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Il redivivo Graf prova a mettersi nei panni del sig. Ottone Torremattone
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<blockquote data-quote="Graf" data-source="post: 465984" data-attributes="member: 9824"><p><span style="color: rgb(20, 20, 20)">Non sono un potenziale cliente immobiliare, oggi.</span></p><p><span style="color: rgb(20, 20, 20)">E' un problema che attualmente non mi tocca se non sul piano delle tasse e delle imposte.</span></p><p><span style="color: rgb(20, 20, 20)">Però se mi dovessi mettere nei panni dei tanti...Ottone Torremattone che aspettano l'occasione giusta per comprare un immobile (scelta che incide sempre notevolmente sulla vita di una persona, più di quanto egli creda...) deciderei di agire così:</span></p><p><span style="color: rgb(20, 20, 20)">comprerei solo la casa di prima abitazione (in contanti possibilmente o con il sostegno di un piccolo mutuo che, d'altronde, ha attualmente dei tassi accessibilissimi);</span></p><p><span style="color: rgb(20, 20, 20)">rimanderei la decisione di acquistare un immobile per investimento perché non ci vedo molto chiaro nell'andamento del mercato immobiliare che attualmente mi sembra una pozzanghera fangosa dove è difficile procedere con agilità e destrezza e dove c’è sempre il rischio di finire nelle sabbie mobili ( leggi: ulteriore deprezzamento delle quotazioni immobiliari)…</span></p><p><span style="color: rgb(20, 20, 20)">Mi fanno pensare, e parecchio, la crisi delle costruzioni edilizie, l’elenco chilometrico dell’invenduto, il fatto che sono finite le transumanze dalle campagne alle città e che, invece, si è innescato, da tempo, un fenomeno migratorio opposto; mi fa pensare, e parecchio, la grande crisi demografica che ha colpito l’Italia e che produce, in modo immediato, il dimezzamento dell’esigenza abitativa dei giovani; mi fa pensare, e parecchio, il venir meno del concetto di stabilità del posto del lavoro che ha ridotto la possibilità di ottenere un mutuo immobiliare e che ha svalutato la nozione di inalterabilità della residenza anagrafica…Sono cambiamenti culturali che non aiutano nell'investimento immobiliare.</span></p><p><span style="color: rgb(20, 20, 20)">Mi fa pensare, e parecchio, la pachidermica lentezza della giustizia italiana che fa spesso andare in bestia i proprietari di case che hanno avuto la spericolata l’idea di affittarli a terzi e che poi si trovano quasi inermi e indifesi davanti a palesi forme di morosità…</span></p><p><span style="color: rgb(20, 20, 20)">Mi fa pensare, e parecchio, la fuga costante - una vera emorragia - dei molti giovani di buone e belle speranze e di notevole scolarità all’ estero (90mila solo l’anno scorso..) al fine di trovare un lavoro dignitoso e soddisfacente con il solo puntello dei meriti personali senza passare per le vergognose forche caudine della raccomandazione o dell’ adulazione del politico di turno….Tanti potenziali clienti in meno.</span></p><p><span style="color: rgb(20, 20, 20)">E le tasse naturalmente, anche queste mi fanno pensare, e parecchio: così alte, così inique, così implacabili e che schiacciano all'origine il desiderio, pur stimabile, di acquistare casa per un semplice investimento…</span></p><p><span style="color: rgb(20, 20, 20)"></span></p><p><span style="color: rgb(20, 20, 20)">Ci sono molte cose che mi fanno pensare parecchio e mi frenerebbero in un investimento immobiliare oltre l’acquisto necessario della prima casa…</span></p><p><span style="color: rgb(20, 20, 20)">Ne dico solo una: una volta si acquistava, in una periferia urbana ancora con le strade sterrate e prive di alberi, di verde attrezzato, di negozi e di collegamenti, case appena tirate su da palazzinari con pochi scrupoli a prezzi ragionevolmente bassi ma con la convincimento indubitabile, che il territorio rimasto agricolo che si scrutava dal balcone dell’immobile, in pochi anni si sarebbe urbanizzato e antropizzato a sua volta, “muovendo” le case precedenti verso il centro della città, “facendole camminare” verso una promozione mercantile e di immagine…</span></p><p><span style="color: rgb(20, 20, 20)"></span></p><p><span style="color: rgb(20, 20, 20)">La mia zona a Roma…La Caffarella nel 1957-1970 ( ci sono le fotografie sul web a documentazione ) si chiamava “Cessati Spiriti” ed era una landa desolata con marrane (stagni maleodoranti), con le baracche e le catapecchie del “Borghetto Latino” (vedere sul sito web “Roma Sparita”)…</span></p><p><span style="color: rgb(20, 20, 20)">Oggi è un lindo e signorile quartiere della media borghesia romana pieno di verde e le cui case dal 2008 si sono deprezzate molto di meno rispetto ad altre zone della città...(e meno male! eh eh eh...).<img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/smile.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":^^:" title="Sorriso :^^:" data-shortname=":^^:" /></span></p><p><span style="color: rgb(20, 20, 20)"></span></p><p><span style="color: rgb(20, 20, 20)">Oggi, ammesso e non concesso, se volessi acquistare, per investimento, un immobile in un quartiere degradato di Roma o, comunque, sito nell'estrema periferia di un sobborgo dormitorio, non avrei, non dico la certezza, ma nemmeno la probabilità che mi diventi, fra 10 - 20 anni, signorile e rivalutato per due, per tre, per quattro nel suo iniziale valore commerciale.