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<blockquote data-quote="PyerSilvio" data-source="post: 753301" data-attributes="member: 55799"><p>..e meno male..</p><p>Non oso pensare a quali e a quanti altri grossolani argomenti potevi scriverci, se fossi stato completamente a digiuno nella materia.</p><p></p><p></p><p></p><p>Appunto.</p><p></p><p>Chiaro è, che la somma necessaria alla transazione, per essere ritenuta congrua dalla banca, dovrà essere giocoforza determinata dalla presenza di una formale proposta di acquisto che, in tutta evidenza, ancora non si è manifestata e, non di certo, determinata dall'ormai diventato celebre sconto del "misero 5%".</p><p>Veicolato sugli impianti pubblicitari di un agenzia immobiliare.</p><p></p><p>La stessa linea di principio, viene utilizzata di converso, quando l'agenzia per puro stratagemma, "alza l'asticella", pubblicando un prezzo "gonfiato" di un'immobile.</p><p>Nella ricerca di ottenere il massimo risultato possibile, dalla perizia che sta per essere effettuata per il tramite della banca.</p><p></p><p>Quanto meno stravagante.</p><p></p><p>Che uno che viene starnazzando di farne un abituale business, non conosca certi sistemi che normalmente sono utilizzati, nemmeno tra quelli più elementari.</p><p></p><p>Così come non occorre, sguinzagliare i cani S.Bernardo, alla ricerca di risposte oggettive, che se ne stanno lì placidamente sotto la luce del sole:</p><p></p><p>Come potrebbe essere altrimenti??</p><p></p><p>Come potrebbe l'agenzia, "abbassare l'asticella" e invece del "misero 5%", proporne uno mostro del 30%, senza prima aver ottenuto il nulla osta della banca..?</p><p></p><p>Ma te lo immagini..??</p><p>Appena uno dei funzionari della banca che vede in essere una tale manovra che nel giro di due secondi, attiva le procedure di precetto per la vendita coatta.</p><p></p><p>Sconti Mostro, che invece si possono ottenere solo convincendo la banca, che intanto e' attiva, nella ricerca di altri beni o titoli aggredibili in capo al debitore e che, non trovandone, puo' determinare quale ultima delle possibilità di recupero, appunto quella dello stralcio.</p><p>Diversamente col fischio che la banca smette di mordergli le caviglie al debitore.</p><p>Altro che due settimane e che "i tempi si sono ravvicinati". </p><p></p><p>Relazionando la banca, sull'andamento della compravendita che, a quanto pare, non si riesce a concludere a quel "normale" prezzo del mercato di quel tempo, ovvero mantenendo "l'asticella alta", nonostante le numerose visite effettuate ed il tempo fin qui utilizzato, dall'immissione sul libero mercato.</p><p></p><p>Più o meno, le stesse linee di principio, che vengono normalmente utilizzate, per sbugiardare le vostre perizie giurate, nelle pratiche di compravendita tutelate dalle autorità giudiziarie.</p><p></p><p>Che la banca, prima di esprimersi, voglia la proposta eo il preliminare da esaminare, appare Lapalissiano.</p><p>Diversamente non si spiega come poter procedere.</p><p></p><p>Che un furfante chieda il permesso, per infilare le mani in tasca al suo creditore per sottrarre, trattenere o appropriarsi impunemente dei suoi quattrini, per di più in un regime di "dichiarato in atto", è davvero ridicolo, anche solo da pensare.</p><p></p><p>Piu', probabile, come di consueto accade, che venditore, mediatore ed acquirente, trovino un intesa a latere dell'atto di compravendita.</p><p>Considerato che le banche, non riconoscono alcun compenso alle agenzie, per la loro attività di mediazione.</p><p></p><p>Del resto, dovrebbe essere ancora possibile tra due o più parti, trovare un accordo economico, per la compravendita del mobilio o dei suppellettili da cucina o per le damigiane che c'erano in cantina.</p><p></p><p>Mi pare anche dalle tue parti a "Torrpigna" o al mercato di Porta Portese.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="PyerSilvio, post: 753301, member: 55799"] ..e meno male.. Non oso pensare a quali e a quanti altri grossolani argomenti potevi scriverci, se fossi stato completamente a digiuno nella materia. Appunto. Chiaro è, che la somma necessaria alla transazione, per essere ritenuta congrua dalla banca, dovrà essere giocoforza determinata dalla presenza di una formale proposta di acquisto che, in tutta evidenza, ancora non si è manifestata e, non di certo, determinata dall'ormai diventato celebre sconto del "misero 5%". Veicolato sugli impianti pubblicitari di un agenzia immobiliare. La stessa linea di principio, viene utilizzata di converso, quando l'agenzia per puro stratagemma, "alza l'asticella", pubblicando un prezzo "gonfiato" di un'immobile. Nella ricerca di ottenere il massimo risultato possibile, dalla perizia che sta per essere effettuata per il tramite della banca. Quanto meno stravagante. Che uno che viene starnazzando di farne un abituale business, non conosca certi sistemi che normalmente sono utilizzati, nemmeno tra quelli più elementari. Così come non occorre, sguinzagliare i cani S.Bernardo, alla ricerca di risposte oggettive, che se ne stanno lì placidamente sotto la luce del sole: Come potrebbe essere altrimenti?? Come potrebbe l'agenzia, "abbassare l'asticella" e invece del "misero 5%", proporne uno mostro del 30%, senza prima aver ottenuto il nulla osta della banca..? Ma te lo immagini..?? Appena uno dei funzionari della banca che vede in essere una tale manovra che nel giro di due secondi, attiva le procedure di precetto per la vendita coatta. Sconti Mostro, che invece si possono ottenere solo convincendo la banca, che intanto e' attiva, nella ricerca di altri beni o titoli aggredibili in capo al debitore e che, non trovandone, puo' determinare quale ultima delle possibilità di recupero, appunto quella dello stralcio. Diversamente col fischio che la banca smette di mordergli le caviglie al debitore. Altro che due settimane e che "i tempi si sono ravvicinati". Relazionando la banca, sull'andamento della compravendita che, a quanto pare, non si riesce a concludere a quel "normale" prezzo del mercato di quel tempo, ovvero mantenendo "l'asticella alta", nonostante le numerose visite effettuate ed il tempo fin qui utilizzato, dall'immissione sul libero mercato. Più o meno, le stesse linee di principio, che vengono normalmente utilizzate, per sbugiardare le vostre perizie giurate, nelle pratiche di compravendita tutelate dalle autorità giudiziarie. Che la banca, prima di esprimersi, voglia la proposta eo il preliminare da esaminare, appare Lapalissiano. Diversamente non si spiega come poter procedere. Che un furfante chieda il permesso, per infilare le mani in tasca al suo creditore per sottrarre, trattenere o appropriarsi impunemente dei suoi quattrini, per di più in un regime di "dichiarato in atto", è davvero ridicolo, anche solo da pensare. Piu', probabile, come di consueto accade, che venditore, mediatore ed acquirente, trovino un intesa a latere dell'atto di compravendita. Considerato che le banche, non riconoscono alcun compenso alle agenzie, per la loro attività di mediazione. Del resto, dovrebbe essere ancora possibile tra due o più parti, trovare un accordo economico, per la compravendita del mobilio o dei suppellettili da cucina o per le damigiane che c'erano in cantina. Mi pare anche dalle tue parti a "Torrpigna" o al mercato di Porta Portese. [/QUOTE]
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