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Testo
<blockquote data-quote="Zagonara Emanuele" data-source="post: 726317" data-attributes="member: 70606"><p>In realtà in sostanza hai seguito la prassi che chi ha le tue stesse esigenze, deve seguire: prima vendere poi acquistare.</p><p>Probabilmente avresti dovuto tenerti più largo coi tempi di consegna del tuo immobile, ma a parte ciò, direi che la prassi è corretta.</p><p></p><p>A parte questo, venendo al tuo caso specifico, direi che l'errore di fondo l'hai commesso tu (e non il venditore o l'agente immobiliare), credendo che un'accettazione verbale e senza il versamento di una caparra fosse sufficiente e accettabile.</p><p>In realtà, un'accettazione verbale è solamente "aria fritta".</p><p></p><p>L'agente immobiliare, stando al tuo racconto ti ha detto le cose come stanno, senza nasconderti nulla e senza dirti una cosa per un'altra perciò non vedo di cosa possa essere accusato.</p><p>Il venditore dal canto suo, fa i suoi interessi (come tu dovresti fare i tuoi, che però a quanto pare non ne sei capace).</p><p></p><p>Avresti dovuto pretendere un'accettazione firmata e versare una caparra al venditore per sentirti "relativamente sicuro", cosa che non hai fatto.</p><p>Perciò il vero responsabile della situazione in cui ti trovi sei tu e non altri (anche un ebete lo capirebbe, ma pare che neppure il tuo avvocato se ne renda conto).</p><p></p><p>Ora non so se l'agente immobiliare ti abbia detto o meno queste cose.</p><p>Se lo ha fatto sei tu a maggior ragione il responsabile della situazione, altrimenti direi che al massimo l'agente ha mancato di informarti dovutamente delle implicazioni relative ad un'accettazione avvenuta solamente in forma verbale, ma nulla di più (e comunque per poter adire le vie legali nei suoi confronti devi poter dimostrare - coi fatti e non a parole - che l'agente è stato in qualche modo superficiale, altrimenti sarà la tua parola contro la sua).</p><p></p><p>Perciò, eviterei di dar retta al tuo avvocato, il quale sta esagerando le cose sbagliando il vero soggetto della tua situazione: tu !</p><p>Direi che parlare di estorsione e truffa (da parte dell'agente) è a dir poco ridicolo e "denunciare e richiedere danni economici con aggravante" è altrettanto fuori luogo se non irreale.</p><p></p><p>Suggerirei di cambiare avvocato perchè questo (ammesso che tu la racconti giusta senza esagerare e travisare le cose) deve essersi laureato al CEPU (senza offesa per il CEPU).</p><p>Dando retta a lui, ti ritroverai a buttare altri soldi nella tazza del cesso e a perdere anni, senza ricavarne nulla.</p><p>Perciò: sei certo d'esserti rivolto ad un avvocato? O che lui sia laureato in giurisprudenza e non in orticultura?</p><p></p><p>Infine suggerirei, di trovare un accordo col venditore dell'immobile, sul prezzo e sui tempi di consegna, e ovviamente accompagnare l'accordo con la sottoscrizione dei medesimi nonchè dal versamento di una adeguata caparra.</p><p>In alternativa, cerca altro !</p><p>In fin dei conti il "problema" più grosso (vendere) l'hai già risolto.</p><p>Ora coi "soldi in tasca" sarà più facile acquistare.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Zagonara Emanuele, post: 726317, member: 70606"] In realtà in sostanza hai seguito la prassi che chi ha le tue stesse esigenze, deve seguire: prima vendere poi acquistare. Probabilmente avresti dovuto tenerti più largo coi tempi di consegna del tuo immobile, ma a parte ciò, direi che la prassi è corretta. A parte questo, venendo al tuo caso specifico, direi che l'errore di fondo l'hai commesso tu (e non il venditore o l'agente immobiliare), credendo che un'accettazione verbale e senza il versamento di una caparra fosse sufficiente e accettabile. In realtà, un'accettazione verbale è solamente "aria fritta". L'agente immobiliare, stando al tuo racconto ti ha detto le cose come stanno, senza nasconderti nulla e senza dirti una cosa per un'altra perciò non vedo di cosa possa essere accusato. Il venditore dal canto suo, fa i suoi interessi (come tu dovresti fare i tuoi, che però a quanto pare non ne sei capace). Avresti dovuto pretendere un'accettazione firmata e versare una caparra al venditore per sentirti "relativamente sicuro", cosa che non hai fatto. Perciò il vero responsabile della situazione in cui ti trovi sei tu e non altri (anche un ebete lo capirebbe, ma pare che neppure il tuo avvocato se ne renda conto). Ora non so se l'agente immobiliare ti abbia detto o meno queste cose. Se lo ha fatto sei tu a maggior ragione il responsabile della situazione, altrimenti direi che al massimo l'agente ha mancato di informarti dovutamente delle implicazioni relative ad un'accettazione avvenuta solamente in forma verbale, ma nulla di più (e comunque per poter adire le vie legali nei suoi confronti devi poter dimostrare - coi fatti e non a parole - che l'agente è stato in qualche modo superficiale, altrimenti sarà la tua parola contro la sua). Perciò, eviterei di dar retta al tuo avvocato, il quale sta esagerando le cose sbagliando il vero soggetto della tua situazione: tu ! Direi che parlare di estorsione e truffa (da parte dell'agente) è a dir poco ridicolo e "denunciare e richiedere danni economici con aggravante" è altrettanto fuori luogo se non irreale. Suggerirei di cambiare avvocato perchè questo (ammesso che tu la racconti giusta senza esagerare e travisare le cose) deve essersi laureato al CEPU (senza offesa per il CEPU). Dando retta a lui, ti ritroverai a buttare altri soldi nella tazza del cesso e a perdere anni, senza ricavarne nulla. Perciò: sei certo d'esserti rivolto ad un avvocato? O che lui sia laureato in giurisprudenza e non in orticultura? Infine suggerirei, di trovare un accordo col venditore dell'immobile, sul prezzo e sui tempi di consegna, e ovviamente accompagnare l'accordo con la sottoscrizione dei medesimi nonchè dal versamento di una adeguata caparra. In alternativa, cerca altro ! In fin dei conti il "problema" più grosso (vendere) l'hai già risolto. Ora coi "soldi in tasca" sarà più facile acquistare. [/QUOTE]
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