</span></p><p><span style="color: rgb(20, 20, 20)">Certe dinamiche economiche, certi sviluppi sociali, certi andamenti urbanistici si sono bloccati per sempre.</span></p><p><span style="color: rgb(20, 20, 20)">Almeno credo.</span></p><p><span style="color: rgb(20, 20, 20)"></span></p><p><span style="color: rgb(20, 20, 20)">(Mò me vado a letto perché domani devo festeggiare degnamente il mio 56° compleanno...) <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/nature/blossom.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":fiore:" title="Fiore :fiore:" data-shortname=":fiore:" /><img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/food/birthday.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":torta:" title="Torta :torta:" data-shortname=":torta:" /><img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/slight_smile.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":)" title="Lieve sorriso :)" data-shortname=":)" /></span></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Graf, post: 465984, member: 9824"] [COLOR=rgb(20, 20, 20)]Non sono un potenziale cliente immobiliare, oggi. E' un problema che attualmente non mi tocca se non sul piano delle tasse e delle imposte. Però se mi dovessi mettere nei panni dei tanti...Ottone Torremattone che aspettano l'occasione giusta per comprare un immobile (scelta che incide sempre notevolmente sulla vita di una persona, più di quanto egli creda...) deciderei di agire così: comprerei solo la casa di prima abitazione (in contanti possibilmente o con il sostegno di un piccolo mutuo che, d'altronde, ha attualmente dei tassi accessibilissimi); rimanderei la decisione di acquistare un immobile per investimento perché non ci vedo molto chiaro nell'andamento del mercato immobiliare che attualmente mi sembra una pozzanghera fangosa dove è difficile procedere con agilità e destrezza e dove c’è sempre il rischio di finire nelle sabbie mobili ( leggi: ulteriore deprezzamento delle quotazioni immobiliari)… Mi fanno pensare, e parecchio, la crisi delle costruzioni edilizie, l’elenco chilometrico dell’invenduto, il fatto che sono finite le transumanze dalle campagne alle città e che, invece, si è innescato, da tempo, un fenomeno migratorio opposto; mi fa pensare, e parecchio, la grande crisi demografica che ha colpito l’Italia e che produce, in modo immediato, il dimezzamento dell’esigenza abitativa dei giovani; mi fa pensare, e parecchio, il venir meno del concetto di stabilità del posto del lavoro che ha ridotto la possibilità di ottenere un mutuo immobiliare e che ha svalutato la nozione di inalterabilità della residenza anagrafica…Sono cambiamenti culturali che non aiutano nell'investimento immobiliare. Mi fa pensare, e parecchio, la pachidermica lentezza della giustizia italiana che fa spesso andare in bestia i proprietari di case che hanno avuto la spericolata l’idea di affittarli a terzi e che poi si trovano quasi inermi e indifesi davanti a palesi forme di morosità… Mi fa pensare, e parecchio, la fuga costante - una vera emorragia - dei molti giovani di buone e belle speranze e di notevole scolarità all’ estero (90mila solo l’anno scorso..) al fine di trovare un lavoro dignitoso e soddisfacente con il solo puntello dei meriti personali senza passare per le vergognose forche caudine della raccomandazione o dell’ adulazione del politico di turno….Tanti potenziali clienti in meno. E le tasse naturalmente, anche queste mi fanno pensare, e parecchio: così alte, così inique, così implacabili e che schiacciano all'origine il desiderio, pur stimabile, di acquistare casa per un semplice investimento… Ci sono molte cose che mi fanno pensare parecchio e mi frenerebbero in un investimento immobiliare oltre l’acquisto necessario della prima casa… Ne dico solo una: una volta si acquistava, in una periferia urbana ancora con le strade sterrate e prive di alberi, di verde attrezzato, di negozi e di collegamenti, case appena tirate su da palazzinari con pochi scrupoli a prezzi ragionevolmente bassi ma con la convincimento indubitabile, che il territorio rimasto agricolo che si scrutava dal balcone dell’immobile, in pochi anni si sarebbe urbanizzato e antropizzato a sua volta, “muovendo” le case precedenti verso il centro della città, “facendole camminare” verso una promozione mercantile e di immagine… La mia zona a Roma…La Caffarella nel 1957-1970 ( ci sono le fotografie sul web a documentazione ) si chiamava “Cessati Spiriti” ed era una landa desolata con marrane (stagni maleodoranti), con le baracche e le catapecchie del “Borghetto Latino” (vedere sul sito web “Roma Sparita”)… Oggi è un lindo e signorile quartiere della media borghesia romana pieno di verde e le cui case dal 2008 si sono deprezzate molto di meno rispetto ad altre zone della città...(e meno male! eh eh eh...).:hi: Oggi, ammesso e non concesso, se volessi acquistare, per investimento, un immobile in un quartiere degradato di Roma o, comunque, sito nell'estrema periferia di un sobborgo dormitorio, non avrei, non dico la certezza, ma nemmeno la probabilità che mi diventi, fra 10 - 20 anni, signorile e rivalutato per due, per tre, per quattro nel suo iniziale valore commerciale. Certe dinamiche economiche, certi sviluppi sociali, certi andamenti urbanistici si sono bloccati per sempre. Almeno credo. (Mò me vado a letto perché domani devo festeggiare degnamente il mio 56° compleanno...) :fiore::torta::)[/COLOR] [/QUOTE]
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