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Testo
<blockquote data-quote="Rash" data-source="post: 553875" data-attributes="member: 72738"><p>Buonasera a tutti, chiedo un vostro aiuto visto che leggo che il forum vanta un buon numero di esperti in materia.</p><p></p><p><strong>PREMESSA</strong>: Io ho un negozio, affittato nel 2005.</p><p>Il contratto recita, parafrasando:</p><ul> <li data-xf-list-type="ul">''6 anni (fino al 2011) con <strong>rinnovo automatico </strong>di altri sei anni (2017)''</li> <li data-xf-list-type="ul">''alla<strong> scadenza del secondo esennio il locale dovrà essere riconsegnato</strong>, senza ritardo alcuno''</li> <li data-xf-list-type="ul">''canone di euro <strong>1000+Istat per i primi 6 anni</strong>, <strong>1200+Istat per i sei anni successivi</strong> qualora rinnovato''</li> <li data-xf-list-type="ul">''Ogni giorno di ritardo nella riconsegna del locato comporterà in danno del locatario il pagamento di una penale di 50 euro irriducibile pure dal magistrato''.</li> <li data-xf-list-type="ul">''Le spese di registrazione vanno ripartite al 50%''.</li> </ul><p></p><p>Nel <strong>2011 ho fatto una scrittura privata</strong> in cui concedevo la riduzione del canone dai 1200 del secondo esennio a <strong>1040+Istat in un intervallo di date </strong>(dalla data del giorno, fino alla data di scadenza del contratto).</p><p></p><p>Siamo ora alla scadenza del contratto, che io<strong> non ho disdetto </strong>ma presumo disdetto visto che <strong>il primo contratto aveva tra le clausole la riconsegna del locale</strong>.</p><p>Ho proposto al locatario un contratto di 1100 per 6 anni e 1200 i successivi 6. Di fatto gli ho ridotto il canone dal primo contratto (ma aumentato di 60 euro, per arrotondare, dalla scrittura privata. se questo fosse un problema ovviamente eviterei).</p><p></p><p>Il locatario mi fa intendere di voler rifiutare (e proporre qualcosa sotto i 1000... ), per me se ne può anche andare/posso riproporgli i 1040, <strong>ma vorrei capire se gli devo l'indennità di avviamento commerciale</strong>.</p><p></p><p>Secondo me no, in quanto</p><ol> <li data-xf-list-type="ol">1) non credo che il contratto sia rinnovato, c'è una data di riconsegna ben precisa.</li> <li data-xf-list-type="ol">2)<strong>qualora fosse rinnovato</strong> lui mi dovrebbe 1200 euro al mese, se rifiutasse se ne starebbe andando lui</li> <li data-xf-list-type="ol"><strong>non mi ha MAI dato l'adeguamento ISTAT, violando il contratto </strong>(che ha la clausola di risoluzione ipso iure per le inadempienze) </li> <li data-xf-list-type="ol">gli sto de facto proponendo un rinnovo del contratto a condizioni e canone uguale (<strong>anzi, inferiore</strong>) a quello attuale.</li> </ol><p></p><p>Secondo voi come stanno le cose? mi sembra assurdo che possa ricattarmi di cedergli il locale a 500 euro pena il pagamento di 18*1040 (+ istat non pagata?) euro.</p><p></p><p>Grazie a tutti!</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Rash, post: 553875, member: 72738"] Buonasera a tutti, chiedo un vostro aiuto visto che leggo che il forum vanta un buon numero di esperti in materia. [B]PREMESSA[/B]: Io ho un negozio, affittato nel 2005. Il contratto recita, parafrasando: [LIST] [*]''6 anni (fino al 2011) con [B]rinnovo automatico [/B]di altri sei anni (2017)'' [*]''alla[B] scadenza del secondo esennio il locale dovrà essere riconsegnato[/B], senza ritardo alcuno'' [*]''canone di euro [B]1000+Istat per i primi 6 anni[/B], [B]1200+Istat per i sei anni successivi[/B] qualora rinnovato'' [*]''Ogni giorno di ritardo nella riconsegna del locato comporterà in danno del locatario il pagamento di una penale di 50 euro irriducibile pure dal magistrato''. [*]''Le spese di registrazione vanno ripartite al 50%''. [/LIST] Nel [B]2011 ho fatto una scrittura privata[/B] in cui concedevo la riduzione del canone dai 1200 del secondo esennio a [B]1040+Istat in un intervallo di date [/B](dalla data del giorno, fino alla data di scadenza del contratto). Siamo ora alla scadenza del contratto, che io[B] non ho disdetto [/B]ma presumo disdetto visto che [B]il primo contratto aveva tra le clausole la riconsegna del locale[/B]. Ho proposto al locatario un contratto di 1100 per 6 anni e 1200 i successivi 6. Di fatto gli ho ridotto il canone dal primo contratto (ma aumentato di 60 euro, per arrotondare, dalla scrittura privata. se questo fosse un problema ovviamente eviterei). Il locatario mi fa intendere di voler rifiutare (e proporre qualcosa sotto i 1000... ), per me se ne può anche andare/posso riproporgli i 1040, [B]ma vorrei capire se gli devo l'indennità di avviamento commerciale[/B]. Secondo me no, in quanto [LIST=1] [*]1) non credo che il contratto sia rinnovato, c'è una data di riconsegna ben precisa. [*]2)[B]qualora fosse rinnovato[/B] lui mi dovrebbe 1200 euro al mese, se rifiutasse se ne starebbe andando lui [*][B]non mi ha MAI dato l'adeguamento ISTAT, violando il contratto [/B](che ha la clausola di risoluzione ipso iure per le inadempienze) [*]gli sto de facto proponendo un rinnovo del contratto a condizioni e canone uguale ([B]anzi, inferiore[/B]) a quello attuale. [/LIST] Secondo voi come stanno le cose? mi sembra assurdo che possa ricattarmi di cedergli il locale a 500 euro pena il pagamento di 18*1040 (+ istat non pagata?) euro. Grazie a tutti! [/QUOTE]
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