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<blockquote data-quote="Zagonara Emanuele" data-source="post: 759959" data-attributes="member: 70606"><p>Caro Truce, concordo su molto di quanto tu hai scritto, in particolare in merito alla "formazione" degli agenti immobiliari, ovvero alla necessità di un praticantato pluriennale e del superamento di un esame vero e e serio, che possa formare DAVVERO gli aspiranti agenti immobiliari.</p><p></p><p>Concordo anche sul fatto che debbano avere un'adeguata preparazione "accademica" formale ma anche reale (con corsi di aggiornamento continui e regolari nel corso del tempo anche dopo il superamento dell'esame abilitativo), ovvero essere in grado di "garantire" le parti per quanto concerne il proprio operato.</p><p></p><p>Concordo infine anche sulla necessità di disporre delle "competenze" e della "professionalità" che il ruolo di agente immobiliare richiede.</p><p></p><p>In quanto al resto, tuttavia, temo che il tuo giudizio sia influenzato dalla "cultura anglosassone" in cui vivi.</p><p></p><p>Oltremanica ed oltre oceano, l'approccio della clientela nei confronti degli agenti immobiliari è altra cosa e ben lontana dalla realtà di casa nostra.</p><p>Fintanto chè, il "cliente medio" si improvviserà agente immobiliare facendo affidamento a ciò che trova in rete (è ormai consuetudine avere a che fare con gente che dice: "l'ho letto su internet e quindi è così!" o che scarica contratti d'affitto, compromessi, ecc.. dalla rete utilizzandoli così come li ha acquisiti) sarà difficile cambiare veramente le cose.</p><p>Del resto la signora Trudida (a cui porgo i miei rispetti) avrà a che fare con gente che si presenta da lei avendo già diagnosticato i propri disturbi (rigorosamente avvalendosi di internet). </p><p></p><p>Infine vorrei ricordarti, che proprio le associazioni sindacali, anni or sono hanno "spinto" per evitare l' "Albo agenti immobiliari" cosa che avrebbe ci elevato a veri e propri professionisti anche a livello "formale".</p><p>Così facendo, spesso veniamo percepiti come "apriporta" o "impiastri" il tutto aggravato dalla mancanza di professionalità, competenze, e serietà di molti AI (spesso al servizio di ossi e blasonati loghi del settore),</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Zagonara Emanuele, post: 759959, member: 70606"] Caro Truce, concordo su molto di quanto tu hai scritto, in particolare in merito alla "formazione" degli agenti immobiliari, ovvero alla necessità di un praticantato pluriennale e del superamento di un esame vero e e serio, che possa formare DAVVERO gli aspiranti agenti immobiliari. Concordo anche sul fatto che debbano avere un'adeguata preparazione "accademica" formale ma anche reale (con corsi di aggiornamento continui e regolari nel corso del tempo anche dopo il superamento dell'esame abilitativo), ovvero essere in grado di "garantire" le parti per quanto concerne il proprio operato. Concordo infine anche sulla necessità di disporre delle "competenze" e della "professionalità" che il ruolo di agente immobiliare richiede. In quanto al resto, tuttavia, temo che il tuo giudizio sia influenzato dalla "cultura anglosassone" in cui vivi. Oltremanica ed oltre oceano, l'approccio della clientela nei confronti degli agenti immobiliari è altra cosa e ben lontana dalla realtà di casa nostra. Fintanto chè, il "cliente medio" si improvviserà agente immobiliare facendo affidamento a ciò che trova in rete (è ormai consuetudine avere a che fare con gente che dice: "l'ho letto su internet e quindi è così!" o che scarica contratti d'affitto, compromessi, ecc.. dalla rete utilizzandoli così come li ha acquisiti) sarà difficile cambiare veramente le cose. Del resto la signora Trudida (a cui porgo i miei rispetti) avrà a che fare con gente che si presenta da lei avendo già diagnosticato i propri disturbi (rigorosamente avvalendosi di internet). Infine vorrei ricordarti, che proprio le associazioni sindacali, anni or sono hanno "spinto" per evitare l' "Albo agenti immobiliari" cosa che avrebbe ci elevato a veri e propri professionisti anche a livello "formale". Così facendo, spesso veniamo percepiti come "apriporta" o "impiastri" il tutto aggravato dalla mancanza di professionalità, competenze, e serietà di molti AI (spesso al servizio di ossi e blasonati loghi del settore), [/QUOTE]
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