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Impittaro aveva capito tutto sulla crisi del mercato immobiliare italiano
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<blockquote data-quote="Tommaso Badano" data-source="post: 316939" data-attributes="member: 31499"><p>Sono, dal lato demografia e numero di immobili, in accordo con Graf. Ma a questo secondo me si devono aggiungere altri fattori: eccessiva longevità degli immobili (in altri paesi anche europei le case hanno una vita di 30-50anni, da noi culturalmente la casa è un bene eterno); costo del lavoro arrivato alle stelle (che incide troppo sulle ristrutturazioni); potere d'acquisto in calo costante (una volta ci si faceva una seconda casa con pochi anni di stipendio, ora quegli anni di sipendio bastano si e no per progettazione e oneri). Infine anche la chiusura dal credito (più che altro per le prime case), collegata peraltro a quanto detto sopra. Parlo ovviamente per la mia zona, visto che ho in portafoglio molte seconde case realizzate o ristrutturate (da rustici) negli anni '60 e '70 e quindi figlie del boom economico (e demografico) di quegli anni. Di conseguenza sono abbastanza pessimista relativamente ad una prossima fine della crisi, se non economica (spererei per il 2015), da noi senz'altro del mattone. Graf dice 2020? Forse, ma dovremmo cominciare a demolire ...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Tommaso Badano, post: 316939, member: 31499"] Sono, dal lato demografia e numero di immobili, in accordo con Graf. Ma a questo secondo me si devono aggiungere altri fattori: eccessiva longevità degli immobili (in altri paesi anche europei le case hanno una vita di 30-50anni, da noi culturalmente la casa è un bene eterno); costo del lavoro arrivato alle stelle (che incide troppo sulle ristrutturazioni); potere d'acquisto in calo costante (una volta ci si faceva una seconda casa con pochi anni di stipendio, ora quegli anni di sipendio bastano si e no per progettazione e oneri). Infine anche la chiusura dal credito (più che altro per le prime case), collegata peraltro a quanto detto sopra. Parlo ovviamente per la mia zona, visto che ho in portafoglio molte seconde case realizzate o ristrutturate (da rustici) negli anni '60 e '70 e quindi figlie del boom economico (e demografico) di quegli anni. Di conseguenza sono abbastanza pessimista relativamente ad una prossima fine della crisi, se non economica (spererei per il 2015), da noi senz'altro del mattone. Graf dice 2020? Forse, ma dovremmo cominciare a demolire ... [/QUOTE]
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