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ICI genovese, il caso dei bollettini inutili
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<blockquote data-quote="Rassegna Stampa" data-source="post: 11718" data-attributes="member: 2440"><p>ICI genovese, il caso dei bollettini inutili</p><p>Il bollettino dell’ “ICI fantasma” è arrivato a casa di moltissimi genovesi, ma le associazioni dei proprietari e il Comune invitano a non aver paura: per annullare il sortilegio della tassa sulla prima casa che ritorna basterà strappare in minuscoli pezzetti quel foglietto inviato per errore, non prima però di aver esaminato con attenzione la lettera di accompagnamento che serve a fare definitiva chiarezza.</p><p></p><p>Che cosa sta accadendo? La tassa sulla prima casa di proprietà è stata cancellata l’anno scorso dal governo Berlusconi, con un decreto emanato il 21 maggio 2008. Ma qualcuno per solerzia o abitudine pagò prima dell’uscita della legge, chiedendo poi successivamente il rimborso o rassegnandosi all’idea di aver pagato ciò che altri non avrebbero più pagato. Queste persone sono però rimaste all’interno del sistema informatico del concessionario del Comune che invia i bollettini. A questi, nei giorni scorsi, sono arrivati i sopracitati bollettini fantasma. Non riportano l’importo da pagare, e vanno semplicemente ignorati. Cestinandoli.</p><p></p><p>La situazione sta creando confusione come spiegano Nicolò Minetti, presidente di Ape Confedilizia, l’associazione dei proprietari degli immobili, e Leandro Gatto, segretario nazionale dell’Appc, l’associazione dei piccoli proprietari.</p><p></p><p>L’assessore ai Tributi Francesca Balzani e gli uffici comunali aiutano a fare chiarezza sul disguido, che in qualche modo si può definire “calcolato”, o comunque previsto: «Abbiamo deciso di inviare i bollettini a chi aveva pagato la tassa l’anno scorso», spiega Balzani. Significa che, nel pacchetto delle migliaia di cittadini che ancora sono tenuti a pagare questa tassa (i proprietari di immobili di categoria A1, A8 e A9, cioè seconde case, abitazioni di lusso, ville, castelli, ai quali non si applica la ulteriore detrazione dell’1,33 per mille), sono stati inseriti ancora una volta nominativi e indirizzi di quelle persone che avevano con netto anticipo versato quanto necessario prima del decreto. «Questa situazione non si ripeterà il prossimo anno, basterà non pagare nulla per essere cancellati dall’elenco».</p><p></p><p>via <a href="http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/genova/2009/06/08/AMkPyPeC-bolletini_inutili_caso.shtml" target="_blank">ICI, il caso dei bollettini inutili| Liguria | Genova| Il SecoloXIX</a>.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Rassegna Stampa, post: 11718, member: 2440"] ICI genovese, il caso dei bollettini inutili Il bollettino dell’ “ICI fantasma” è arrivato a casa di moltissimi genovesi, ma le associazioni dei proprietari e il Comune invitano a non aver paura: per annullare il sortilegio della tassa sulla prima casa che ritorna basterà strappare in minuscoli pezzetti quel foglietto inviato per errore, non prima però di aver esaminato con attenzione la lettera di accompagnamento che serve a fare definitiva chiarezza. Che cosa sta accadendo? La tassa sulla prima casa di proprietà è stata cancellata l’anno scorso dal governo Berlusconi, con un decreto emanato il 21 maggio 2008. Ma qualcuno per solerzia o abitudine pagò prima dell’uscita della legge, chiedendo poi successivamente il rimborso o rassegnandosi all’idea di aver pagato ciò che altri non avrebbero più pagato. Queste persone sono però rimaste all’interno del sistema informatico del concessionario del Comune che invia i bollettini. A questi, nei giorni scorsi, sono arrivati i sopracitati bollettini fantasma. Non riportano l’importo da pagare, e vanno semplicemente ignorati. Cestinandoli. La situazione sta creando confusione come spiegano Nicolò Minetti, presidente di Ape Confedilizia, l’associazione dei proprietari degli immobili, e Leandro Gatto, segretario nazionale dell’Appc, l’associazione dei piccoli proprietari. L’assessore ai Tributi Francesca Balzani e gli uffici comunali aiutano a fare chiarezza sul disguido, che in qualche modo si può definire “calcolato”, o comunque previsto: «Abbiamo deciso di inviare i bollettini a chi aveva pagato la tassa l’anno scorso», spiega Balzani. Significa che, nel pacchetto delle migliaia di cittadini che ancora sono tenuti a pagare questa tassa (i proprietari di immobili di categoria A1, A8 e A9, cioè seconde case, abitazioni di lusso, ville, castelli, ai quali non si applica la ulteriore detrazione dell’1,33 per mille), sono stati inseriti ancora una volta nominativi e indirizzi di quelle persone che avevano con netto anticipo versato quanto necessario prima del decreto. «Questa situazione non si ripeterà il prossimo anno, basterà non pagare nulla per essere cancellati dall’elenco». via [url="http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/genova/2009/06/08/AMkPyPeC-bolletini_inutili_caso.shtml"]ICI, il caso dei bollettini inutili| Liguria | Genova| Il SecoloXIX[/url]. [/QUOTE]
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