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Il certificato dell'impianto elettrico è obbligatorio x poter fare il rogito?
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<blockquote data-quote="Architetto" data-source="post: 83123" data-attributes="member: 9196"><p>Mi permettete di chiarire senza offendere nessuno...<img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/slight_smile.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":)" title="Lieve sorriso :)" data-shortname=":)" /><img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/slight_smile.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":)" title="Lieve sorriso :)" data-shortname=":)" /> la norma che detta le procedure per la certificazione sulla regola esecuzione degli impianti, elettrici, edrotermico-sanitari e gas (e non solo questi, ve ne sono altri, ma non rientrano nel tema della discussione e pertanto li lascerei da parte), è stata istituita con la Legge 46/90 e successivamente modficata ed integrata, con relative abrogazioni di alcuni articoli.</p><p>Ora Cara Limpida, come dice Granducato (o Umberto,come preferisci) non ti dice cose strane, l'attuale norma dettata dal DM 37/08 indica la non obbligatorietà della presentazione... è sempre richiesta (in particolare dagli enti erogatori, ma perchè ormai è un po' un uso comune...e permettimelo è un po' un cercare di volersi scaricare di responsabilità, anche se non vedo quali...).</p><p>Ora diamo una differenza tra compravendita e affitto:</p><p>per la comravendita non solo dovresti chiarire subito che la tua abitazione è dotata o meno di adeguamento alle norme attuali, se non è dotata, basta soltanto un interruttore IDMT con potere d'interruzione pari a 0.03 mAe sei a posto, (ti piaccia o no e così) e molte abitazioni ancora non hanno neanche questo...percui basta chiarire in sede di compromesso e l'immobile viene ceduto nello stato in cui si trova...</p><p>per l'affitto invece la cosa cambia; non solo devi essere a posto, perchè una volta che lo cedi in uso ad una terza persona sei completamente responsabile di tutto ciò che accade all'interno dell'abitazione... mi spiego meglio; se hai un impianto adeguato con tanto di regolarità esecutiva (non uso più il termine certificato apposta) tu sei protetto e hai fatto di tutto per proteggere le persone che utilizzano la tua U.A.; se non è a norma sei pienamente responsabile e...se dovesse succedere qualche problema ne rispondi civilmente e penalmente...ma di tutto questo nella norma non c'è alcuna indicazione, la trovi invece nei quattro codici che imputano la responsabilità nel momento in cui cedi un bene per l'uso ad altra persona...</p><p>Sembra una contraddizione, ma è così ecco perchè io continuo a ripetere che anche se non è obbligatorio è necessario avere gli impianti a posto (di questo penso ho e abbiamo scritto tanto nei diversi post), anche se lo devi tenere nel cassetto è meglio lì che non averlo...</p><p></p><p></p><p></p><p>Beh, per la risposta che ti ha dato, non posso far altro che confermarti che ne io, lui o chiunque possiamo dare libera interpretazione alle norme, anche se abrogata non puoi chiederla con obbligatorietà, puoi richiederla ed è una libera scelta della controparte cedertela o meno, non c'è alcun obbligo...ripeto, non devi prenderla come se qualcuno voglia far torto ad altri, ma è così...</p><p>Infine, Limpida vorrei farti una domanda (e nello stesso tempo ti rispondo e prova a constatare se non è così) anche se ti ostini a pretendere la regolarità esecutiva degli impianti, una volta che ti trasferisci iìnella nuova abitazione, credi che gli enti erogatori accettino il certificato emesso a nome del precedente proprietario?...penso proprio di no...e la risposta è semplice il nome del precedente proprietario, perchè nel momento in cui ha lasciato l'immobile tu puoi aver modificato lo stato di fatto ed ecco perchè lo richiedono ex novo...(anche se non saresti obbligata a rilasciarlo per l'apertura dei contatori, lo devi avere...secondo te, c'è obbligo di norma oppure è uso comune)?...<img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/slight_smile.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":)" title="Lieve sorriso :)" data-shortname=":)" /><img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/slight_smile.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":)" title="Lieve sorriso :)" data-shortname=":)" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Architetto, post: 83123, member: 9196"] Mi permettete di chiarire senza offendere nessuno...:-):-) la norma che detta le procedure per la certificazione sulla regola esecuzione degli impianti, elettrici, edrotermico-sanitari e gas (e non solo questi, ve ne sono altri, ma non rientrano nel tema della discussione e pertanto li lascerei da parte), è stata istituita con la Legge 46/90 e successivamente modficata ed integrata, con relative abrogazioni di alcuni articoli. Ora Cara Limpida, come dice Granducato (o Umberto,come preferisci) non ti dice cose strane, l'attuale norma dettata dal DM 37/08 indica la non obbligatorietà della presentazione... è sempre richiesta (in particolare dagli enti erogatori, ma perchè ormai è un po' un uso comune...e permettimelo è un po' un cercare di volersi scaricare di responsabilità, anche se non vedo quali...). Ora diamo una differenza tra compravendita e affitto: per la comravendita non solo dovresti chiarire subito che la tua abitazione è dotata o meno di adeguamento alle norme attuali, se non è dotata, basta soltanto un interruttore IDMT con potere d'interruzione pari a 0.03 mAe sei a posto, (ti piaccia o no e così) e molte abitazioni ancora non hanno neanche questo...percui basta chiarire in sede di compromesso e l'immobile viene ceduto nello stato in cui si trova... per l'affitto invece la cosa cambia; non solo devi essere a posto, perchè una volta che lo cedi in uso ad una terza persona sei completamente responsabile di tutto ciò che accade all'interno dell'abitazione... mi spiego meglio; se hai un impianto adeguato con tanto di regolarità esecutiva (non uso più il termine certificato apposta) tu sei protetto e hai fatto di tutto per proteggere le persone che utilizzano la tua U.A.; se non è a norma sei pienamente responsabile e...se dovesse succedere qualche problema ne rispondi civilmente e penalmente...ma di tutto questo nella norma non c'è alcuna indicazione, la trovi invece nei quattro codici che imputano la responsabilità nel momento in cui cedi un bene per l'uso ad altra persona... Sembra una contraddizione, ma è così ecco perchè io continuo a ripetere che anche se non è obbligatorio è necessario avere gli impianti a posto (di questo penso ho e abbiamo scritto tanto nei diversi post), anche se lo devi tenere nel cassetto è meglio lì che non averlo... Beh, per la risposta che ti ha dato, non posso far altro che confermarti che ne io, lui o chiunque possiamo dare libera interpretazione alle norme, anche se abrogata non puoi chiederla con obbligatorietà, puoi richiederla ed è una libera scelta della controparte cedertela o meno, non c'è alcun obbligo...ripeto, non devi prenderla come se qualcuno voglia far torto ad altri, ma è così... Infine, Limpida vorrei farti una domanda (e nello stesso tempo ti rispondo e prova a constatare se non è così) anche se ti ostini a pretendere la regolarità esecutiva degli impianti, una volta che ti trasferisci iìnella nuova abitazione, credi che gli enti erogatori accettino il certificato emesso a nome del precedente proprietario?...penso proprio di no...e la risposta è semplice il nome del precedente proprietario, perchè nel momento in cui ha lasciato l'immobile tu puoi aver modificato lo stato di fatto ed ecco perchè lo richiedono ex novo...(anche se non saresti obbligata a rilasciarlo per l'apertura dei contatori, lo devi avere...secondo te, c'è obbligo di norma oppure è uso comune)?...:-):-) [/QUOTE]
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