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<blockquote data-quote="Graf" data-source="post: 255679" data-attributes="member: 9824"><p>Hai ragione, Anna.</p><p>Lanciano, il suo periodo storico migliore, forse, l'ha già vissuto...Nonostante le decine di capannoni industriali sorti in questi ultimi vent'anni, come funghi, nella Val di Sangro...a quasi totale servizio della SEVEL e della HONDA.</p><p> </p><p><span style="color: black"><span style="font-family: 'Verdana'">Lanciano ha sempre dovuto la sua prosperità, </span></span><span style="font-family: 'Verdana'"><span style="color: #000000">nel corso dei millenni, fin prima della nascita di Roma,</span></span><span style="color: black"><span style="font-family: 'Verdana'"> al commercio e alle sue famosissime due fiere annuali dell’agricoltura e del bestiame che si tenevano a maggio e ad ottobre.. Nel 1340 Lanciano era la città più popolosa d’Abruzzo </span></span><span style="color: black"><span style="font-family: 'Verdana'">( 8.000 abitanti) grazie alla sua prepotente vocazione commerciale e fieristica. Questa inclinazione verso il commercio le veniva da una posizione "cruciale": era ubicata a pochi km dal mare Adriatico ma già decisamente verso la montagna ( La Maiella), inoltre Lanciano era attraversata dal tratturo L’aquila – Foggia legata alla transumanza delle greggi, poi c’era la via Traiana che partiva da Hostia Aterni (Pescara) attraversava Ortona, Lanciano e Vasto per raggiungere la Puglia.</span></span></p><p><span style="font-family: 'Verdana'">Insomma un centro nevralgico di notevole importanza per l'Abruzzo e le regioni limitrofe.</span></p><p><span style="font-family: 'Verdana'">Ho vissuto a Lanciano la prima fanciullezza - fino a 7 anni - e mi ricordo benissimo, in modo indelebile, con l’occhio stupito di un bambino, la grande, immensa fiera - LA FIERA DI LANCIANO! - con la sua variopinta tavolozza di colori, con il suo contrastante campionario di odori, puzze, nitriti, belati e rumori vari e, soprattutto, con i suoi instancabili mediatori tutti in camicia bianca e tutti con le maniche tirate su, che, in quei giorni cruciali, correvano a destra e sinistra in cerca dell' "altra parte", sbuffavano, gridavano e incrociavano "i sentimenti" degli agricoltori e allevatori del posto con quelli dei venditori di bestiame venuti da lontano e esaminavano la muscolatura delle bestie e la loro dentatura con infallibile occhio clinico e attribuivano un’età certa ai capi di bestiame e garantivano o meno l'assenza di malattie in corso e la loro pronuncia dopo il controllo, che poteva far variare notevolmente il prezzo delle bestie, era CASSAZIONE…. E concludevano decine e decine di affari con l'immancabile stretta di mano a tre che era più impegnativa di una firma; e come erano stanchi e sudati alla fine della giornata e con la loro camicia bianca pregna di umori ed olezzi ma anche tanto contenti per i guadagni ottenuti….</span></p><p><span style="font-family: 'Verdana'">Un mondo “fiabesco” ai limiti dell'avventura che è improvvisamente finito, scomparso, quasi evaporato nei primi anni ’70 con il venir meno della civiltà contadina…</span></p><p> </p><p><span style="font-family: 'Verdana'">Chissà se il sig. Giani, così realistcamente ritratto da Pellizza da Volpedo, sarò mai venuto a Lanciano a fornire i suoi preziosissimi servizi...</span></p><p><span style="font-family: 'Verdana'">A guardarlo mi sembra un mediatore del ramo immobili.</span></p><p><span style="font-family: 'Verdana'">Comunque, mi piace crederlo...</span></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Graf, post: 255679, member: 9824"] Hai ragione, Anna. Lanciano, il suo periodo storico migliore, forse, l'ha già vissuto...Nonostante le decine di capannoni industriali sorti in questi ultimi vent'anni, come funghi, nella Val di Sangro...a quasi totale servizio della SEVEL e della HONDA. [COLOR=black][FONT=Verdana]Lanciano ha sempre dovuto la sua prosperità, [/FONT][/COLOR][FONT=Verdana][COLOR=#000000]nel corso dei millenni, fin prima della nascita di Roma,[/COLOR][/FONT][COLOR=black][FONT=Verdana] al commercio e alle sue famosissime due fiere annuali dell’agricoltura e del bestiame che si tenevano a maggio e ad ottobre.. Nel 1340 Lanciano era la città più popolosa d’Abruzzo [/FONT][/COLOR][COLOR=black][FONT=Verdana]( 8.000 abitanti) grazie alla sua prepotente vocazione commerciale e fieristica. Questa inclinazione verso il commercio le veniva da una posizione "cruciale": era ubicata a pochi km dal mare Adriatico ma già decisamente verso la montagna ( La Maiella), inoltre Lanciano era attraversata dal tratturo L’aquila – Foggia legata alla transumanza delle greggi, poi c’era la via Traiana che partiva da Hostia Aterni (Pescara) attraversava Ortona, Lanciano e Vasto per raggiungere la Puglia.[/FONT][/COLOR] [FONT=Verdana]Insomma un centro nevralgico di notevole importanza per l'Abruzzo e le regioni limitrofe.[/FONT] [FONT=Verdana]Ho vissuto a Lanciano la prima fanciullezza - fino a 7 anni - e mi ricordo benissimo, in modo indelebile, con l’occhio stupito di un bambino, la grande, immensa fiera - LA FIERA DI LANCIANO! - con la sua variopinta tavolozza di colori, con il suo contrastante campionario di odori, puzze, nitriti, belati e rumori vari e, soprattutto, con i suoi instancabili mediatori tutti in camicia bianca e tutti con le maniche tirate su, che, in quei giorni cruciali, correvano a destra e sinistra in cerca dell' "altra parte", sbuffavano, gridavano e incrociavano "i sentimenti" degli agricoltori e allevatori del posto con quelli dei venditori di bestiame venuti da lontano e esaminavano la muscolatura delle bestie e la loro dentatura con infallibile occhio clinico e attribuivano un’età certa ai capi di bestiame e garantivano o meno l'assenza di malattie in corso e la loro pronuncia dopo il controllo, che poteva far variare notevolmente il prezzo delle bestie, era CASSAZIONE…. E concludevano decine e decine di affari con l'immancabile stretta di mano a tre che era più impegnativa di una firma; e come erano stanchi e sudati alla fine della giornata e con la loro camicia bianca pregna di umori ed olezzi ma anche tanto contenti per i guadagni ottenuti….[/FONT] [FONT=Verdana]Un mondo “fiabesco” ai limiti dell'avventura che è improvvisamente finito, scomparso, quasi evaporato nei primi anni ’70 con il venir meno della civiltà contadina…[/FONT] [FONT=Verdana]Chissà se il sig. Giani, così realistcamente ritratto da Pellizza da Volpedo, sarò mai venuto a Lanciano a fornire i suoi preziosissimi servizi...[/FONT] [FONT=Verdana]A guardarlo mi sembra un mediatore del ramo immobili.[/FONT] [FONT=Verdana]Comunque, mi piace crederlo...[/FONT] [/QUOTE]
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