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<blockquote data-quote="Aikman" data-source="post: 67323" data-attributes="member: 14212"><p>Ciao Seroli, ti leggo anche sul FOL, mi fa piacere ritrovarti qui <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/slight_smile.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":)" title="Lieve sorriso :)" data-shortname=":)" /></p><p></p><p>Essendo tecnico acustico, posso dire la mia, almeno per la situazione a Milano e piu' in generale in Piemonte, Lombardia e Veneto.</p><p></p><p>La legge del '97 e' stata in gran parte non rispettata dai costruttori, prima per "ignoranza" (absit iniuria verbis) e poi per superficialità (mettiamo qualsiasi cosa che tanto va bene). Visto che sentire i fatti intimi dei vicini (dalla pipì ai rapporti sessuali) non fa piacere a nessuno, sono fioccati i contenziosi legali, in cui regolarmente il costruttore aveva torto. Le sentenze hanno dato come risarcimento dal 20 al 30% del valore dell'immobile. Piano piano le cose sono migliorate e in alcuni casi (intorno al 10-20%) ora le case sono a posto.</p><p></p><p>L'anno scorso il governo attuale, sensibile alle grida di dolore dei costruttori e fregandosene del fatto che la legge c'era (neppure impossibile da rispettare, e' la piu' permissiva in Europa) e chi comprava casa subiva gli effetti della speculazione edilizia, ha emanato una leggina che "sospende" l'applicabilità del decreto del '97 nelle cause tra costruttori e compratori. Come dire: tu compri casa, la casa fa schifo e non puoi neppure reclamare verso chi te l'ha venduta. Palesemente incostituzionale, se ne accorgono anche i giudici, e infatti le cause (almeno quelle che seguiamo noi, sia dalla parte dei compratori che da quella dei costruttori) stanno andando avanti.</p><p></p><p>Veniamo alla certificazione acustica. La metodologia elaborata dall'UNI e' davvero complessa, molto complessa, non si puo' fare sulla carta, bisogna fare valanghe di misure in cantiere, e per forza di cose costera' minimo minimo 2-3000 euro, probabilmente anche molto di piu'. Nessuno lavora gratis. Secondo me - e dissento da alcuni colleghi - rappresenta un fatto positivo "culturalmente", perche' ora chi compra casa non si pone quasi mai il problema del rumore, mentre domani se la certificazione energetica si tirera' dietro quella acustica, il problema se lo porranno tutti e i costruttori dovranno fare le cose per bene.</p><p></p><p>Aikman</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Aikman, post: 67323, member: 14212"] Ciao Seroli, ti leggo anche sul FOL, mi fa piacere ritrovarti qui :) Essendo tecnico acustico, posso dire la mia, almeno per la situazione a Milano e piu' in generale in Piemonte, Lombardia e Veneto. La legge del '97 e' stata in gran parte non rispettata dai costruttori, prima per "ignoranza" (absit iniuria verbis) e poi per superficialità (mettiamo qualsiasi cosa che tanto va bene). Visto che sentire i fatti intimi dei vicini (dalla pipì ai rapporti sessuali) non fa piacere a nessuno, sono fioccati i contenziosi legali, in cui regolarmente il costruttore aveva torto. Le sentenze hanno dato come risarcimento dal 20 al 30% del valore dell'immobile. Piano piano le cose sono migliorate e in alcuni casi (intorno al 10-20%) ora le case sono a posto. L'anno scorso il governo attuale, sensibile alle grida di dolore dei costruttori e fregandosene del fatto che la legge c'era (neppure impossibile da rispettare, e' la piu' permissiva in Europa) e chi comprava casa subiva gli effetti della speculazione edilizia, ha emanato una leggina che "sospende" l'applicabilità del decreto del '97 nelle cause tra costruttori e compratori. Come dire: tu compri casa, la casa fa schifo e non puoi neppure reclamare verso chi te l'ha venduta. Palesemente incostituzionale, se ne accorgono anche i giudici, e infatti le cause (almeno quelle che seguiamo noi, sia dalla parte dei compratori che da quella dei costruttori) stanno andando avanti. Veniamo alla certificazione acustica. La metodologia elaborata dall'UNI e' davvero complessa, molto complessa, non si puo' fare sulla carta, bisogna fare valanghe di misure in cantiere, e per forza di cose costera' minimo minimo 2-3000 euro, probabilmente anche molto di piu'. Nessuno lavora gratis. Secondo me - e dissento da alcuni colleghi - rappresenta un fatto positivo "culturalmente", perche' ora chi compra casa non si pone quasi mai il problema del rumore, mentre domani se la certificazione energetica si tirera' dietro quella acustica, il problema se lo porranno tutti e i costruttori dovranno fare le cose per bene. Aikman [/QUOTE]
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