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<blockquote data-quote="Graf" data-source="post: 310926" data-attributes="member: 9824"><p><span style="font-family: 'Verdana'">Superficiale preconcetto. Che io, però, non mi bevo.</span></p><p><span style="font-family: 'Verdana'">Se solo studiassi, a livello elementare, la teologia morale non cadresti in simili errori di valutazione. </span></p><p><span style="font-family: 'Verdana'">Il ladro “cattolico” si trova in una situazione morale molto più problematica e delicata di un ladro “protestante” o ateo. </span></p><p><span style="font-family: 'Verdana'">Il sacramento della confessione della Chiesa Cattolica é un gran correttore delle storture sociali.</span></p><p><span style="font-family: 'Verdana'">Afferma la millenaria dottrina della Chiesa Cattolica che nessuno può essere assolto (e cioè Dio stesso, nella persona del sacerdote, non assolve) del peccato grave di furto se il ladro non restituisce tutto il maltolto. </span></p><p><span style="font-family: 'Verdana'">Senza restituzione non c'è salvezza della propria anima. Inutile che il ladro si confessi, quindi. O questi restituisce la refurtiva oppure il sacerdote deve negare l'assoluzione.</span></p><p><span style="font-family: 'Verdana'">Sarebbe troppo comodo, rubare, confessarsi, essere assolto e godersi il bottino...</span></p><p><span style="font-family: 'Verdana'">Comodità che hanno, invece, i ladri di paesi non cattolici. In quei paesi un ladro può rubare e allegramente godersi il maltolto ritenendo (se non viene arrestato...) di farla franca con la propria coscienza e con Dio.</span></p><p><span style="font-family: 'Verdana'">Pensa un pò se, nei paesi protestanti, dove non esiste il sacramento della confessione, dove non c’è il sacerdote confessore che ti ammonisce e ti mette in guardia della dannazione eterna, un ladro si senta spinto a restituire quello che ha rubato.</span></p><p><span style="font-family: 'Verdana'">O se si sente a farlo un ateo</span><span style="font-family: 'Verdana'">.</span></p><p><span style="font-family: 'Verdana'">Chi vuole rubare non trova nella dottrina cattolica nessuna forma di complicità e di indulgenza.</span></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Graf, post: 310926, member: 9824"] [FONT=Verdana]Superficiale preconcetto. Che io, però, non mi bevo.[/FONT] [FONT=Verdana]Se solo studiassi, a livello elementare, la teologia morale non cadresti in simili errori di valutazione. [/FONT] [FONT=Verdana]Il ladro “cattolico” si trova in una situazione morale molto più problematica e delicata di un ladro “protestante” o ateo. [/FONT] [FONT=Verdana]Il sacramento della confessione della Chiesa Cattolica é un gran correttore delle storture sociali.[/FONT] [FONT=Verdana]Afferma la millenaria dottrina della Chiesa Cattolica che nessuno può essere assolto (e cioè Dio stesso, nella persona del sacerdote, non assolve) del peccato grave di furto se il ladro non restituisce tutto il maltolto. [/FONT] [FONT=Verdana]Senza restituzione non c'è salvezza della propria anima. Inutile che il ladro si confessi, quindi. O questi restituisce la refurtiva oppure il sacerdote deve negare l'assoluzione.[/FONT] [FONT=Verdana]Sarebbe troppo comodo, rubare, confessarsi, essere assolto e godersi il bottino...[/FONT] [FONT=Verdana]Comodità che hanno, invece, i ladri di paesi non cattolici. In quei paesi un ladro può rubare e allegramente godersi il maltolto ritenendo (se non viene arrestato...) di farla franca con la propria coscienza e con Dio.[/FONT] [FONT=Verdana]Pensa un pò se, nei paesi protestanti, dove non esiste il sacramento della confessione, dove non c’è il sacerdote confessore che ti ammonisce e ti mette in guardia della dannazione eterna, un ladro si senta spinto a restituire quello che ha rubato.[/FONT] [FONT=Verdana]O se si sente a farlo un ateo[/FONT][FONT=Verdana].[/FONT] [FONT=Verdana]Chi vuole rubare non trova nella dottrina cattolica nessuna forma di complicità e di indulgenza.[/FONT] [/QUOTE]
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