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Immobile con abuso ora sanato, ma causa legale persa
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<blockquote data-quote="venditoreprivato" data-source="post: 296341" data-attributes="member: 51683"><p>Grazie per le risposte, cerco di darvi ulteriori dettagli.</p><p>Noi avvisammo dell'irregolarità catastale PRIMA ancora di andare a firmare il preliminare dal notaio. L'agenzia ci disse che l'acquirente sapeva della cosa, e, essendo fondamentalmente uno spostamento di tavolati interni, non aveva nessun problema a comprare la casa così com'era. Non ci disse che l'acquirente era un suo parente (probabile prestanome, tra l'altro di 78 anni). Quando arrivammo al momento di fissare la data di rogito, l'agenzia ci disse che l'acquirente non voleva più comprare l'immobile perchè c'era questo abuso di 4 metri quadri. Noi gli dicemmo che non avevamo problemi a ripristinare lo stato riportato sulla piantina catastale, ma l'agenzia disse che non andava bene, perchè se avessimo ricostruito la parete della cabina armadio, la stanza non avrebbe avuto l'aspetto che l'acquirente aveva visto durante la visita. A quel punto divenne ovvio che la situazione non aveva vie d'uscita: se lasciavamo la stanza così com'era non potevamo ottenere la sanatoria (solo per la mancanza di slp disponibile), se modificavamo la stanza il cliente diceva che non era ciò che aveva visto.</p><p>Iniziò la causa, e il giudice, attenendosi strettamente alla regola secondo cui non si può rogitare una casa difforme dalla pianta catastale (anche se ribadiamo che trattavasi SOLO di differenza di tavolati interni, di fatto i metri quadri a disposizione dell'abitante non cambiano, cambiano solo le dimensioni delle camere - la camera da letto risulta più piccola e la cabina armadio più grande) stabilì che da una parte l'acquirente aveva ragione a richiedere la rescissione del conrtratto, condannandoci a restituirgli il doppio della caparra, e dall'altra che la responsabilità della mancata vendita doveva essere però addebitata all'agenzia immobiliare, dato che era stata avvisata della difformità e ne aveva evidentemente taciuto all'acquirente (poco probabile pure questo, dato che era un suo parente).</p><p>La sentenza di fatto accoglie la manleva richiesta dal nostro avvocato e condanna l'agenzia immobiliare a tenerci indenni, dandoci ciò che noi dovremmo dare all'acquirente.</p><p>Il problema è che l'agenzia immobiliare non possiede nulla, e ha bilanci in perdita: dato che il giudice ha condannato l'amministratore delegato per negligenza, non credo che l'eventuale assicurazione possa coprire questo caso.</p><p> </p><p>Il mio post nel forum è volto a capire se siete a conoscenza di casi simili, perchè stiamo pensando di procedere con una denuncia per truffa aggravata: riteniamo infatti che questo modo di procedere sia stato studiato a tavolino dall'agenzia e dal prestanome (prendono l'incarico per vendere una casa che presenta una difformità, all'inizio dicono che non ci sono problemi, poi quando si dovrebbe andare a rogito improvvisamente non gli va più bene e chiedono indietro il doppio della caparra).</p><p>In questo modo in quattro anni raddoppiano l'investimento.</p><p> </p><p>Intanto ovviamente il nostro avvocato sta preparando l'appello, tuttavia, se fosse possibile sapere se ad altri è mai successa una cosa simile, per noi sarebbe più facile provare la truffa.</p><p> </p><p>Qualsiasi vostro suggerimento e consiglio sarà ben accetto, grazie, Aldo</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="venditoreprivato, post: 296341, member: 51683"] Grazie per le risposte, cerco di darvi ulteriori dettagli. Noi avvisammo dell'irregolarità catastale PRIMA ancora di andare a firmare il preliminare dal notaio. L'agenzia ci disse che l'acquirente sapeva della cosa, e, essendo fondamentalmente uno spostamento di tavolati interni, non aveva nessun problema a comprare la casa così com'era. Non ci disse che l'acquirente era un suo parente (probabile prestanome, tra l'altro di 78 anni). Quando arrivammo al momento di fissare la data di rogito, l'agenzia ci disse che l'acquirente non voleva più comprare l'immobile perchè c'era questo abuso di 4 metri quadri. Noi gli dicemmo che non avevamo problemi a ripristinare lo stato riportato sulla piantina catastale, ma l'agenzia disse che non andava bene, perchè se avessimo ricostruito la parete della cabina armadio, la stanza non avrebbe avuto l'aspetto che l'acquirente aveva visto durante la visita. A quel punto divenne ovvio che la situazione non aveva vie d'uscita: se lasciavamo la stanza così com'era non potevamo ottenere la sanatoria (solo per la mancanza di slp disponibile), se modificavamo la stanza il cliente diceva che non era ciò che aveva visto. Iniziò la causa, e il giudice, attenendosi strettamente alla regola secondo cui non si può rogitare una casa difforme dalla pianta catastale (anche se ribadiamo che trattavasi SOLO di differenza di tavolati interni, di fatto i metri quadri a disposizione dell'abitante non cambiano, cambiano solo le dimensioni delle camere - la camera da letto risulta più piccola e la cabina armadio più grande) stabilì che da una parte l'acquirente aveva ragione a richiedere la rescissione del conrtratto, condannandoci a restituirgli il doppio della caparra, e dall'altra che la responsabilità della mancata vendita doveva essere però addebitata all'agenzia immobiliare, dato che era stata avvisata della difformità e ne aveva evidentemente taciuto all'acquirente (poco probabile pure questo, dato che era un suo parente). La sentenza di fatto accoglie la manleva richiesta dal nostro avvocato e condanna l'agenzia immobiliare a tenerci indenni, dandoci ciò che noi dovremmo dare all'acquirente. Il problema è che l'agenzia immobiliare non possiede nulla, e ha bilanci in perdita: dato che il giudice ha condannato l'amministratore delegato per negligenza, non credo che l'eventuale assicurazione possa coprire questo caso. Il mio post nel forum è volto a capire se siete a conoscenza di casi simili, perchè stiamo pensando di procedere con una denuncia per truffa aggravata: riteniamo infatti che questo modo di procedere sia stato studiato a tavolino dall'agenzia e dal prestanome (prendono l'incarico per vendere una casa che presenta una difformità, all'inizio dicono che non ci sono problemi, poi quando si dovrebbe andare a rogito improvvisamente non gli va più bene e chiedono indietro il doppio della caparra). In questo modo in quattro anni raddoppiano l'investimento. Intanto ovviamente il nostro avvocato sta preparando l'appello, tuttavia, se fosse possibile sapere se ad altri è mai successa una cosa simile, per noi sarebbe più facile provare la truffa. Qualsiasi vostro suggerimento e consiglio sarà ben accetto, grazie, Aldo [/QUOTE]
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