede in caso di privilegio dello stato in caso di rivendita entro un anno di immobile con agevolazione prima casa... tutte cose che leggendo qui paiono ignote a molti di voi, anche e specialmente a quelli che fanno il mestiere da più tempo, sembrerebbe. Potrei quasi affermare che chi fa il mestiere da più tempo sia mediamente meno preparato alla teoria minima, contando troppo sulla propria esperienza, finendo a volte per muoversi un po' superficialmente... ma sarebbe una affermazione superficiale, quindi la declasso a parere personale derivato da quanto leggo qua, spesso. Tornando sulla tua obiezione, ti invito a informarti meglio, in quanto anche il codice etico è compreso nelle indicazioni della uni in oggetto, che altro non è che un insieme di suggerimenti (non è obbligatoria) che rispondono alle esigenze concertate di operatori e consumatori. Inoltre le cose di cui si parla sono distinte. Qui non si parla di una nuova legge per i mediatori, ne di nuove indicazioni su come il mediatore deve muoversi, qui si va oltre, molto oltre. Si dice che il mercato diverrà unico, e che gli operatori, per accedervi dovranno avere i requisiti necessari nel paese dal quale provengono e potranno operare in qualsiasi altro paese comunitario, seguendo le legislazioni locali. Quanto questo influisca poi sui vostri codici etici futuri, o le leggi che vi regoleranno, lo vedremo. A mio parere, potrebbe accadere che in futuro, come ho già scritto altrove, possa nascere una nuova direttiva servizi, che vi comprenda, che avrà il compito di dare una chiarezza "europea" ai requisiti dell'agente immobiliare europeamente riconosciuto, nascente proprio dal lavoro fatto in precedenza, dai consumatori e dalle categorie. Cosa significhi e quali conseguenze possa portare di sicuro non o posso dire, il mio parere l'ho espresso. [/QUOTE]
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