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<blockquote data-quote="Maurizio Zucchetti" data-source="post: 4757" data-attributes="member: 334"><p>Come promesso a Barbara di Casabella eccomi qui per parlare con chi ne fosse interessato della vicenda del Codice da Vinci e delle relative teorie <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/grinning.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":D" title="Ghignata :D" data-shortname=":D" /> </p><p>Va subito detto che il libro è un piacevolissimo romanzo (Dan Brown scrive bene, lo ha dimostrato anche nei libri precedenti/successivi), ma che dal punto di vista "teologico" non aggiunge niente alle teorie che sono in giro praticamente da sempre!</p><p>Le fonti cui attinge Dan Brown per il suo lavoro sono praticamente <strong>una sola</strong>: il libro "Il Santo Graal", dei tre storici inglesi Leight, Baigent e Lincoln, edito nel 1982, che riorganizzava e rimetteva in ordine tutte le interpretazioni sulla nascita del cristianesimo così come lo conosciamo!</p><p>E' interessante notare come Dan Brown giochi con i nomi: il curatore del Louvre assassinato che dà inizio alla trama si chiama infatti Saunière, come l'abate Berengèr Saunière di Rennes le Chateau, che intorno al 1890 avrebbe effettuato durante i lavori di restauro della sua chiesetta di campagna un misterioso ritrovamento, che avrebbe potuto scuotere dalle fondamenta la chiesa di Roma e che (perciò?) lo rese ricchissimo!</p><p>Il miliardario inglese che aiuta i protagonisti nella loro ricerca, e che avrà un posto di rilievo nel finale, racchiude nel suo nome due degli autori del Santo Graal: si chiama Leigh di nome e Teabing (che è l'anagramma di Baigent) di cognome!</p><p></p><p>.. se vi fa piacere continuo! <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/rolling_eyes.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":occhi_al_cielo:" title="Occhi al cielo :occhi_al_cielo:" data-shortname=":occhi_al_cielo:" /> </p><p></p><p>Taita <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/wink.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=";)" title="Occhiolino ;)" data-shortname=";)" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Maurizio Zucchetti, post: 4757, member: 334"] Come promesso a Barbara di Casabella eccomi qui per parlare con chi ne fosse interessato della vicenda del Codice da Vinci e delle relative teorie :D Va subito detto che il libro è un piacevolissimo romanzo (Dan Brown scrive bene, lo ha dimostrato anche nei libri precedenti/successivi), ma che dal punto di vista "teologico" non aggiunge niente alle teorie che sono in giro praticamente da sempre! Le fonti cui attinge Dan Brown per il suo lavoro sono praticamente [b]una sola[/b]: il libro "Il Santo Graal", dei tre storici inglesi Leight, Baigent e Lincoln, edito nel 1982, che riorganizzava e rimetteva in ordine tutte le interpretazioni sulla nascita del cristianesimo così come lo conosciamo! E' interessante notare come Dan Brown giochi con i nomi: il curatore del Louvre assassinato che dà inizio alla trama si chiama infatti Saunière, come l'abate Berengèr Saunière di Rennes le Chateau, che intorno al 1890 avrebbe effettuato durante i lavori di restauro della sua chiesetta di campagna un misterioso ritrovamento, che avrebbe potuto scuotere dalle fondamenta la chiesa di Roma e che (perciò?) lo rese ricchissimo! Il miliardario inglese che aiuta i protagonisti nella loro ricerca, e che avrà un posto di rilievo nel finale, racchiude nel suo nome due degli autori del Santo Graal: si chiama Leigh di nome e Teabing (che è l'anagramma di Baigent) di cognome! .. se vi fa piacere continuo! :roll: Taita ;) [/QUOTE]
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